venerdì 31 agosto 2007

Blog Day! Blog Day!! Blog Day!!!

È tardi per partecipare al Blog Day? Ma no, visto che mancano ancora diverse ore alla mezzanotte. Il fatto è che non  me ne ricordavo (peccato mortale per un “vecchio” blogger) e me ne sono accorto casualmente sbirciando il blog di Isadora. In ogni caso, questi sono i miei magnifici cinque:

I tempi e le idee: Andrea Zanardo è un ebreo fiorentino che da poco tempo ha fatto aliyah insieme alla moglie Sara e ora si trova a Gerusalemme dove studia per diventare rabbino. A leggerlo sembra di stare lì con lui.


Ribat al mujaheed: punti di vista interessanti sul e dall’Islam.


Luigi Accattoli: il blog del vaticanista del Corriere della Sera (peccato per alcune commentatrici, ma nessuno è perfetto).


Sperare per tutti: Christian Albini è dotato di una virtù sempre più rara: la saggezza. Sarà demodé affermarlo, ma è così.


L’attenzione: il blog di Lorenzo Gobbi (peccato che ogni tanto si metta in sonno).

Maria con il burqa e Gesù - Osama: arte o provocazione? (O tutte e due?)


Si può considerare opera d’arte una statua raffigurante la Vergine Maria che indossa il burqa? E un quadro rappresentante alternativamente Gesù Cristo e Osama Bin Laden a seconda del punto di vista dell’osservatore? (Tra parentesi: chissà cosa penserà della cosa l’amica blogger Cristina, che quanto a creatività non è seconda a nessuno). In ogni caso, la risposta è negativa (vale a dire non è arte, secondo quanto riportato dal Sydney Morning Herald) per i politici australiani (il primo ministro John Howard ha detto trattarsi di due opere gratuitamente offensive) e per i vertici della Chiesa cattolica australiana (l’arcivescovo di Sidney, il cardinal George Pell, ha definito le ha definite noiose e banali). Le medesime, che hanno partecipato al Blake Prize, un importante concorso australiano che ha lo scopo di promuovere l’arte religiosa, sono state invece difese dai rappresentanti dell’Australia's Islamic Council, che rappresenta le più importanti associazioni islamiche del nuovissimo continente. Le motivazioni addotte dal suo presidente, Ikebal Patel, sono particolarmente interessanti. La statua raffigurante Maria con il burqa, dice in pratica quest’ultimo, non può essere considerata offensiva in quanto la stessa è raffigurata con l’abbigliamento modesto che ci si aspetterebbe dalle nostre madri e sorelle. Decisamente più complessa la questione del quadro raffigurante Gesù – Osama, in quanto l’Islam vieta le raffigurazioni dei profeti. Mah. Quello che è certo è che le opere vincitrici quest’anno del Blake Prize (una Via crucis, un’Ultima Cena e dei non meglio precisati bisbigli non è che siano chissà quali capolavori). Almeno le opere di cui si parlava prima (al di là di quella che può essere stata la volontà provocatoria dell'artista) hanno il merito di far discutere.

giovedì 30 agosto 2007

La "Piccola via" di Teresina: un'intuizione presente in molte vie spirituali

Sono passati dieci anni da quando Santa Teresa di Gesù Bambino (più nota come Santa Teresina e particolarmente cara ai blogger) è stata nominata Dottore della Chiesa. Per l’occasione, il mensile 30 Giorni pubblica un interessante scritto della sorella Céline Martin che parla della cosiddetta “piccola via”, il punto cardine della spiritualità della santa francese. Ricorda la sorella che l’intuizione di Teresa era già stata fatta propria da quelli che lei definisce “alcuni grandi filosofi cinesi” e fa degli esempi: <<La virtù matura approda allo stato d’infanzia» (Lao Tse, VII sec. a.C.).
«Grande uomo è colui che non ha perduto il suo cuore di fanciullo» (Meng Tse, IV sec. a.C.).

E ancora: «Conoscere la virtù virile significa progredire sempre nella via del bene e ritornare all’infanzia» (Tao Ta-Ching)>>
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Segno, questa comunanza di pensiero, che le grandi anime sanno arrivare alle medesime intuizioni indipendentemente dal punto di partenza e da quello di arrivo. La cosa darà magari qualche dispiacere ai teorici della specificità cristiana ad oltranza e a coloro che usano l’identità come una clava, ma che è comunque (o forse proprio per questo) molto consolante.

mercoledì 29 agosto 2007

L'acqua come bene universale: da San Francesco ai giorni nostri

“L’acqua di Dio”: questo titolo di un post del blog di Beppe Grillo non poteva ovviamente non incuriosirmi. Contiene tra l’altro la lettera di un sacerdote lombardo, don Giorgio De Capitani, volta a stimolare la riflessione sulle leggi che tendono a “privatizzare” l’acqua. “Un tempo –afferma tra l’altro il sacerdote- i beni naturali erano di proprietà dell`universo. Erano visti come beni esclusivi della divinità, che li rimetteva al servizio dell`uomo. L`acqua era un dono di Dio, e tale rimaneva. Oggi non si fa altro che appropriarsi di ogni dono di Dio, e così, ad esempio l`acqua, diventa una merce”. C’è molto di vero in queste riflessioni. Per completezza dell’informazione, c’è magari da aggiungere che giusto il prossimo 1 settembre la chiesa cattolica celebra la seconda Giornata per la salvaguardia del creato. Argomento di quest’anno (e non è un caso, si vede che l’argomento è tra quelli “sensibili”) è proprio l’acqua. Ma qualcuno era sensibile all’argomento già svariati secoli fa: “Laudato sii mio Signore per sor’acqua, la quale è molto utile et umile et pretiosa et casta”. Si chiamava San Francesco d’Assisi, e peccato ancora non esistessero, se no magari –pur di raggiungere il maggior numero di persone- avrebbe aperto pure un blog, tanto ci sono svariate piattaforme gratuite e non avrebbe infranto neppure il voto di povertà.

Update: Che poi, a ben considerare, sempre a proposito di acqua, forse è un bene che il caro Francesco sia nato prima dell'avvento del Web, almeno ha evitato di vedere certe cose.

martedì 28 agosto 2007

Maradonisti di tutto il mondo uniti (da una Chiesa)

Il Dio della tradizione cristiana e quello della tradizione ebraica, l’Allah islamico e gli innumerevoli dei delle tradizioni hindu e della Grecia classica scrutano preoccupati l’avvenire: un nuovo, formidabile competitor ha infatti deciso di fare la sua comparsa nel già affollato supermarket delle religioni. Il suo nome è: Diego Armando Maradona. Messa così sembra al massimo una boutade di fine estate, invece è tutto vero, come informa il quotidiano messicano Milenio (la notizia è stata ripresa in Italia dal Sole 24 Ore). “Come tutte le chiese che si rispettino –informa il quotidiano- ha delle festività e celebra i suoi riti. Il Natale si festeggia nella notte tra il 29 e il 30 ottobre, giorno in cui il piccolo Diego Armando Maradona venne al mondo. I fedeli si riuniscono a Rosario attorno ad un albero di Natale e a un maxi-schermo sul quale scorrono i gol più belli del divo. Di solito viene invitato anche qualche amico della cerchia di Maradona che racconti aneddoti vissuti dal campione. Poi c'è l'Anno Nuovo maradonita: naturalmente gli anni si contano a partire dal 1960, anno di nascita del divo, e attualmente siamo nel 49 d. D. (dopo Diego). La Pasqua è fissata per il 22 giugno, data di Argentina-Inghilterra, giorno in cui Dio si manifestò, rendendo pari a sé il divo Diego”. E poteva mancare un sito? Ovviamente no, eccolo qua. Non si dice nulla però dei ministri di culto, chissà se hanno pure seminario per la loro formazione.

Update: c'è anche la Chiesa del rugby

lunedì 27 agosto 2007

Francia: il matrimonio tra ministri di culto che non si doveva fare

E vissero felici e contenti? Il punto di domanda è d’obbligo riguardo alla vicenda che vede protagonisti Catherine Stoerkel e Jonathan Levy, freschi sposi. Il problema è che, secondo alcuni, il matrimonio non si doveva fare. Il problema sorge dalla particolare “professione” svolta dai due sposi: lei è infatti una donna pastore protestante, lui un rabbino ebraico. A quanto pare, di matrimoni tra ministri di culto di diverse religioni non si aveva fin qui notizia. Mentre la Chiesa della sposa ha preso bene la cosa accettando il matrimonio, lo sposo rabbino è stato invece destituito dall’incarico. I due si erano conosciuti nel 2006, quando la donna stava facendo ricerche (rivelatesi poi galeotte) sulle origini ebraiche della propria famiglia. Sposatisi nel luglio scorso a Gerusalemme, i due sposi stanno indubbiamente vivendo ora un periodo difficile e contrastato. Peccato: un matrimonio del genere poteva (e forse ancora può) diventare un buon laboratorio di dialogo. Quindi, tanti auguri agli sposi.

 

venerdì 24 agosto 2007

I Guerrieri di Dio: alle radici del fondamentalismo

La celebre emittente televisiva americana CNN ha appena mandato in onda in prima serata un’interessante serie di tre documentari intitolata God’s Warrior (i Guerrieri di Dio). Opera di una della sue migliori giornaliste, Cristiane Amanpour, la serie aveva come scopo dichiarato quello di far luce sulla crescente insorgenza del fondamentalismo all’interno delle tre religioni monoteiste. La giornalista è andata alle radici del conflitto tra Sciiti e Sunniti, ha cercato di capire come mai così tanti musulmani sono pronti ad immolare la propria vita per la causa di Allah, ha indagato sulla BattleCry, un’organizzazione evangelicale americana finanziata per la maggior parte da esponenti della cosiddetta moral majority del da poco defunto telepredicatore Jerry Falwell, ha cercato di capire le ragioni dei coloni ebrei. Qualcuno ha accusato il programma di mettere sullo stesso piano fenomeni che sono di per se diversissimi. Ovviamente tutte le critiche sono lecite, va comunque apprezzato lo sforzo di discutere di simili problematiche e soprattutto di farlo in piena estate. C’è da augurarsi che il programma venga importato da qualche Tv nostrana almeno in inverno. Per il momento siamo ancora alle prese con le repliche di “Furia cavallo del West”.

 

giovedì 23 agosto 2007

Spirituali spigolature

Alcune cosette che mi erano rimaste indietro e che rischiavano di finire nel dimenticatoio (non meritandoselo, tra l’altro, perché sono abbastanza interessanti). Le prime due sono altrettanti motori di ricerca, diversi tra loro ma ambedue utili. ChristianGo è un motore di ricerca generico (purtroppo non esiste una versione italiana ma solo inglese, spagnola, francese e tedesca). Personalmente l’ho usato per fare ricerche abbastanza specifiche trovandolo più che buono. Se invece avete intenzione di trasferirvi degli States, vi sarà utilissimo FlockFinder, un pazzeschissimo motore di ricerche per chiese (ma fa anche altre cose). Visto che il tempo è inclemente in tutto il Paese, cosa c’è di meglio che portarsi dietro una comodissima Bibbia Outdoor stampata su materiale plastico e completamente impermeabile? Se invece non avete intenzione di uscire (sempre a causa del tempo inclemente) ma volete rilassarvi a casa, ecco la registrazione di un interessante incontro tenutosi nei giorni scorsi a Cortina. In questa estate che ormai volge al termine avete esagerato con i barbecue? Rimettevi in forma con la dieta del Creatore. Serve anche a ridurre lo stress. Almeno così promette.  

mercoledì 22 agosto 2007

India: musulmani e cristiani nel mirino del fanatismo

Purtroppo, ogni tanto bisogna segnalare qualche brutta notizia sul fronte della tolleranza religiosa che proviene dall’India. Quella odierna proviene dallo Stato del Karnataka, dove i cristiani sono “accusati” (e le virgolette non sono messe a caso) da fanatici hindu di amore per il prossimo, educazione dei giovani e rifiuto del sistema delle caste. Come informa Asia News, nel volantino minatorio si afferma che i cristiani <<“devono abbandonare immediatamente il territorio indiano, oppure tornare alla religione madre dell’induismo”. Se non lo faranno, “dovranno essere uccisi da tutti i bravi indiani, che in questo modo dimostreranno la loro virilità ed il loro amore per la Patria>>. E il problema dell’intolleranza non riguarda solo i cristiani. Da altra e diversissima fonte, il Washington Times, si viene infatti a sapere che molti appartenenti alla vasta minoranza musulmana indiana preferiscono adottare nomi hindu nel tentativo di sottrarsi ai vasti pregiudizi che li opprimono. Shaikh Salim, per esempio, si è ribattezzato Shankar Maity e ha dotato la propria bancarella dell’esotico nome di "Shankar's Fast Food". Ma purtroppo non è un’operazione di marketing.

 

martedì 21 agosto 2007

Islam: una religione ancora in bilico tra pregiudizi e modernità

Islampunk? Sinceramente non ne avevo mai sentito parlare. Eppure pari trattarsi di una religione sincretica nata negli Stati Uniti e caratterizzata dall’essere “senza regole e senza preti, dove gay circolano liberamente, dove si prega con lo spinello ancora fumante”. Chissà, forse quest’ultima cosa potrebbe non dispiacere alla Chiesa anglicana giamaicana, che ha appena deciso di inserire nel proprio libro degli inni un paio di composizioni di Bob Marley e Peter Tosh. Comunque, per tornare all’Islam e passando a cose più scientifiche, il Financial Times ha appena pubblicato i risultati di un interessantissimo sondaggio dal quale emerge che l’Europa è ancora profondamente divisa riguardo all’atteggiamento da tenere nei suoi confronti. Solo il 59% dei britannici pensa infatti che sia possibile essere contemporaneamente musulmani e cittadini del proprio Paese, percentuale che è ben maggiore nel resto d'Europa. L’Italia si distingue per essere uno dei Paesi europei in cui la presenza islamica è meno sentita come un pericolo per la sicurezza nazionale e il secondo, dopo la Francia, in cui più sono avvertiti pregiudizi ostili verso i musulmani. Anche gli altri risultati del sondaggio non sono comunque meno interessanti.

Per finire con l’Islam, una segnalazione che fa vedere come a volte i seguaci di questa religione sanno coniugare bene la fede con la modernità: è da poco in commercio quello che è stato definito un autentico Muslim iPod. Un autentico gioiellino con precaricato tra l’altro l’intero Corano e un indicatore della direzione della Mecca che non potrà mancare nella dotazione del fedele islamico del terzo millennio.

lunedì 20 agosto 2007

Mondo cristiano due importanti appuntamenti al via

Due eventi molto importanti per il mondo cristiano, uno appena iniziato e l’altro che prenderà il via il 26 di questo mese. Quello appena iniziato è il tradizionale Meeting riminese di Comunione e Liberazione. Titolo dell’edizione di quest’anno è La verità è il destino per il quale siamo stati fatti, argomento che verrà sviluppato attraverso 118 incontri, 20 spettacoli, 12 mostre e 13 manifestazioni sportive. Anche se ha forse perso un po’ lo smalto dei primi anni, l’appuntamento riminese rimane comunque sempre di estrema importanza.


L’appuntamento che prenderà il via domenica prossima è invece il sinodo della chiesa valdo-metodista. L’appuntamento si terrà a Torre Pellice che è un po’ (non si offendano gli amici protestanti) il “Vaticano” della Chiesa Valdese. All’assemblea parteciperanno 180 membri con diritto di voto (pastori e "laici" in numero uguale), più numerosi ospiti ed osservatori dall'Italia e dall'estero che dibatteranno numerosi temi tra cui quelli della laicità e della pena di morte.


 


 

venerdì 17 agosto 2007

Dio o Allah: solo una questione nominalistica?

“Che cosa c'è in un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo”. Chissà, forse aveva nella mente la Giulietta di Shakespeare il vescovo della diocesi olandese di Breda Tiny Muskens quando se n’è uscito con la sua proposta shock: riferirsi a Dio chiamandolo Allah. In effetti, per chi ci crede, cambia poco se lo si chiami Dio, Allah, God, Gott, Dieu o Dios, ma la proposta (che nelle intenzioni del proponente dovrebbe avere lo scopo di favorire il dialogo con l’Islam) non ha mancato comunque di provocare polemiche. Muskens ha dichiarato che egli stesso, quando era missionario in Indonesia e celebrava in arabo, si rivolgeva in effetti a Dio chiamandolo Allah, quindi la cosa dovrebbe essere pacifica. La proposta non è stata comunque presa bene neppure da coloro verso i quali il vescovo pensava di indirizzare le proprie attenzioni, come si evince dalle dichiarazioni di alcuni rappresentanti delle comunità islamiche olandesi, i quali apprezzano comunque la volontà di dialogo del vescovo. Del resto l’eterogenesi dei fini, si sa, è sempre dietro l’angolo. Per cui, mi sa tanto che, almeno per l’immediato futuro, ciascuno continuerà a chiamare Dio a modo suo.

martedì 14 agosto 2007

Buon ferragosto con il test teologico

Siamo ormai a Ferragosto: poteva mancare l’irrinunciabile test estivo, da fare magari sotto l’ombrellone con il portatile appoggiato sulle ginocchia? Ovviamente, vista la natura del blog, il medesimo non può essere del genere di quelli che (sia detto ovviamente con il massimo rispetto per entrambe le categorie) le signore compulsano sotto il casco del parrucchiere. Ecco quindi un bellissimo test che vi permetterà nientemeno che di scoprire qual è la vostra cosmovisione teologica. Personalmente non ci ho ancora messo le mani, ma appena trovo un attimo provvedo.  


Theologically enjoy!

lunedì 13 agosto 2007

Bancomat nelle chiese: una novità tra favorevoli e contrari

Negli Stati Uniti, si sa, quasi più nessuno porta denaro contante in tasca e le carte di credito (o di debito) sono ormai usate anche per i pagamenti più minuti. Se ne sono accorti anche i rappresentanti di alcune chiese che hanno così deciso di installare ATM (l’acronimo di Automated Teller Machine, l’equivalente del nostro bancomat) all’interno dei propri edifici di culto. Se ne occupa il settimanale statunitense Time mettendo in evidenza come la novità abbia i suoi seguaci e i suoi detrattori. Tra i primi va senz’altro annoverato Marty Baker, pastore della Stevens Creek Community Church di Augusta, in Georgia. Lo stesso afferma infatti che le donazioni alla propria congregazione sono aumentate del 18% da quando, nel 2005, è stata introdotta la novità. I chioschi elettronici hanno invece trovato chiusa la porta della cattedrale di Baton Rouge. Chissà ancora per quanto.

venerdì 10 agosto 2007

"La piccola moschea nella prateria": sorridere e riflettere

Può una sit-com aiutare nel dialogo interculturale e interreligioso? Fino a ieri, sinceramente, la mia risposta sarebbe stata più che dubitativa. Oggi lo è molto di meno, dopo aver appreso che proprio una sit-com, intitolata Little Mosque on the Prairie (La piccola moschea nella prateria), sta spopolando in Canada facendo riflettere e divertire proprio tutti, musulmani compresi. La serie è stata creata da Zarqa Nawaz, una scrittrice musulmana e madre di quattro figli, che si è ispirata alla propria esperienza essendosi trasferita con la famiglia in Canada una decina d'anni fa. L'umorismo nasce dalle interazioni tra i vari personaggi della serie: i tradizionali Baber, professore di economia e Fatima, pragmatica signora dalle origini nigeriane, e i più moderni Amaar, d'origine pakistana,già avvocato di successo a Toronto ma ora Imam della cittadina, e la venticinquenne Rayyan, laureata in medicina, figlia di un matrimonio misto tra la bionda convertita Sara e il libanese Yasir. Ad essi si aggiungono il Sindaco Ann Popowicz e il pastore anglicano McGee. Insomma, ci si può divertire e riflettere insieme, se ne sono accorti anche i più intelligenti tra gli stessi musulmani parlando positivamente della serie. La vedremo mai in Italia?

giovedì 9 agosto 2007

iGod: Chattando con l'Altissimo


Mi era già capitato di imbattermi in iGod, un simpatico programma che permette di (notare le virgolette) “chattare con Dio”. Lo ritrovo ora grazie ad una segnalazione di I media – mondo e l’effetto è sempre lo stesso. Come nota giustamente il blogger, infatti, si tratta di una “analisi che svela molte cose, che dipendono, comunque, dall’osservatore. Ed è un buon modo per capire la dimensione di autoreferenza della comunicazione”. Stavolta ho cercato di fare dei passi avanti cercando (con un po’ di supponenza, in effetti) di ingannare “Dio”. Sono in pratica riuscito a fargli credere di essere io stesso una macchina. La cosa non è stata facile: continuava infatti a ripetere: really, really? Comunque alla fine, bontà sua, ci ha creduto. A quel punto il gioco si è fatto più duro: ho cercato di fargli credere di essere io stesso Dio. Non ha fatto una piega ed ha risposto semplicemente: “Piacere di vederti, Dio”. La cosa è stata talmente disarmante che non è rimasto altro da fare che chiudere la conversazione.

mercoledì 8 agosto 2007

Medicina e spiritualità: un paio di interessanti notizie


Medicina e spiritualità: un binomio sempre attuale che è oggi alla ribalta per un paio di notizie. La prima ci dice che un estratto di cannella potrebbe preso essere impiegato per la cura di alcune infezioni virali. La particolarità è che Michael Ovadia, questo il nome del ricercatore, ha effettuato la propria scoperta ascoltando la lettura di un passo della Bibbia. “C'è un passo –spiega lo scienziato- in cui si spiega come i sommi sacerdoti preparavano l'olio santo che veniva spalmato sui loro corpi prima di sacrificare degli animali al Signore.  Improvvisamente ho avuto un'intuizione: forse quell'olio, preparato con cannella e altre spezie, aveva anche una funzione pratica nell'evitare che i sacerdoti potessero contrarre delle infezioni durante i sacrifici”.


Il dottor Bruce Leibert, invece, e siamo negli Stati Uniti, si preoccupa di integrare sempre maggiormente la spiritualità nelle pratiche mediche. Cosa che fino a tempo fa era pacifica ma che è stata purtroppo in seguito abbandonata.

martedì 7 agosto 2007

Riviera romagnola: tra divertimento e impegno

Si può ciabattare tra la spiaggia e i lunghi viali soleggiati della riviera romagnola e contemporaneamente fare del bene. L’insolita accoppiata è proposta dalla Comunità Missionaria di Villaregia, che per venerdì 10 e sabato 11 agosto propone a Cesenatico l’iniziativa “Un’onda di vita 2007”. In pratica, i centocinquanta ragazzi che prenderanno parte all’iniziativa percorreranno le spiagge e le strade della cittadina romagnola  e con balli, canti e animazione varie cercheranno di convincere i villeggianti a recarsi presso i supermercati Coop, Conad e In's per realizzare una "spesa missionaria" in favore dei poveri della missione di Lima in Perù. E non è tutto: sabato 11, dalle 22 alle 2, i giovani volontari andranno nella zona affollata attorno a viale Carducci per invitare i loro coetanei a un momento di preghiera notturna nelle vicine chiese di San Giuseppe (via Bologna) e di S. Giacomo (sul porto ), che per l'occasione resteranno aperte fino alle 2 del mattino. Insomma, la Riviera per antonomasia cerca di scrollarsi di dosso la nomea di “divertimentificio” e basta. Magari un fine settimana è poco, ma è solo l’inizio.

lunedì 6 agosto 2007

Buddhismo in chiaroscuro tra Giappone e Cina

Ogni anno, nei primi giorni di agosto a ridosso dell’anniversario del bombardamento atomico su Hiroshima, i buddisti giapponesi della corrente Tendai organizzano un incontro interreligioso di preghiera sul sacro Monte Hiei per tenere vivo lo spirito della Giornata di preghiera per la pace promossa ad Assisi da Giovanni Paolo II il 27 ottobre 1986. Quello di quest’anno era particolarmente importante perché il ventesimo della serie. Lo stesso Papa ha quindi inviato un messaggio al Venerabile Kahjun Handa, leader del Buddismo Tendai, in cui esprime la sua “vicinanza spirituale” a quanti hanno preso parte all’incontro.

Notizie decisamente meno buone per il buddismo provengono invece dalla Cina. Come informa tra gli altri anche Asia News, infatti, dal prossimo primo settembre entrerà in vigore una norma che “stabilisce che tutte le reincarnazioni  (del Buddha, ndr) devono fare richiesta di approvazione ai dipartimenti provinciali o nazionali, a seconda “della loro fama o influenza”. La nuova regola, pubblicata sul sito governativo, serve per “mantenere ordine nel buddismo tibetano e creare una società armoniosa”. Una società armoniosa con il bollino del partito. Già la cosa fa un po’ tristezza.

venerdì 3 agosto 2007

Tutti felici e contenti (ed evangelizzati) con il Pastore Virtuale

Beh, geniale. Anzi, definire geniale questa idea è sminuirla. Insomma, il pastore Don Lawrence, della Life Baptist church, è proprio un tipo che va fortissimo. Si tratta infatti di un predicatore che va per la maggiore. Le registrazioni con le sue prediche fanno registrare sempre il tutto esaurito. Tutti parlano un gran bene di lui. Solo che il pastore Don Lawrence non esiste. Infatti è un pastore virtuale e gli argomenti dei suoi sermoni, la sua personalità, tutto insomma, persino il suo modo di muoversi, sono scelti collettivamente dai membri della sua congregazione religiosa. Un membro della quale ha quindi buon gioco ad affermare: “Finalmente abbiamo il pastore che vogliamo”. E solo chi sperimenta quotidianamente quanto sia difficile accontentare tutti potrà apprezzare pienamente la cosa. Non c’è dubbio che per la Virtual Pastor, l’azienda britannica iniziatrice dell’attività, abbia individuato un modello di business vincente. Ogni chiesa, infatti, aderendo al progetto, può avere un pastore su misura per le proprie esigenze. Basta addestrarlo e il medesimo si adatterà agli usi e costumi locali. Simpatica la storia del pastore virtuale californiano che dopo un po’ ha cominciato ad indossare camicie hawaiane e a calzare le flip-flop o quello britannico che da un giorno all’altro ha cominciato a citare Lewis e Chesterton e a parlare con tipico accento british. Altro che  dibattiti sull’evangelizzazione in Second Life, qui siamo un passo oltre. Non siamo infatti più noi ad evangelizzare il Web ma è il Web che evangelizza noi. Sublime. E siccome in questo modo sono definitivamente risolti anche gli annosi problemi derivanti dalle crisi delle vocazioni, ci permettiamo di suggerire un claim all’azienda in vista di un possibile lancio del prodotto nel nostro Paese: “Più pastori (come volete voi) per tutti”.

giovedì 2 agosto 2007

"Chi è il mio prossimo"? Note alla Regola d'oro

Qual è il nucleo centrale e comune alle varie culture e religioni? A questa domanda cerca di rispondere un denso saggio di Valentina Pisanty pubblicato su Golem l’indispensabile. La lettura del quale non è magari adattissima alle calure estive, ma che vale la pena essere segnalato perché estremamente interessante. In sintonia con diversi autori, l’autrice individua nella cosiddetta “regola d’oro” (“Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te” o, in positivo, “Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”) questo nucleo centrale. Inviti in tal senso sono infatti rivolti dai testi sacri ai fedeli di quasi tutte le religioni. Lo fanno infatti quella ebraica, quella cristiana, l’islam, l’induismo, il buddismo, il giainismo, il confucianesimo e anche alcune culture africane. Tutto risolto, quindi? Affatto, perché una volta che ci si è messi d’accordo sul principio, lo stesso va applicato. Nel caso specifico: chi è il mio prossimo? L’ebraismo del tempo di Gesù, per dire, escludeva dalla categoria “prossimo” gli “altri”, gli stranieri, gli appartenenti ad altre religioni. La conclusione dell’autrice è quella di rinunciare a fondare in maniera trascendente il principio di reciprocità e demandare la scelta alle responsabilità individuali. A ben vedere, però, c’è una religione che non pone limiti al concetto di prossimo, lo fa in maniera esplicita e addirittura invita a non chiedersi chi sia il proprio prossimo. La parabola del buon Samaritano è molto esplicita in questo: è prossimo chiunque noi accettiamo di incontrare. In questo la responsabilità è demandata alle responsabilità individuali, come richiesto anche dall’autrice. Magari anche altre religioni hanno un concetto così esteso di prossimità, ma è bene parlare solo di ciò che si conosce meglio.

mercoledì 1 agosto 2007

Vacanze da prete (e anche da Papa)

Va beh, per prenotare è tardino, ma se non avete ancora pensato dove andare in vacanza (vacanza ad alto tasso di spiritualità, ovviamente) può venirvi in soccorso un articolo del Messaggero di Sant’Antonio ripreso da La Stampa. Sono ormai molti, infatti, i conventi ed i monasteri che offrono l’opportunità a uomini e donne di condividere per qualche giorno la vita claustrale. Diversi movimenti ed associazioni, inoltre, propongono interessanti programmi che ambiscono ad unire vita di preghiera, relax e riflessione. Visto che siamo in tema: qualche giorno fa è comparso un curioso post sul blog di Paolo Rodari, il vaticanista del quotidiano Il Riformista. Oggetto dello stesso era il tema: ma perché il Papa va sempre in vacanza in montagna? Non potrebbe andarsene, volendo, anche al mare? Per quanto mi riguarda, con tutto il rispetto per Castel Gandolfo e la sua venerata storia, trasferirei immediatamente la residenza estiva a Portofino. In alternativa non sarebbe male neppure requisire Villa Certosa. Del resto, il Cav. Non si vanta sempre della zia suora? Non è un prete ad avergli predetto che arriverà a cento anni? Non si lancia in lodi sperticate all'indirizzo del Sommo Pontefice appena qualcuno gliene da il destro? Beh, dimostri la sua gratitudine con i fatti.

Update: Possibilmente bisognerebbe evitare di portarsi il lavoro in spiaggia, anche per evitare falsi allarmi.

In Siria un'originale esperienza di dialogo interreligioso

I problemi tra cristiani, musulmani ed ebrei sono problemi “di famiglia” in quanto le tre tradizioni religiose hanno in comune lo stesso antenato: Abramo. È racchiusa in questa semplice (ma piena di significato) affermazione l’esperienza di Padre Paolo Dall’Oglio, fondatore di una comunità monastica in Siria dedicata in modo esplicito al dialogo islamo-cristiano. Recentemente, Padre Dall’Oglio è stato chiamato a raccontare la propria esperienza a New York e qui ha tra l’altro messo l’accento sull’importanza dell’ascolto reciproco, cosa di cui in effetti siamo sempre deficitari, e non solo tra membri di diverse religioni. Volendo approfondire l’originale esperienza di Padre Dall’Oglio, qui si trova un interessante articolo. «Apparteniamo tutti a una civiltà arabo-islamo-cristiano-ebraica, che ha le medesime radici e che si è sviluppata intorno al Mediterraneo –afferma tra l’altro il fondatore- Qualsiasi visione che intenda separare l'Oriente del Mediterraneo dall'Occidente è anacronistica, provinciale, ignorante e ingiusta». Parole quanto mai attuali e sulle quali riflettere.