mercoledì 30 aprile 2008

Pubblicità e sacro: una manifestazione a Losanna per approfondire l'argomento


Con colpevole ritardo, vedo che la città svizzera di Losanna sta ospitando un’interessante manifestazione dedicata al rapporto tra il sacro e la pubblicità. Dieu et la pub, questo il nome dell’evento, è iniziato nei primi giorni del mese di aprile e si concluderà nell’ultima settimana di maggio. Nel corso delle settimane losannesi, sono previsti incontri pubblici, convegni, esposizioni e concorsi, tutti dedicati a dipanare i rapporti tra il divino ed il mondo dell’advertising. In concomitanza con la manifestazione losannese, il sito della Radio Televisione Svizzera, sempre attento, ospita un servizio della trasmissione Segni dei tempi dedicato al rapporto pubblicità – religione. E in Italia, come siamo messi al riguardo? Una simpatica applicazione del linguaggio pubblicitario al sacro è quella del Rosario in grani, che fa il verso alle pubblicità dei medicinali pur non avendo, si assicura, effetti collaterali.

martedì 29 aprile 2008

Indagine sulla Bibbia in Europa: presente nella case ma poco letta

Si tratta di un testo ritenuto di difficile lettura ma considerato dalla maggioranza della popolazione interessante. Poco letto ed utilizzato per la preghiera personale, ma presente nelle case. Si tratta della Bibbia, al centro di un’indagine condotta da Gfk – Eurisko, presentata in sala stampa vaticana (qui il comunicato ufficiale) e patrocinata dalla Federazione biblica cattolica, in vista del Sinodo dei vescovi che si terrà nel mese di ottobre e verterà sul tema della “Parola di Dio” nella vita della Chiesa. Si tratta di un’importante indagine condotta in 8 Paesi Europei (Regno Unito, Germania, Olanda, Francia, Polonia, Russia, Spagna, Italia) e negli Stati Uniti per “valutare il rapporto della popolazione adulta con le Scritture”. E’ stato preso in esame un campione rappresentativo ed ecumenico (cattolici, protestanti e ortodossi). Riguardo alla frequenza di lettura, dall’indagine emerge che negli ultimi 12 mesi ha letto almeno un brano della Bibbia il 20% della popolazione spagnola, il 27% degli italiani e il 36% degli inglesi. La percentuale si alza per i polacchi (38%) e per i russi (35%) fino a raggiungere la punta del 75% degli americani. Nella preghiera, si fa un ricorso alla Bibbia modesto rispetto al ruolo che le Sacre Scritture dovrebbero avere. Gli Stati Uniti rappresentano il caso più positivo con un 37% degli intervistati che prega utilizzando le Scritture. Questo valore resta alto anche in Polonia (32%) ma scende al 13% in Germania, al 9% in Italia e addirittura al 6% in Spagna. Nelle case di una larga maggioranza degli intervistati, vi è una copia della bibbia. L’unica eccezione è costituita dalla Francia dove meno del 50% degli intervistati ha in casa una copia della Bibbia. Risultati davvero molto interessanti, resta da vedere quale uso ne verrà fatto.

lunedì 28 aprile 2008

Chiesa e comunicazione: un seminario romano per i professionisti del settore

“Comunicazione della Chiesa e cultura della controversia”: è questo il titolo di un interessante seminario che, organizzato dalla Facoltà di Comunicazione del Pontificio Ateneo della Santa Croce, prende il via oggi a Roma. L’iniziativa, cui parteciperanno circa 300 persone provenienti da più di 60 nazioni, è destinata ai professionisti che operano all’interno degli Uffici di Comunicazione della Chiesa. Nel corso dei tre giorni di seminario verranno anche esaminate alcune esperienze comunicative particolarmente significative: la campagna promossa dalla Conferenza Episcopale degli Stati Uniti in favore della stabilità familiare, le trattative di pace e della lotta contro l'AIDS promosse dalla Comunità di Sant'Egidio e lo sviluppo di www.sqpn.com la rete cattolica di podcast più premiata nei People's Choice Podcast Awards. Né può mancare, ovviamente, una visita alla Sala stampa della Santa Sede, cosa che per chi si occupa di comunicazione equivale ad una gita premio.

giovedì 24 aprile 2008

Federazione dell'Islam italiano: prime buone notizie (in attesa di sviluppi)

Un soggetto unitario con cui lo stato potesse dialogare da pari a pari. Questa è la mancanza che più si avvertiva in Italia nei rapporti con l’Islam. L’uso dei verbi al passato è purtroppo ancora solo un auspicio, in quanto le notizie che parlano della nascita di una Federazione dell’islam italiano sono ancora troppo vaghe. In ogni caso, qualche motivo di ottimismo esiste realmente. Il più importante è costituito dal fatto che ben sette firme sono state apposte sotto la “Dichiarazione di intenti” presentata alla stampa dopo un incontro con il ministro degli Interni uscente Giuliano Amato. "In quasi un anno di lavoro ... abbiamo avuto conferma che è possibile la nascita di una Federazione dell'islam italiano", si legge nella Dichiarazione, che cita tra le finalità del progetto "la regolazione delle moschee (e) la formazione degli imam", e "garantire l'autonomia da ogni ingerenza di centrale straniera, rifiutare ogni collegamento con organizzazioni integraliste e marcare un confine netto nei confronti di ogni tipo di fondamentalismo". Ora la palla passa alla politica, in particolare al nascituro nuovo governo e alla sua volontà di proseguire sulla strada del dialogo. Forse qui stanno i problemi maggiori, ma non è mai giusto fasciarsi la testa prima di rompersela.


mercoledì 23 aprile 2008

Difensori dell'Occidente un po' troppo zelanti?



Le religioni? “Tutte le religioni meritano rispetto e tutti i religiosi sono da rispettare, ma sono da rispettare in ogni angolo del pianeta e se in uno stato la nostra religione e i nostri religiosi non sono rispettati, tutti gli immigrati non Cristiani di quel paese sono da spedire al mittente e quindi devono essere espulsi”. La famiglia? “E' necessario promuovere senza esitazione aiuti mirati, anche economici alle famiglie Cristiane, favorendo la nostra crescita demografica”. L’immigrazione? “E' importante favorire l'integrazione, nel rispetto delle nostre regole democratiche, evitando assembramenti di immigrati in condomini, vie e quartieri, per scongiurare la nascita di ghetti, favorendo in questo modo l'integrazione vera ed il controllo da parte delle forze dell'ordine. Inoltre è oltremodo importante favorire l'eventuale immigrazione Cristiana piuttosto di altre”. Non sono proposte di un qualche futuribile membro del governo prossimo venturo, bensì ciò che si può leggere sul neonato sito Difensori dell’Occidente, che ad occhio e croce dovrebbe essere di estrazione evangelica. Cosa dire di una simile iniziativa? Fatta salva la buona fede dei proponenti, quella che desta più di una perplessità è proprio l’identificazione Cristianesimo – Occidente, con il rischio di fare del primo una religione esclusivamente civile. Senza contare che proprio l’identificazione suddetta è esattamente ciò che i nemici del cristianesimo rimproverano all’occidente. Insomma, l’eterogenesi dei fini è sempre dietro l’angolo.


martedì 22 aprile 2008

Earth Day: anche le Chiese cristiane impegnate per l'ambiente


Oggi è l’Earth Day, la Giornata della Terra, ventiquattr’ore dedicate a riflettere su quanto può fare l’uomo per conservare l’ambiente in cui vive e per promuovere adeguate politiche di sviluppo. Le tematiche legate all’ambiente e alla sostenibilità sono da tempo al centro anche della riflessione delle chiese cristiane (non mancano neppure i tipetuti appelli papali al riguardo) che quindi celebreranno anch’esse, da par loro, l’Earth Day. Dimostrazione di questa accresciuta sensibilità (ma è solo un esempio tra i tanti) è l’istituzione da parte della Chiesa cattolica della Giornata per la salvaguardia del creato, celebrata il primo settembre e giunta nel 2008 alla terza edizione. Il tema di quest’anno sarà particolarmente attuale: Una nuova sobrietà, per abitare la Terra. E chi pensasse che sia tutto solo teoria verrebbe presto smentito. Esiste infatti uno stato sulla faccia della terra realmente ad impatto zero. Va beh, è piccolo e non inquina più di tanto, ma si tratta proprio della Città del Vaticano. E comunque, quando c’è di mezzo l’ambiente, nulla è solo simbolico.

lunedì 21 aprile 2008

Svizzera: due buone iniziative nel campo del dialogo interreligioso

Due buone notizie nel campo del dialogo interreligioso arrivano dalla Svizzera. La prima racconta della nascita a Lugano del Forum di dialogo interreligioso (Fodint). La cittadina ticinese non è stata scelta a caso: la stessa fa infatti registrare un 37% di popolazione di origine straniera e ben 132 nazionalità rappresentate. Il Forum nasce come organismo apartitico delle comunità religiose, associazioni e istituzioni per il dialogo nelle religioni e tra le religioni e rappresenta una delle sfide da cogliere rispetto all'evoluzione sociale di un contesto urbano in profonda mutazione. Attualmente fanno parte del Fodint i delegati delle seguenti comunità religiose, associazioni e istituzioni: Aharam - Circolo culturale Tamil, Associazione amicizia ebraico-cristiana, Associazione Ticino-Tibet, Baha’i , Comunità di lavoro delle Chiese Cristiane nel Ticino, Facoltà di teologia di Lugano e Lega dei Musulmani in Ticino. Fra le varie attività che il Fodint prevede di organizzare, si segnala la Settimana delle Religioni, prevista dal 2 all’8 novembre prossimi in oltre 40 città e comuni della Svizzera.


L’altra buona notizia che arriva dal Paese elvetico riguarda la nascita di Religion.ch, un portale d’informazioni religiose che intende dare un’immagine viva del panorama religioso svizzero analizzando i rapporti tra la società e le comunità religiose e ancora quelli tra religione ed economia, politica, diritto, arte, sanità, educazione, affari sociali e scienza. Peccato che il sito sia attualmente solo in tedesco, ma è comunque un buon inizio.


venerdì 18 aprile 2008

Giornata delle comunicazioni sociali: una settimana per prepararsi all'evento

Il prossimo 4 maggio la Chiesa cattolica celebrerà la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, il cui tema sarà quest’anno quanto mai impegnativo: "I mezzi di comunicazione sociale: al bivio tra protagonismo e servizio. Cercare la verità per condividerla”. Per non arrivare impreparati all’evento (o almeno per arrivarci il più preparati possibile) nella settimana precedente la Giornata (vale a dire a partire dal 28 aprile) si svolgerà una Settimana della Comunicazione, che avrà lo stesso tema e che servirà ad approfondirlo in svariati modi. L’iniziativa della Settimana, arrivata alla terza edizione, è partita da una constatazione: “Perché ad altre Giornate mondiali, come quelle della pace o per le missioni, è dato tanto risalto, mentre ciò non accade per quella delle comunicazioni sociali?”, questo si sono chiesti i Paolini e le Paoline, veri motori dell’iniziativa (anche se la medesima si avvale anche di altre collaborazioni). Sullo stesso tema, è da segnalare anche un’altra iniziativa meritoria: il Festival della Comunicazione che si svolgerà a Brescia da domenica prossima per concludersi il 4 maggio.

giovedì 17 aprile 2008

Siore e siori: ecco a voi la sedia di Dio

Anche il lettore più disattento e sporadico di questo blog si sarà accorto quanto al suo titolare stia a cuore il dialogo tra le religioni. E però. Insomma, anche lui a volte può restare perplesso di fronte a ciò che si perpetua in nome del dialogo medesimo. Prendiamo ad esempio questa God Chair (sic) presentata giusto ieri a Milano in una boutique sita in via Santo Spirito (nomen omen). Ecco come la sedia viene presentata:


<<La God Chair è stata realizzata dall’artista Federico Paris in legno riciclato, ricavato dal recupero del legno in disuso e riproduce, sulla struttura, i simboli delle Grandi Religioni del pianeta. Ecco “ La ruota del Dharma”, simbolo del Buddhismo, per cui il Dharma è una legge universale che regola il funzionamento del mondo. “ La Stella di David”, simbolo dell’ Ebraismo, “ la Mezzaluna” simbolo dell’Islam e “la Croce”, simbolo del Cristianesimo. Si uniscono, si intersecano e si fondono in un abbraccio che sa di pace>>.


Un dialogo che diventa moda passando per il lusso? Mah.


mercoledì 16 aprile 2008

Molto sesso, siamo cattolici

Il titolo del post, ovviamente, non intendeva altro che rifare il verso a quello di una celebre commedia musicale, ma il problema di fondo è reale: come conciliare vita di fede e sessualità? Ne parlava anche pochi fa nel suo blog Marco Tosatti, vaticanista del quotidiano La Stampa, in un post intitolato simpaticamente Idea: Un Kama Sutra cattolico in cui riferiva di un articolo di Gordon Hilsman, già autore di un volume dedicato ai rapporti tra spiritualità e sessualità. E quanto la questione sia sentita oltreoceano è dimostrato anche da un post pubblicato da ReligionNewsBlog in cui si citano altri libri dedicati all’argomento ed un paio di siti i cui titoli lasciano poco spazio alla fantasia: The Marriage Bed e Intimate Issues. Di siti in italiano specificatamente dedicati all'argomento son siamo al corrente, ma ovviamente siamo pronti a fare ammenda se la loro esistenza ci venisse segnalata.

martedì 15 aprile 2008

Dubbi

Stavo guardando un servizio su Fox News dedicato all’imminente visita papale negli Usa. In video c’era un collaboratore dell’emittente, tale padre Jonathan Morris, che non avevo mai sentito nominare e che invece scopro avere addirittura una pagina su Wikipedia. Insomma, il dubbio è questo: lo avranno scelto solo per la sua competenza o saranno entrati in gioco anche altri fattori, tipo la prestanza fisica e la telegenia? Qui un contributo video per farsi un’idea più avveduta.

Web 2.0: al via un corso per webmaster cattolici

Il web 2.0 è ormai una realtà consolidata con la quale ognuno di noi ha a che fare tutti i giorni. La novità (se di novità si può parlare) non poteva ovviamente non toccare anche i siti ecclesiali, nei quali la collaborazioni di e con gli utenti si fa strada ogni giorno di più. Per approfondire questi argomenti, l’associazione dei webmaster cattolici propone un interessante corso denominato proprio Comunicazione On line e web 2.0. Si tratta di una iniziativa, come affermano gli organizzatori dedicata soprattutto ad “approfondire le tematiche della comunicazione on line, con particolare riferimento ai siti web, stimolando praticamente il collaborativismo e il riuso delle esperienze e offrendo quindi uno sguardo sui temi attuali del web 2.0”. Il corso è sviluppato intorno a 3 macrotemi. Il primo, di carattere introduttivo, affronta le questioni della comunicazione mediata dal computer: caratteristiche e gestione e dell’etica delle comunicazioni in Internet. Il secondo tratta gli aspetti della comunicazione in rapporto alle diverse tipologie di sito, con un focus sui siti parrocchiali. Il terzo è inerente all’evoluzione dei processi e dei mezzi comunicativi, con attenzione particolare ai temi del web 2.0. L’iscrizione al corso (e la cosa di questi tempi non è da sottovalutare) è completamente gratuita.

lunedì 14 aprile 2008

Giovani X Cristo: un social network appena nato ma che promette bene


Piccoli social network crescono, è il caso di dire. L’ultimo nato in ordine di tempo si chiama GiovanixCristo e si pone sulla scia dei più celebri e navigati (in tutti i sensi) FaceBook e MySpace. Come il nome tradisce, si tratta di una iniziativa espressamente dedicata ad un pubblico cristiano, anche se gli iniziatori tengono a far sapere che la medesima non è legata ad una “denominazione o chiesa particolare, non e' sostenuto da alcuna organizzazione, ne' invita a seguire un determinato gruppo, ma e' una Community Cristiana con lo scopo di far comunicare credenti di diverse estrazioni cristiane,tramite chat,video e canzoni,condividendo testimonianze,pensieri,idee e l'amore frateno che ci accomuna”. Detto questo, dopo una surfata nel neonato social network, si può tranquillamente affermare che il medesimo è frequentato in massima parte da giovani di provenienza evangelica e pentecostale. La community si presenta ben fatta (è disponibile anche una toolbar per facilitare le operazioni agli iscritti) ed è possibile effettuare le classiche operazioni dei social network del genere: caricare e condividere foto, video, blog, ecc. ecc.. Chissà perchè è stato disabilitato il tasto destro del mouse, ma questo è un peccato veniale.

venerdì 11 aprile 2008

Poster, siti e slogan: tante idee creative per le vocazioni

Domenica prossima non è solo giornata di tornata elettorale, è anche la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Tema di quest’anno, “L’essere di corsa” e … “l’essere in corsa”. Come spiega Don Nico Dal Molin, direttore del Centro nazionale vocazioni, <<c’è una profonda differenza tra “l’essere di corsa” e … “l’essere in corsa”. La frenesia della vita porta tutti noi a non trovare spazi di silenzio, di ascolto, di interiorizzazione, perché saturi delle mille cose da fare, diveniamo anche noi come Marta, nel bellissimo episodio di cui ci parla il Vangelo di Luca 10,38-42” >>. Insomma, per usare termini “profani” una giornata in cui la Chiesa cerca nuovo “personale” da arruolare tra le sue fila. Il paragone non sembri irriverente, ma se in Italia, al riguardo, siamo ancora a livello artigianale, negli USA, quando si parla di vocazioni, vengono usate tecniche che non hanno nulla da invidiare a quelle usate dai più scafati head hunter. Solo per fare alcuni esempi: nel Missouri ci si è affidati ad alcuni poster e ad un video, veramente ben fatti. A Cincinnati, il punto di forza della campagna di “reclutamento” è un ottimo sito web che non tace proprio nulla, neppure le domande apparentemente più “scabrose”. Per esempio: cosa fare se si avverte contemporaneamente il fascino della vita religiosa e l’attrazione per l’universo femminile? Spostandoci in Florida, la diocesi di Saint Augustine ha coniato uno slogan che personalmente ho trovato bellissimo: “No one in born a priest”, nessuno è nato prete. E pure l’immagine non è da meno. Complimenti ai creativi.

giovedì 10 aprile 2008

Stati Uniti: è la Bibbia il libro preferito


Stanchi dei sondaggi elettorali? Eccome allora un altro che è davvero di ben diverso spessore. Lo ha realizzato Harris Pole, uno dei maggiori istituti mondiali di ricerche demoscopiche e di mercato e riguarda il libro preferito dagli americani. Chissà se la cosa rappresenta una sorpresa, ma Oltreoceano il libro del cuore è quello che si potrebbe tranquillamente definire un longseller: la Bibbia. Se il primo posto in classifica può non destare stupore, forse non altrettanto si può dire del secondo. Gli uomini mettono infatti alle spalle del testo sacro per eccellenza “Il Signore degli anelli” di Tolkien, mentre le donne “Via col vento” di Margaret Mitchell. Ottimamente piazzato anche il celeberrimo Harry Potter. Se poi la Bibbia, oltre che il libro preferito sia anche il più letto, dal sondaggio non è dato sapere.


mercoledì 9 aprile 2008

Brand, marketing e sacro: un fenomeno in espansione

Viviamo nell’era del brand e del marketing, inutile nasconderselo, e alcuni siti sono nati proprio per parlare di come sfruttare questi fenomeni all’interno delle chiese cristiane. Il marketing sfrutta tutto, anche popolari trasmissioni televisive (e fin qui nulla di strano) ma cosa pensare quando si brandizza di sacro addirittura una sim? La domanda non è affatto retorica, visto che in Polonia è nato un nuovo gestore di telefonia dal nome (poco accattivante per la verità) di “Prelato Mobile” e che promette di diventare la compagna inseparabile del cattolico uptodate. C’è da scommettere che le promesse saranno mantenute, visto che gli ideatori dell’iniziativa sono gli stessi che hanno lanciato sul mercato il vino “Monsignore” e la birra con l’effige di Benedetto XVI. Ma non occorre allontanarsi troppo dal nostro Paese per trovare esempi di brand applicato al sacro. Il comune veneto di Canale D’Agordo ha pensato bene, infatti, di usare l’immagine del suo cittadino più illustre, Giovanni Paolo I, più noto come Papa Luciani, per promozionare dal punto di vista turistico il territorio e i suoi prodotti. Inevitabili le polemiche, ma certamente erano state messe nel conto.


Update!: Gli imperdibili gadget della visita papale negli States


martedì 8 aprile 2008

"Oltre la Fitna": la risposta iraniana al discusso film anti-islamico

Siccome a volte è proprio vero che le disgrazie non vengono mai da sole, ecco che c’è una reazione islamica al discusso documentario Fitna, prodotto dal deputato olandese Geert Wilders con il malcelato obiettivo di mettere alla gogna la religione musulmana e segnatamente il suo testo sacro, il Corano. La reazione in questione, informano le cronache, ha per titolo Oltre la Fitna è sarà prodotto da un’organizzazione non governativa iraniana. Anche in questo caso, l’obiettivo della pellicola è chiaro: dimostrare che la Bibbia incita all’odio (chiedendo di “seminare la violenza, commettere genocidi, decapitare e bruciare donne e bambini fatti prigionieri”) e che quello in possesso di ebrei cristiani non è il vero testo sacro. Insomma un’escalation che sembra senza fine. Qualcuno potrebbe prendere la cosa alla leggera affermando che è pur sempre meglio combattere battaglie a colpi di celluloide piuttosto che a colpi di mortaio, ma la cosa è vera solo in parte. Le prime, spesso, purtroppo, non fanno altro che preparare il terreno alle seconde.


lunedì 7 aprile 2008

Chiude oggi Vinitaly: uno sguardo al rapporto vino - religioni

Chiude oggi i battenti l’edizione 2008 di Vinitaly, la prestigiosa rassegna veronese dedicata al mondo dei vini. Pur tra le polemiche che hanno investito il settore (e che hanno coinvolto pure vini che definire prestigiosi è poco) l’appuntamento veneto ha confermato la vitalità del settore nel nostro Paese. L’occasione può quindi essere propizia per riflettere anche sul rapporto esistente tra vino e religioni, riguardo al quale viene in nostro soccorso un articolo apparso su Il portale dei vini. Da Noè a Gesù, passando per le benedizioni ebraiche del kiddush (quando tutti i membri della famiglia bevono da un unico calice il prezioso nettare) è davvero interessante scoprire come il vino abbia accompagnato nel corso dei millenni il cammino spirituale (e mai aggettivo fu forse più appropriato) dell’umanità. Per chi volesse approfondire l’argomento, è anche disponibile un ottimo volume al riguardo: Religioni, globalizzazione e culture del vino.

sabato 5 aprile 2008

Beppe Severgnini e i Guelfurbi

Il sempre ottimo Beppe Severgnini, che (vale la pena ricordarlo perchè spesso lo fa anche lui) è cattolico credente e praticante, nella sua rubrica Italians sul Corriere della Sera si occupa da par suo del fenomeno dei cosidetti “atei devoti”. Ecco le sue parole, che mi piace mettere a disposizione per meditarci su nel fine settimana:


“Se le flessioni di fronte alla Chiesa fossero uno sport olimpico, l'Italia potrebbe ritenersi già sul podio. Questi servilismi, oltretutto, non sono richiesti; mi chiedo se siano graditi. I "guelfurbi" (guelfi+furbi) non hanno la brusca fermezza degli antichi precedessori. Sono opportunisti spirituali. Applaudono la guerra, e difendono la vita. Bazzicano donnine, e s'atteggiano a paladini della famiglia. Mentono, e sventolano i comandamenti. Entrano in chiesa, ma solo se ci sono i fotografi. I Guelfurbi sono in aumento, e la faccenda si sta facendo irritante”.

venerdì 4 aprile 2008

Il Papa negli USA, Time e le difficoltà del dialogo interreligioso

Dal prossimo 15 aprile fino al 20 dello stesso mese, Benedetto XVI sarà negli Stati Uniti per un importante viaggio pastorale. Nell’occasione, la prestigiosa rivista d’oltreoceano Time gli dedica una copertina (visibile qui a fianco) con il titolo: “Perchè il Papa ama l’America”. Non è la prima cover (le altre sono visibili qui e qui) che Time dedica a Benedetto XVI, segno di un interesse verso il cattolicesimo acuitosi anche in concomitanza con le presidenziali americane. Intanto si viene a sapere che il Papa (in occasione della Pasqua ebraica) visiterà una sinagoga della Grande Mela. Se i rapporti tra cattolicesimo ed ebraismo troveranno giovamento dalla visita papale statunitense, non altrettanto si può dire di quelli tra la Chiesa di Roma ed il Sikhismo. In occasione di un incontro interreligioso che il Papa avrà a Washington durante la settimana, ai sikh sarà infatti interdetto di partecipare. Un effetto collaterale dell’Undici settembre, a quanto pare. I servizi di sicurezza statunitensi sembrano infatti irremovibili e non accettano l’uso del kirpan, il pugnale che fa parte dell’abbigliamento rituale dei sikh. I quali sembrano proprio essersela presa. Insomma, un’altra prova della complessità del mondo in cui viviamo (e forse anche una metafora delle difficoltà del dialogo tra le religioni).

giovedì 3 aprile 2008

Religioni e multimedialità: due interessanti iniziative musulmana e cristiana


Religioni e multimedialità: un binomio che sembra prendere sempre più piede, come dimostrano due iniziative (rispettivamente in campo musulmano e cristiano) che vale davvero la pena segnalare. La prima si chiama Muxlim.Tv ed è un sito di video sharing, à la YouTube, per intenderci, ma interamente dedicato al mondo islamico. Nonostante si tratti di un’iniziativa legata alla religione musulmana, la medesima non origina in qualche Paese mediorientale, bensì nella fredda Finlandia e anche il team è decisamente multiculturale. Attualmente il sito indicizza circa 6000 video ed il successo dell’iniziativa è testimoniato dagli circa 5000 visitatori giornalieri provenienti da oltre 190 Paesi.


L’iniziativa legata al mondo cristiano si chiama invece AudioScriptures.org e (come il nome tradisce) è un sito che mette a disposizione l’intera Bibbia in formato audio in moltissime lingue (il Nuovo Testamento addirittura cinquantacinque). La versione italiana è quella della Riveduta Luzzi. Si tratta di un’iniziativa di origine protestante e (se un paio di pecche si vogliono trovare) è che i file sono disponibili solo in streaming ma non si possono scaricare e che non è possibile la ricerca per versetti ma solo per capitoli. Ma si sa, nessuno è perfetto e l'iniziativa è comunque meritoria.

mercoledì 2 aprile 2008

Ted Turner non è più anticristiano (e apre il portafoglio)

Aveva definito il cristianesimo una “religione da perdenti”. Aveva anche rielaborato una sua personalissima versione dei Dieci comandamenti biasimando i suoi dipendenti che commemoravano il Mercoledì delle ceneri bollandoli come dei “fanatici di Gesù”. Ora Ted Turner, il magnate americano fondatore delle celeberrima CNN ( e la notizia è vera, anche se porta la data del primo aprile, ma è solo una questione di fuso orario) annuncia di essersi pentito delle passate critiche. "La religione per me è una luce, anche se, come in tutte le cose, ci sono alcune questioni sulle quali si è esagerato - ha dichiarato Turner- ma sono certo che Dio, ovunque sia, vuole che camminiamo sulla strada comune e che ci vogliamo bene". E non si è limitato alle parole. Turner ha infatti devoluto 200 milioni di dollari (tramite la sua fondazione) ad alcune chiese metodiste e luterane che stanno portando avanti una battaglia contro la malaria. Anche la televisione fondata dal baffuto Ted da la notizia, ma tacendo i trascorsi antireligiosi (ora rinnegati) dell’uomo d’affari. Una scelta low profile per rispettare almeno in parte il monito evangelico “Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra”? Comunque sia, complimenti.

martedì 1 aprile 2008

God & Goods: una mostra sul rapporto tra arte e religione

Che rapporto c’è tra arte e religione? Questione dibattutissima e sulla quale si esercita tra l'altro da tempo anche l’ottimo blog DelVisibile. Al medesimo tema è dedicata una mostra curiosa fin da titolo:God & Goods. Spiritualità e Confusione di Massa, che prenderà il via il prossimo 20 aprile presso il Centro d’Arte Contemporanea Villa Manin di Codroipo, in Friuli. “Le opere degli artisti in mostra –affermano gli organizzatori- realizzate dalla fine degli anni Ottanta sino ai giorni nostri, sino ad includere alcuni progetti speciali realizzati appositamente per l’occasione, affrontano l’idea della religione da una serie di punti di vista trasversali: possono confrontarne con irriverenza i dettami, possono analizzarne sistemi e dinamiche o possono proporre, ironicamente o meno, modelli alternativi”. Sicuramente alcune opere in mostra (qui una galleria) solleveranno polemiche, come il Cristo fatto di sigarette di Sarah Lucas, ma nulla (si parva licet) se paragonato alle polemiche sollevate a suo tempo da Caravaggio con le sue modelle mariane dalla vita alquanto discutibile. E poi, un’arte che non faccia discutere si può ancora definire tale?