martedì 30 dicembre 2008

Tanti "Capodanno alternativi" in giro per l'Italia


Non solo veglioni e trenini. Gli italiani con la voglia di un Capodanno “alternativo” non hanno che l’imbarazzo della scelta per soddisfare i loro desideri. Ecco qualche esempio.


Il Sermig di Torino propone il suo tradizionale appuntamento di fine anno per riflettere sul tema Nel buio di una grande crisi c'è sempre una luce: i giovani sono il patrimonio dell'umanità. L'incontro inizierà alle 20.30 con il cenone del digiuno; alle 22.30 la tradizionale Marcia della Pace che si concluderà alle ore 24 con la celebrazione eucaristica in Duomo. L'equivalente in denaro del cenone sarà destinato ai progetti di solidarietà del Sermig in Brasile.


L’annuale appuntamento con la Marcia della Pace di Pax Christi è invece quest’anno stato fissato a Palermo. Chi volesse unirsi all’appuntamento da lontano, qui ha a disposizione un libretto in pdf per seguire l’evento.


La Comunità di Sant’Egidio ha invece chiamato i suoi simpatizzanti a raccolta in quel di Firenze. L’appuntamento, però, in questo caso, non è fissato per il 31 dicembre bensì per il 1 gennaio, Giornata mondiale della pace.


Infine, non si può non segnalare l’appuntamento di fine anno organizzato dalla comunità di Taizè. Si tratta di un incontro di preghiera ecumenica e riflessione per accogliere il nuovo anno “andando oltre l’incomunicabilità delle nostre società”.


E ovviamente buon anno a tutti! Il primo gennaio il blog compie il secondo anno di vita, per cui tanti auguri anche a lui!


lunedì 22 dicembre 2008

Buon Natale a tutti in poesia e in immagini





Siamo ormai alle soglie del Natale ed il blog si prende qualche giorno di pausa. Non prima, ovviamente, di aver fatto sinceri auguri a tutti i visitatori, quelli abituali e quelli occasionali. Che il Natale sia per tutti un tempo di serenità, di gioia e di pace.


Per gli auguri, ho pensato di postare una bella poesia di David Maria Turoldo, uno dei pochi capace di parlare di questa festività senza cadere nella retorica. La poesia si intitola, ovviamente:



Natale



Ma quando facevo il pastore
allora ero certo del tuo Natale.
I campi bianchi di brina,
i campi rotti dal gracidio dei corvi
nel mio Friuli sotto la montagna,
erano il giusto spazio alla calata
delle genti favolose.
I tronchi degli alberi parevano
creature piene di ferite;
mia madre era parente
della Vergine,
tutta in faccende,
finalmente serena.
Io portavo le pecore fino al sagrato
e sapevo d'essere uomo vero
del tuo regale presepio.


Ancora auguri a tutti e a rileggerci tra qualche giorno!


(Le immagini a corredo del post sono tratte dalla Natività di Georges La Tour, quanto di più antiretorico possa immaginarsi in campo iconografico relativamente al Natale, quindi adattissime alla bisogna)


domenica 21 dicembre 2008

Solidarietà in stile 2.0 per le missioni Don Bosco


Avete mai pensato che si può contribuire a fare del bene anche donando un video? L’idea (tra l’altro niente affatto male, specialmente in questo periodo natalizio) è dell’associazione Missioni Don Bosco. L’azione (un perfetto esempio di marketing non convenzionale) consiste nel porre un'annotazione ad un video Youtube (sono preferiti ovviamente quelli con molte visite) aggiungendo al video medesimo il link di uno dei 3 video virali di Missioni Don Bosco. Questi ultimi –molto ben fatti- mostrano rispettivamente come con una donazione di 10 € è possibile costruire una casa, un letto e un banco.







Se la cosa può sembrare macchinosa –ma non lo è- qui è disponibile una descrizione più dettagliata ed è stato aperto anche un apposito gruppo in Facebook.


Solidarietà in puro stile 2.0, insomma.


venerdì 19 dicembre 2008

In ritardo con i regali di Natale? Ecco qualche "consiglio per gli acquisti"


Sono gli ultimi frenetici giorni di acquisti prenanatalizi, siete ancora indietro con i regali e la fantasia non vi soccorre?? Tranquilli, ecco qualche “consiglio per gi acquisti” (ovviamente non sponsorizzato, ça va sans dire).


Per quanto riguarda il campo editoriale, non si può non raccomandare innanzitutto l’ultima fatica del cardinal Martini, quelle Conversazioni notturne a Gerusalemme di cui abbiamo già parlato e che stanno riscontrando un ottimo successo editoriale. È da poco in libreria anche il nuovo libro di Enzo Bianchi, fondatore e priore della Comunità monastica di Bose Il pane di ieri. Storie del tempo che fu –come recita la quarta di copertina- piene di amore per la terra. Da segnalare le bellissime pagine dedicate alla cucina e all’ospitalità (bella anche la copertina su cui spicca la candida barba bianca del monaco). Chi ha apprezzato le precedenti opere di Erri De Luca, apprezzerà anche Almeno 5 (scritto insieme a Gennaro Matino) un’originale incursione nel mondo biblico a partire dai cinque sensi.


Rimanendo nel mondo biblico (ma cambiando genere e passando alla musica) il grande violista catalano (anche se definirlo solo così è riduttivo) Jordi Savall ha mandato da poco nei negozi la sua ultima fatica dedicata alla città santa per antonomasia: Gerusalemme. Gerusalemme. La città delle due paci: la pace celeste e la pace terrestre –questo il titolo della produzione- sarà senz’altro apprezzato dagli amanti del genere.


E terminiamo i consigli con l’arte figurativa. È stato presentato l’altro giorno a Roma (ed è già disponibile in dvd) il film “Il colore dell’amore”, che presenta l’arte di Marko Ivan Rupnik. Qui un’intervista al riguardo.


E che nessuno dica più che non sa cosa regalare.


giovedì 18 dicembre 2008

Sono gli italiani i più religiosi (ma soprattutto nel privato)


L’89 per cento della popolazione italiana si dichiara apertamente “religioso” e il 44 per cento “profondamente religioso”. Questo farebbe dell’Italia il Paese più religioso, secondo un sondaggio svolto dalla fondazione tedesca Bertelsmann-Stiftung. Altri dati sembrano confermare l’analisi: il 55% si reca a messa non meno di una volta al mese e il 47% prega almeno una volta al giorno, l'85% crede nell'esistenza di Dio e il 67% e' fermamente convinto che vi sia una vita dopo la morte.


Le cose non sono però così semplici. Come fa infatti notare acutamente Marco Tosatti, che allo studio ha dedicato un ampio servizio su La Stampa, “soltanto un soggetto su due dichiara che la fede incide sull''educazione dei figli o sul rapporto con il partner e solo una minoranza del 42% ammette che essa influisce sull''atteggiamento personale nei confronti della sessualità. L'aspetto della vita degli italiani in assoluto meno soggetto all'influenza della fede è l'opinione politica. A tal proposito soltanto il 26% degli interpellati dichiara che la personale visione di Dio e della religione si ripercuote sulle posizioni assunte rispetto alle questioni politiche”.


Insomma, credenti sì, ma soprattutto nel privato, con la conseguenza che la tentazione del “fai-da-te” è sempre dietro l’angolo.

mercoledì 17 dicembre 2008

Calendari 2009: da quelli sexy a quelli papali, ma sempre per scopi benefici


“Non è certo stato facile: mi sentivo sicuramente più a mio agio a fare la Madonna”. Beh, dopo qualche post forse un po’ troppo eccessivamente serioso, forse è il caso di prendersi una pausa e parlare di qualcosa di tipicamente in stile “Natale/anno nuovo”: i calendari, per esempio. Anche se la cosa ha il suo lato serio, come si vedrà.


La frase iniziale, per esempio, è stata pronunciata da Emanuela Perna, giocatrice della Sampor, squadra savonese di calcio femminile le cui atlete hanno deciso di realizzare un simpatico calendario in stile sexy-ammiccante, ma niente affatto volgare. E non poteva essere diversamente, visto che la squadra medesima fa capo alla polisportiva legata alla parrocchia di San Paolo della città ligure, il cui don ha quindi dato il via libera all’operazione. Meritoriamente, visto che i proventi saranno devoluti al reparto pediatria del locale ospedale.


Rimanendo in Liguria, decisamente più problemi ha avuto invece l’idea del vulcanico don Gallo, fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto,  di realizzare un calendario avente per oggetto le trans genovesi. Pare infatti che qualcuno non abbia affatto preso bene l’iniziativa.


Gli appassionati d’arte apprezzeranno invece senz’altro il calendario delle edizioni Lipa, basato sui bellissimi lavori di Marko Ivan Rupnik di cui parlammo qui. Ecco al riguardo (in PDF) alcune ulteriori informazioni.


E per finire, non si può non citare il calendario per eccellenza. Qui si va decisamente sul sicuro e le polemiche sono troncate sul nascere.

lunedì 15 dicembre 2008

Poco spazio ai programmi religiosi: i vescovi inglesi contro la Bbc


Per una volta, i vescovi cattolici ed anglicani d’Oltremanica hanno trovato rapidamente un accordo. Il medesimo riguarda i programmi religiosi trasmessi dalla celebre e celebrata Bbc, accusata di “non investire a sufficienza in programmi religiosi” e di metterli in onda in “orari poco popolari”. L’accusa congiunta è stata lanciata nel corso del processo di consultazione sulla riforma dell’emittente britannica lanciata da Ofcom, l’autorità che nel Regno Unito sorveglia e controlla il settore delle comunicazioni.


Le accuse dei vescovi non sono affatto vaghe, bensì assai circostanziate: “Mentre uno spettacolo come ‘Friday night with Jonathan Ross’, che ha un’audience settimanale di circa quattro milioni di persone ha ottenuto un contratto di 18 milioni di sterline –affermano infatti- il programma religioso ‘Songs of praise’ che ha livelli di audience simili e va in onda sempre su Bbc1 è considerato un genere che non dà molto profitto”. Ma i vescovi non si fermano alla denuncia, bensì passano anche alla proposta: “Le pratiche religiose hanno una influenza importante su tutti gli aspetti della vita”, affermano infatti, “e gli investimenti in questo tipo di programmi dovrebbe riconoscere la loro importanza”. Parole da sottoscrivere una per una, e non solo in riferimento alla situazione inglese.


Ma visto che là ci troviamo, restiamoci per segnalare un’altra notizia: la proposta di creare sale di preghiera islamica nelle scuole cattoliche; proposta che non mancherà di creare altre polemiche. Di cui ovviamente daremo conto.



A Como libertà di culto in ospedale

Chissà, magari ha influito anche l'atmosfera del Natale ormai alle porte, ma è senz'altro da valutare con favore la svolta islam friendly della Lega, specialmente se paragonata a prese di posizione di un passato neppure troppo lontano.


La buona notizia è che nel nuovo ospedale comasco (in una zona, tra l'altro, in cui la Lega la fa da padrona) oltre alla cappella cattolica che non manca in nessun ospedale, è stata decisa la realizzazione di un'area per il culto e la preghiera adibita a degenti appartenenti ad altre religioni. Compresa quella islamica, appunto.


Una storia tormentata quella della libertà di culto nei luoghi di cura e degenza, con tutti i problemi che ne conseguono. Ad aperture fino a poco tempo impensabili, fanno seguito ogni tanto chiusure che non fanno onore a chi le mette in atto. Ragion per cui la buona notizia che viene da Como è da salutare con favore, a patto che non resti un unicum s'intende.

venerdì 12 dicembre 2008

Torino: arte e spiritualità tra Oriente ed Occidente


Giorni importanti per l’arte, in quel di Torino. Oggi viene infatti inaugurato nel capoluogo piemontese il nuovo museo diocesano. L’esposizione, che ha sede nella chiesa inferiore della cattedrale di San Giovanni Battista, racchiude nelle parole dell’arcivescovo di Torino Severino Poletto, una triplice valenza: simbolica, storica e formale: “Simbolica in quanto racchiude una miriade di significati teologici e spirituali; storica perché prodotta da una comunità rurale o cittadina che ha manifestato l’adesione di fede dei suoi membri e formale essendo autentici capolavori d’arte che riflettono l’evoluzione del gusto e della temperie artistica e storica che li ha prodotti”. C’è da augurarsi che presto il museo si doti di un sito all’altezza della situazione che ne permetta anche una visita virtuale.


Non si può inoltre, in questa sede, tralasciare l’apertura, avvenuta pochi giorni orsono sempre a Torino, del MAO, il Museo d’Arte Orientale. Vista la stretta correlazione esistente in Oriente tra espressione artistica e spirituale, a quest’ultima è riservato largo spazio. A dimostrazione che allorquando Nietzsche definì Torino “la capitale spirituale dell’Oriente”, aveva visto giusto e lontano.

giovedì 11 dicembre 2008

Nel fine settimana musica e spiritualità dal nord al sud d'Italia

È davvero un fine settimana all'insegna del binomio musica e religioni quello che si preannuncia dal nord al sud d'Italia.


A Milano, infatti, prende il via domani l'edizione 2008 dei «La musica dei cieli, voci e musiche delle religioni del mondo» una rassegna di concerti che si tengono nelle Chiese di Milano e dei Comuni del territorio provinciale allo scopo di far conoscere, valorizzare e riscoprire il patrimonio artistico, culturale e religioso dell’area metropolitana milanese. L'attenzione è puntata sulle diverse espressioni religiose nelle culture del mondo, con artisti esponenti delle diverse Chiese, ma anche laici, che rielaborano il patrimonio religioso della propria cultura, compresa quella cattolica.


Spostandoci al sud, ecco che a Oria, nel brindisino, sempre nel fine settimana si svolgerà l'edizione 2008 de “Il canto di Abramo. Festival di musica sacra e religiosa del bacino del Mediterraneo”. Il Festival, affermano gli organizzatori “ non intende soltanto costituire un appuntamento annuale con le grandi tradizioni musicali religiose della cultura abramitica del Mediterraneo ma altresì dare spazio a quelle tradizioni religiose musicali che, pur all’interno dei rispettivi bacini culturali, sono in minoranza e che, strettamente legate alla loro consistenza demografica, operano alla periferia dell’attuale interscambio culturale”.


Davvero due belle occasioni da non lasciarsi sfuggire.

mercoledì 10 dicembre 2008

Thomas Merton: un convegno per riscoprirne la figura a quarant'anni dalla morte


Thomas Merton? Chi era costui? Purtroppo così, manzonianamente, risponderebbero in molti al sentire il nome del monaco, poeta, intellettuale (e molte altre cose) scomparso giusto quarant’anni fa.


C’è davvero da augurarsi, quindi, che a colmare almeno un po’ le lacune provveda il convegno internazionale che si svolge oggi nella splendida cornice dell’abbazia cistercense di Fiastra. Programmato in occasione del quarantennale della morte e del sessantesimo anniversario della pubblicazione della sua opera più celebre, La montagna dalle sette balze, il convegno si prefigge di approfondire la conoscenza di questa straordinaria figura con il contributo di alcuni esperti: P. Mario Zaninelli, fine conoscitore del monaco americano, Jim Forest che ha condiviso con Merton gli anni del suo impegno per la pace e i diritti civili, l’Abate delle Tre Fontane in Roma, Dom Jacques Brière ed infine l’Associazione Italiana Thomas Merton, nonché l’Abbadessa Monica della Volpe della Trappa di Valserena.



Bello ciò che viene scritto nella presentazione del convegno: “Ad una Chiesa, esperta di umanità, la logica meccanica dello scontro di civiltà appare l'ennesima semplificazione ideologica. La globalizzazione non ha creato una civiltà: ce ne sono tante. Forse l'unica possibile è la civiltà del vivere insieme, del conviver tra diversi.
A questo vivere insieme, la Chiesa Cattolica, prima grande globalizzazione della storia, sembra attrezzata da secoli. Dobbiamo avere l'intelligenza di far scaturire dalla storia, dal vissuto della Chiesa, una sapienza sociale e umana che ci aiuti a vivere nella complessità”.

Difficile, ma non impossibile.

martedì 9 dicembre 2008

Gibellina: un Giardino per il dialogo tra le religioni presentato a Milano



Può una cittadina come Gibellina, già distrutta dal terremoto del Belice, diventare un centro per il dialogo tra le religioni dopo essere diventata un museo a cielo aperto? Potrà, se andrà in porto il progetto “Il Giardino delle religioni”, che verrà presentato dopodomani, giovedì 11 dicembre presso la Triennale di Milano.


In attesa che sia online il sito espressamente dedicato al progetto, sul sito del comune il medesimo è però già visitabile anche attraverso un rendering che da un’ottima idea di come dovrebbe presentarsi l'area una volta ultimati i lavori. "La presa di coscienza di una realtà divina superiore è la necessità primaria che lega la storia dell’umanità. L'uomo per natura - spiega l'architetto Fabio Sergio Rotella, che ha firmato il progetto -  si pone interrogativi sul proprio ruolo, sull'esistenza di un Dio, sulla sua identità, sul perché della vita e su cosa regola i rapporti con i propri simili. In questo particolare momento storico la differenziazione del credo continua a rappresentare un problema planetario che genera incomprensioni e drammi gravissimi. Il linguaggio universale dell'arte è la risposta ai problemi che ancora oggi creano le differenze, unico codice per inglobare diversi punti di vista e gridarne, in maniera silenziosa, i differenti significati”.


Le intenzioni sono ottime, anche se ora rimane da vedere come saranno realizzate. È comunque encomiabile che, in un panorama in cui le cosiddette archistar sono accusate addirittura di nichilismo, ci siano ancora professionisti che riescono ad interrogarsi su temi così elevati.

giovedì 4 dicembre 2008

Il Dalai Lama al parlamento europeo: tutte le religioni sono portatrici di un messaggio di pace


Importante discorso quello tenuto dal Dalai Lama presso il parlamento europeo nell’ambito delle iniziative per l’Anno del dialogo interculturale. Peccato che i media mainstream si limitino quasi solo a citare i passi in cui la guida religiosa tibetana si riferisce al contenzioso con la Cina, perché il suo discorso è in realtà molto più ampio.


“Tutte le grandi fedi sono portatrici di un messaggio di pace, tutte ricercano valori profondi e l’armonia interiore. Abbiamo le religioni cristiane e le altre religioni non cristiane; tutte, se ben intese, portano a praticare l’amore, la compassione, il perdono” ha detto tra l’altro. “Ogni persona, di qualunque cultura, popolo, religione –ha quindi aggiunto il Dalai Lama- ha diritto ad avere una vita felice. Vedo però che nella società di oggi si dà troppa importanza agli aspetti materiali e poco a quelli spirituali. Ebbene, per essere felici bisogna costruire la pace mentale”. Il Dalai Lama afferma: “Vedo troppo stress, troppe ambizioni, troppa avidità oggi. Cerchiamo di più i valori profondi, che si trovano nelle fedi religiose ma non solo. Essi risiedono anche nel cuore delle persone, nella solidarietà”. Riguardo alla società attuale, ha quindi affermato di vedere in essa “troppo stress, troppe ambizioni, troppa avidità oggi. Cerchiamo di più i valori profondi, che si trovano nelle fedi religiose ma non solo. Essi risiedono anche nel cuore delle persone, nella solidarietà”.


Tutte parole da tener presenti in occasione del prossimo Natale, ma non solo

I miei primi quarant'anni: festa per il compleanno di "Avvenire"


Il raggiungimento degli “anta” è sempre un traguardo importante, vuoi nella vita di una persona, vuoi nella vita di un’istituzione. Non si può quindi far passare sotto silenzio il quarantesimo anniversario (che cade giusto oggi) del quotidiano Avvenire.


Nato in una stagione di grandi cambiamenti sociali e culturali, “Avvenire” è l’unico quotidiano cattolico a tiratura nazionale. “Da oggi, giorno per giorno, seguendo le vicende alterne della cronaca, cercheremo di portare avanti un discorso che i cattolici italiani hanno iniziato ormai da più di cento anni”, scriveva nel primo editoriale Leonardo Valente, direttore del nuovo quotidiano, nato dalla fusione del bolognese “L’Avvenire d’Italia” e del milanese “L’Italia” ponendo la testata come uno strumento “di presenza e di testimonianza”. Paolo VI volle che la sede fosse a Milano, “cuore pulsante dell’Italia degli anni Sessanta”, ricorda una pubblicazione commemorativa dei quarant’anni.


Qui un servizio dell’agenzia H2O su di una mostra organizzata in concomitanza del quarantennale e qui una photogallery dello stesso quotidiano.


In occasione del quarantesimo anniversario del quotidiano è stato anche messo online il nuovo sito. Che però (per dirla tutta) avrebbe avuto decisamente bisogno di una sterzata in un senso maggiormente 2.0. Comunque non sciupiamo la festa e facciamo sinceri auguri ad Avvenire per i suoi primi quarant’anni. Per le critiche ci sarà tempo.

martedì 2 dicembre 2008

Pregare allunga la vita: ora c'è anche la prova scientifica


Una preghiera al giorno toglie il medico di torno. Messa così, sembra semplicemente la parodia un po’ scanzonata di un vecchio detto popolare. Eppure la cosa ha dei seri fondamento scientifici. Uno studio condotto dagli esperti dello Yeshiva College di New York ed i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista specializzata Psychology and Health, ha infatti stabilito l’esistenza di una stretta correlazione tra pratica religiosa e benessere fisico.


In particolare, lo studio ha riguardato 95.000 donne tra i 50 e i 79 anni cui, all’inizio del periodo di monitoraggio, è stata effettuata un’accurata anamnesi personale e familiare. Tenute sotto osservazione per ben sette anni e tenuto conto dei normali fattori di rischio, i risultati dell’indagine scientifica hanno lasciato ben poco spazio ai dubbi: è emerso infatti che quante di loro praticavano con costanza la propria fede, avevano un rischio di mortalità inferiore del 20% se si recavano in chiesa una volta la settimana e del 15% se la pratica era inferiore a quella settimanale.


“Il nostro studio non vuol dire che bisogna andare in chiesa per stare bene e prevenire le malattie –spiega una delle ricercatrici- vuole solo offrire una fotografia del beneficio psicologico che può offrire la religione”.


E comunque, perché no? anche questo può essere un buon motivo per ricordarsi di oltrepassare il sagrato un po’ più spesso.

Dialogo tra le religioni: segnali di speranza anche dopo i tragici fatti dell'India


In un momento in cui i tragici fatti dell’India sembrano mettere in crisi anche il modello di quel Paese, finora ritenuto un esempio di convivenza tra le religioni, conviene mettere l’accento su alcune notizie che invece vanno in direzione opposta.


La prima viene proprio dal sub-continente asiatico, dove cristiani appartenenti a tutte le confessioni hanno organizzato un incontro interreligioso in un momento in cui tutto sembra andare nella direzione opposta.


L’altra notizia è un importante discorso del cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. Come riportano le cronache a parere del porporato il dialogo <<implica "un linguaggio comune, onestà nella presentazione delle proprie posizioni, e desiderio di fare il possibile per comprendere il punto di vista dell'altro". Presupposti che, applicati al dialogo interreligioso, fanno capire che esso non consiste "nell'essere gentili verso gli altri o nel compiacerli", nè è "questione di negoziare". Si tratta, piuttosto, di "assumersi un rischio senza rinunciare alle mie convinzioni" ma confrontandomi "con le convinzioni di un altro, accettando di prendere in considerazione argomenti diversi dai miei". "Ogni religione - ha sottolineato Tauran - ha la propria identità" ed è proprio questa "che mi permette di considerare la religione dell'altro">>.


Parole che sembrano scontate ma che non lo sono. Oggi più che mai.

domenica 30 novembre 2008

Editoria religiosa: un boom (anche per il fatturato) pure nelle editrici laiche


L’editoria religiosa tira. E non stiamo parlando, in questa sede, degli editori cattolici che si sono recentemente riuniti in un’apposita associazione per promuovere le proprie pubblicazioni. No, il caso stavolta è quello degli editori cosiddetti “laici” che, scoperto il filone dello spirito, dedicano allo stesso uno spazio sempre maggiore nelle proprie collane. La (almeno un tempo) laicissima Feltrinelli, ricava per esempio un 7% del proprio cospicuo fatturato dalla vendita di titoli dedicati alla spiritualità.


Questo ed altri interessanti dati emergono da un articolo di Panorama dedicato al fenomeno ed in cui i principali protagonisti del settore fanno il punto della situazione. “Abbiamo rilevato un interesse così crescente per il settore da ritenere utile orientare il pubblico con una collana in cui confluiscono i best-seller dei grandi guru occidentali e orientali, accanto a nuovi titoli”, afferma per esempio Emanuele Basile, direttore della collana “Spiritualità” della Mondadori. “Il deficit di spiritualità delle società contemporanee - gli fa eco Gabriella Caramore, che dirige la collana “Uomini e profeti” della Morcelliana, emanazione dell’omonima trasmissione- “spinge inevitabilmente verso una sete d’anima di pirandelliana memoria che può anche rischiare la moda passeggera, ma nella maggior parte dei casi è sincera ricerca di un proprio percorso formativo, faticoso, serio”. “Nella generale mancanza di nuovi scenari e nuove teorizzazioni” conclude Simone Pagliaga, portavoce della Raffaello Cortina “solo la religione resta depositaria di idee forti”.


Almeno nell’editoria, insomma, ateismo e laicismo no pasaran.

venerdì 28 novembre 2008

Christmas Film Festival: la spiritualità del Natale oltre i cinepanettoni


Una valida alternativa ai cinepanettoni, ma non solo, questo vuole essere il Christmas Film Festival, che prende il via domani nelle Langhe per concludersi con l’Epifania.


Ideato ed organizzato dall’Associazione Palladium Productions, il Festival, nelle intenzioni degli organizzatori, intende essere un luogo di scambio tra diverse culture e tanti modi di fare cinema, accomunati da una grande qualità e da un argomento che ha affascinato tutti i più grandi registi, da Tim Burton a Frank Capra da Paul Haggis a Pupi Avati.


Proprio quest’ultimo sarà ospite del festival e in un’intervista svela un suo sogno nel cassetto: un film sul Natale diverso da solito, “ un mio Natale indimenticabile, durante la guerra, a Sasso Marconi, dove eravamo nascosti... di come mio padre e mio zio si fossero avventurati una notte verso Bologna  con il rischio della vita, solo per recuperare una Madonna e un asinello che mancavano per il presepe... è un ricordo vivissimo, è per me l'archetipo di tutti i miei Natali...chissà....”.


Sì, decisamente qualcosa di estremamente lontano dai cinepanettoni.

mercoledì 26 novembre 2008

Dear God: il sito per veri oranti 2.0


Davvero un progetto molto interessante (e ovviamente made in USA) questo Dear God, che consiste in una sorta di social network per oranti autenticamente 2.0. Non occorre neppure registrarsi al sito e questo rende estremamente semplice inviare la propria preghiera, che sarà condivisa con gli altri utenti e commentata da essi. Insieme alla preghiera è pure possibile inviare una foto, ed in effetti ce ne sono di molto belle.


Per non perdersi neppure un aggiornamento, è possibile sottoscrivere una mailing list, mentre il sito è navigabile per tag che danno un’idea sufficientemente chiara degli argomenti preferiti dagli oranti online ed un apposito motore di ricerca interno permette approfondite indagini all’interno del sito.


Un apposito disclaimer avverte che il progetto è totalmente indipendente, non denominazionale, che non si tratta di un gruppo new age e che non esistono rapporti o affiliazioni con chiese, gruppi od organizzazioni spirituali o religiose.


Peccato solo per la barriera della lingua, verrebbe da dire (anche se c’è da augurarsi che a qualcuno non venga in mente di tradurre il sito in latino).

Arriva il primo catalogo dei santini (e Gramsci ringrazia)


Magari a qualcuno il solo nome fa venire l’orticaria e rievoca soltanto qualcosa di polveroso e stantio, eppure i santini hanno tuttora schiere di appassionati per i quali è stato presentato ieri a Roma il "Primo Catalogo Guida Internazionale dei Santini" edito da Unificato, una casa editrice specializzata in pubblicazioni per collezionisti.


Il volume classifica, con relativa quotazione indicativa, oltre 2000 immaginette sacre, provenienti da diversi paesi tra cui Italia, Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Svizzera, Stati Uniti, Russia, Cuba e America Latina. Il catalogo si apre con i primi esemplari del Cinquecento e si chiude con le "Perle", cioè con quelle immaginette sacre insolite e preziose, sia per l’utilizzo di materiali pregiati (santini su stoffa, con oro, ed altro) e per le tecniche di produzione (collage, canivet, santini traforati di pizzo con sorpresa, tridimensionali, ecc.).


Introducendo il volume, il vaticanista Antonio Gaspari scrive che "Per secoli, la forma più diffusa e popolare di trasmissione della preghiera, di venerazione e culto delle immagini dei santi, di educazione alle virtù cristiane, di racconto della storia della Chiesa attraverso le gesta dei suoi beati, martiri, Papi, mistici e vergini, è stata possibile grazie all'ideazione, alla produzione e alla diffusione delle immaginette sacre". E se qualcuno avesse dubbi sulla loro efficacia, la presentazione del volume è stata anche occasione per annunciare la conversione in punto di morte di Antonio Gramsci, conversione alla quale pare non sia stato estraneo proprio un santino. Difficile dire se la cosa sarebbe stata possibile se l’immaginetta sacra fosse arrivata via sms.

martedì 25 novembre 2008

Settimane Sociali di Francia: le religioni non sono una minaccia ma una risorsa


Va beh, è il terzo post consecutivo dedicato alla Francia, ma la cosa è assolutamente casuale. Bisogna parlare ancora dei cugini d’Oltralpe perché a Lione si è conclusa l’ottantatreesima Settimana Sociale, un appuntamento molto importante per il locale cattolicesimo. “Le religioni: minaccia o speranza?”, questa la tematica della Settimana, che ha prodotto due documenti: un Messaggio finale e una Dichiarazione interreligiosa.


Il Messaggio afferma tra l’altro che “le religioni non sono una minaccia ma rappresentano una risorsa per le società, un patrimonio etico da valorizzare”. Il documento invita anche a “non minimizzare le convinzioni religiose presentandole come moraliste o arcaiche, non discriminare le persone in base alle proprie convinzioni religiose, promuovere a vari livelli incontri interconfessionali ed interreligiosi”.


Affermazioni importanti vengono anche dalla Dichiarazione interreligiosa, firmata da cristiani, islamici ed ebrei. I firmatari affermano tra l’altro che “il principio di separazione del politico e del religioso è per noi una premessa e una condizione per ogni esperienza religiosa e politica serena. Ma questa premessa non è semplice neutralità, deve essere accompagnata da un atteggiamento di rispetto, da un desiderio di conoscenza e di riconoscimento dell’altro, anche se non condividiamo la stessa fede e le stesse convinzioni”.


C’è solo da rammaricarsi che appuntamenti del genere abbiano così poco posto nella stampa mainstream (non solo in Italia, ma pure nella stessa Francia, e non è che la cosa consoli).

domenica 23 novembre 2008

"Monte le son": una scuola di preghiera in Rete accompagna i giovani di Lilla


"Nel tempo del telefono cellulare e dell'Internet è probabilmente più difficile di prima proteggere il silenzio e nutrire la dimensione interiore della vita. E' difficile, anche se spesso ne sentiamo forte la nostalgia. Difficile, ma necessario".


Così il direttore della Sala Stampa vaticana, P. Federico Lombardi, dichiara all’interno di un articolo significativamente intitolato “Non perdere la vita di preghiera con Internet”. Uffa, ma perché, appena si accenna alla Rete, scatta quale riflesso pavloviano la messa in guardia dai suoi rischi? Il medesimo P. Lombardi (e non solo lui) sarà quindi lieto di sapere che Internet non solo può non essere di ostacolo, ma addirittura di ausilio alla vita di preghiera. Monte le son (alza il volume) è per esempio un progetto molto interessante messo in atto nei giorni scorsi dalla diocesi francese di Lilla (ne ha parlato anche il quotidiano La Croix) che consiste in un’autentica scuola di preghiera scaricabile dalla Rete.


<<Per quattro settimane –spiega l’articolo- il giovane internauta si connette al sito grazie ad un codice ricevuto all'iscrizione. Può consultare consigli pratici, scaricare un'icona di Taizé per il suo angolo di preghiera, e soprattutto scoprire ogni sera la “scheda quotidiana” per il giorno dopo. Semplice e pedagogica, questa scheda può essere letta, ascoltata o scaricata in formato MP3 per guidare la preghiera>>.


Nessun rischio, nessun pericolo, come volevasi dimostrare.

giovedì 20 novembre 2008

Cristo o un criminale? La locandina di un film fa discutere in Francia


È appena uscito in Francia il film L’ennemi public n. 1 – 2eme partie, seconda parte di una miniserie diretta da Jean-François Richet e dedicato alla vita del gangster Jacques Mesrine. Il film è interpretato da Vincent Cassel (più noto per essere il marito di Monica Bellucci) e la pellicola sta provocando polemiche Oltralpe per via della locandina pubblicitaria (clicca qui per ottenerne un’immagine ingrandita ma fai attenzione se sei suscettibile perchè è un'immagine molto cruda).


Non ci vuole infatti molta fantasia per accorgersi che la medesima ricorda molto da vicino quella del film di Mel Gibson La Passione di Cristo, che a sua volta provocò infuocate polemiche per via delle scene giudicate da alcuni eccessivamente pulp. In questo caso, a far discutere è soprattutto il fatto che il criminale Mesrine verrebbe così presentato come vittima espiatoria della violenza della Stato e della repressione della polizia.


Insomma, sembra di essere ancora una volta in presenza di un uso quanto meno partigiano e strumentale del simbolismo e dell’immaginario religioso simile a quello di cui parlava l’amica Giovanna qualche giorno fa. E comunque ognuno possa pensarla, i creativi il loro scopo lo hanno raggiunto di sicuro, visto che siamo qui a parlare della cosa.

Aurea: la Borsa del turismo religioso che fa bene all'anima (e all'economia)


Prende il via oggi a Foggia Aurea, la Borsa del turismo religioso (una sorta di fiera del settore, insomma). Si tratta di una manifestazione importante in quanto è l’unica specializzata a livello nazionale e internazionale per la promozione di destinazioni, itinerari, luoghi di culto, strutture, eventi e servizi del settore.


Partecipano un’ottantina di operatori italiani ed internazionali, tra cui esponenti di Giordania, Croazia, Grecia, Israele e Palestina. Sono previsti convegni, dibattiti, tavole rotonde, tra cui una sull’evoluzione del settore, un convegno sull’arte cristiana e la presentazione di un corso per incaricati del turismo, sport e pellegrinaggi, promossi dalla Cei.


Gli organizzatori sottolineano con soddisfazione come Aurea si ponga “come punto di riferimento di un segmento in continua crescita, considerato ormai il volano economico per lo sviluppo dell’industria del turismo a livello internazionale, contando su 300 milioni di viaggiatori all’anno con un fatturato di 18 miliardi di dollari”. Da non sottovalutare neppure il fatto che “il turismo religioso, rompendo gli argini codificati negli anni e assecondando il profilo del nuovo viaggiatore-pellegrino, alla ricerca di occasioni che arricchiscano la sua crescita interiore, rispettoso dell’ambiente ed esploratore attento della propria anima attraverso la cultura dei territori, si impone oggi sul mercato domestico con un + 20% e su quello internazionale con un + 36%, generando in Italia un giro d’affari di oltre ”.


Magari a qualcuno potrà fare effetto questo accostamento tra sacro e profano, ma in tempi di recessione economica e di secolarizzazione (e pure questo è un accostamento che potrà far discutere) si tratta senz’altro di un evento degno di rilievo.

mercoledì 19 novembre 2008

Facebook: una valida opportunità anche per la vita spirituale






Fa perdere tempo. Distrae. Aliena dal mondo “reale”. Ovviamente stiamo parlando di Facebook, il social network del momento (ma forse, anche se questo è un parere personale, ben più del momento) contro il quale si è negli ultimi giorni scatenata un’anacronistica guerra da parte di svariate amministrazioni locali. E chissà se anche i server del Vaticano oscureranno mai un giorno l’ormai celebre Libro della Facce.


Sarebbe un peccato, perché il medesimo offre svariate opportunità per condividere qualcosa della propria vita spirituale. E non parliamo qui dei molti gruppi dedicati alla fede sviluppatisi all’interno del mondo facebookiano, ma delle sue applicazioni, molte delle quali sono dedicate proprio a condividere con gli altri utenti la propria vita spirituale.


La maggior parte di queste applicazioni sono ovviamente in inglese, ma se ne annuncia una in italiano il cui nome fa già intuire le sue potenzialità: Praybook. A quanto pare, la nuova applicazione “permetterà di sfruttare le potenzialità di iBreviary, per la preghiera del Breviario, e di inviare ai propri amici le pagine del Vangelo o le frasi della Bibbia di maggiore gradimento ed efficacia, in perfetto stile web 2.0”.


God save Facebook, insomma.

lunedì 17 novembre 2008

Roma: oggi un convegno su religioni e pace organizzato dalla Camera dei Deputati


Per fortuna i nostri politici (e la cosa è detta senza alcuna ironia) sanno a volte ancora volare alto e guardare al di là delle beghe quotidiane. Oggi, per esempio, la Camera dei Deputati ha organizzato un convegno interessante fin dal titolo: “Religioni per la pace”.


Dopo l'intervento introduttivo del presidente dell’assemblea di Montecitorio, Gianfranco Fini, si svolgeranno le relazioni di Mons. Rino Fisichella, Presidente della Pontificia Accademia della Vita, del Rabbino Giuseppe Laras, Presidente dell'Assemblea Rabbinica Italiana e di Abdal Wahid Pallavicini, Presidente della Comunità Religiosa Islamica Italiana.


Promuovendo questo convegno –affermano gli organizzatori- la Camera dei deputati intende esprimere attenzione per l'azione di pacificazione che può arrivare dal dialogo tra le grandi religioni monoteiste. E questo sia nelle relazioni internazionali, favorendo l'amicizia e l'incontro tra popoli di diversa cultura, sia nella vita interna, attraverso l'educazione alla tolleranza e al dialogo, che sono requisiti essenziali per la coesione sociale degli odierni Paesi europei interessati dal fenomeno del multiculturalismo e delle grandi migrazioni.


E le buone notizie non finiscono qui, perché tutti i lavori saranno trasmessi in diretta sul sito della Camera.

domenica 16 novembre 2008

Herman Hesse e Raimon Panikkar uniti in un convegno nel segno del dialogo


Prende il via oggi a Milano (presso Spazio Studio) la prima giornata del convegno “Omaggio ad Herman Hesse”. Si tratta di un appuntamento giunto ormai al quarto anno di vita e che si prefigge di focalizzare ogni volta un aspetto dell’attività letteraria del celebre scrittore tedesco.


L’edizione 2008, rendendo omaggio all’attenzione sempre riservata da Hesse alle tematiche religioso-spirituali, è stata opportunamente inserita nell’ambito delle manifestazioni previste per l’anno del dialogo interculturale e interreligioso.



Titolo del convegno è “Diventare il presente”, e prevede un dialogo a distanza con un altro pensatore di cui ci siamo già occupati: Raimon Panikkar. <<Il filo conduttore –affermano gli organizzatori dell’evento- sarà “Il gioco delle perle di vetro”, testamento spirituale di Hesse, dove profetizzo, molti anni prima dell’attualità d’oggi, la necessaria cooperazione di tutte le arti e di tutte le scienze e dove la non separazione tra intuizione e razionalità ritesserà quella invisibile, ma costitutiva rete, che ci fa esseri umani inseparabili dal cosmo e dal divino.>>
Un appuntamento davvero interessante che (c’è da augurarsi) abbia il meritato seguito.

venerdì 14 novembre 2008

Milano: da domani in esposizione La Conversione di Saulo di Caravaggio


Davvero un’occasione straordinaria quella che si apre domani a Milano per concludersi il 14 dicembre. Presso la Sala Alessi di Palazzo Marino sarà infatti esposta una splendida e purtroppo poco conosciuta opera di Caravaggio: La conversione di Saulo. Da non confondersi con la più celebre Conversione di San Paolo, conservata presso la chiesa romana di Santa Maria del Popolo, l’opera esposta da domani a Milano è una delle poche su tavola del maestro lombardo e finora è stata poco visibile in quanto ha sempre fatto parte di raccolte private (attualmente fa parte della collezione Odescalchi).


Restaurata nel 2006, la tavola fu esposta brevemente accanto alla seconda versione della Conversione a tre metri di altezza. Nell’esposizione milanese, invece, il capolavoro caravaggesco sarà esposto ad altezza d’uomo e questo renderà possibile ammirare l’accuratezza del restauro. "Era molto sporco, ora abbiamo un bellissimo dipinto pieno di particolari, di altissima qualità. Con un aspetto che spicca: l'estrema varietà di colori", ha dichiarato infatti Rossella Vodret, soprintendente del patrimonio storico-artistico del Lazio.


Sponsor unico dell’operazione è Eni, il che garantisce anche la gratuità dell’ingresso (il che di questi tempi non è poco).

giovedì 13 novembre 2008

ONU: luci ed ombre alla Conferenza sul dialogo interreligioso


Luci ed ombre sulla Conferenza internazionale sul dialogo interreligioso sul tema “Culture di pace” promossa dal re dell’Arabia Saudita Abdullah nella sede dell’ONU a New York e che si è conclusa ieri.


Tra le luci c’è senz’altro da registrare come sia positivo che decine di rappresentanti di altrettanti Paesi del mondo – tra cui diversi capi di Stato - si confrontino con un tema (quello del dialogo interreligioso, appunto) che normalmente non figura di certo tra le priorità. Lo stesso cardinal Tauran, massima autorità vaticana nel settore, ha dichiarato che “Le Religioni, nonostante le debolezze e le contraddizioni dei loro seguaci, sono messaggere di riconciliazione e di pace”.


Ma, appunto, non mancano le ombre, come fa notare AsiaNews in un articolo in cui tra l’altro sono evidenziati anche gli aspetti positivi nell’appuntamento newyorkese. Per esempio: <<Non sono mancate voci stridenti, come una frase del premier palestinese Salam Fayyad che, parlando di Gerusalemme, l’ha descritta come “il terzo luogo più sacro per l’islam, dove Maometto è asceso al cielo e dove Gesù, il cristiano, è risorto”, senza neppure nominare gli ebrei>>. Insomma, certamente non si può dire che sia stata un’occasione sprecata, ma certamente qualcosa di più sarebeb stato auspicabile.

Breviario digitale: in un comodo e-book la spiritualità cristiana a portata di mano


“Avendo a cuore la conoscenza della Parola di Dio mi chiedevo come la tecnologia potesse aiutarne la diffusione. D’altra parte la Parola di Dio può sposarsi benissimo con le più avanzate acquisizioni tecnologiche. Così, in due anni di lavoro e con la collaborazione della ditta Evolution book, ho progettato questo strumento. E mi piace che quest’idea venga fuori in concomitanza con il Sinodo dei vescovi, che affronta proprio il tema della ricezione della Parola di Dio nella chiesa”.


Così Stefania Venturino, giornalista ligure, spiega il senso del suo Breviario digitale, uno strumento davvero utile che concentra in un comodo e-book alcuni corposi volumi che sarebbe altrimenti quanto mai scomodo portarsi sempre appresso: i quattro volumi della Liturgia delle Ore, il Lezionario, il Messale, la Bibbia ed altro ancora.


Dal sito è anche possibile scaricare alcune demo per farsi un’idea del prodotto, che tra l’altro sembra davvero corrispondere alle attese. Un’ottima idea anche per i regali vista del prossimo Natale (a buon intenditor…).

mercoledì 12 novembre 2008

Comunità di Sant'Egidio: a Cipro l'annuale incontro delle religioni per la pace


<<In questi ventidue anni, su invito della Comunità, uomini e donne di culture e religioni diverse hanno percorso una via di incontro, di dialogo e di preghiera per la pace che ha toccato luoghi diversi del mondo, portando ovunque lo “Spirito di Assisi”, creando legami di amicizia e di cooperazione, testimoniando l’intento comune di costruire una civiltà del convivere>>.


Così la Comunità di Sant’Egidio presenta il suo annuale Incontro internazionale di preghiera per la pace, che si svolgerà quest’anno a Cipro da domenica prossima 16 novembre per concludersi il successivo martedì 18.


Nati sulla scia del celebre incontro di Assisi del 1986 promosso da Giovanni Paolo II (e per non disperdernere la memoria) questi appuntamenti sono diventati nel corso degli anni una realtà imprescindibile nel campo del dialogo interreligioso. Ne parla tra gli altri Mario Marazziti, portavoce della Comunità di Sant’Egidio, in un articolo sul mensile Jesus.


Insieme al plauso per queste iniziative, non si può non farne un altro perché i medesimi sono organizzati con un perfetto stile 2.0: oltre al programma completo dell’appuntamento cipriota, infatti, sul sito della comunità è disponibile un’ampia documentazione audio dell’incontro di presentazione e tramite esso sarà possibile seguire in diretta web i principali avvenimenti dell’appuntamento medesimo.

lunedì 10 novembre 2008

Barack Obama e la fede: il realismo per accettare la realtà e la forza per cambiarla


Sono talmente tante le attese (da alcuni definite persino messianiche) che investono il presidente eletto americano Barack Obama che qualcuno è arrivato a dipingerlo come nell’immagine a lato. In verità, dell’influenza che esercita la fede nel suo agire politico quotidiano non si sa molto.


C’è però un’eccezione: Obama ha citato più volte un teologo protestante che, a suo dire, lo ha notevolmente ispirato nel suo agire pubblico e privato. Si tratta di Reinhold Niebuhr, poco noto in Italia ma assai più oltreoceano. “Da lui – ha dichiarato Obama- prendo l’idea che c’è il male nel mondo, e che noi dobbiamo essere umili nel nostro ritenere di poterlo eliminare; ma che questa non è una scusa né per il pessimismo né per l’inazione”. Tra le poche cose disponibili in Italia di Niebuhr c’è questo articolo di 30 Giorni.


Ma c’è una cosa che forse molti hanno orecchiato senza sapere che si trattava di una preghiera opera appunto del teologo preferito di Obama. Si intitola “Dammi la serenità” e conviene qui riportarla, sia perché è molto bella, sia perché sia di buon auspicio (specie nelle prime righe) al neo presidente:




O Dio,
dammi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare;
il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare;
la saggezza per distinguer le une dalle altre.
Concedimi di
vivere un giorno alla volta,
assaporare un momento per volta,
accettare le prove come un sentiero verso la pace;
prendere, come Egli ha fatto,
questo mondo di peccato così come è, e non come io lo vorrei;
credere che Egli opererà tutto bene
se io mi arrenderò alla Sua volontà.
Fa’ che io possa essere abbastanza felice in questa vita
e sommamente felice in quella eterna, con Lui per sempre. Amen.

domenica 9 novembre 2008

"I colori di Dio": le religioni del mondo in un libro con coautore il cardinal Martini


Presso l’Istituto Aloisianum di Gallarate, in provincia di Varese, è stato presentato il libro fotografico (Editrice Monti) ed inaugurata la mostra fotografica che porta lo stesso titolo: I colori di Dio.


Vale la pena riportare le parole del cardinal Carlo Maria Martini, coautore del volume insieme ad Enrico Mascheroni: «“I colori di Dio” presenta molte delle religioni presenti nel mondo: dalle grandi religioni monoteiste, alle cosiddette religioni popolari e indigene. Uomini e donne di tutto il mondo testimoniano con la loro preghiera, i loro riti, la loro spiritualità, che la religiosità è un fattore intrinseco e indispensabile alla vita dell’uomo. Scorrendo le bellissime fotografie raccolte in questo libro si ricava una impressione generale di serenità, di amicizia, di fiducia, di pace. I gesti religiosi che esse presentano sono visti come generatori di gioia e di equilibrio, come fonte di mutua intesa fra gli uomini e le donne di questo mondo. (…) Ritornando al contenuto, in queste fotografie, vediamo come la pace deriva direttamente da ogni vera religiosità. Le religioni possono fare molto per la pace e per questo debbono conoscersi, aiutarsi, fermentarsi a vicenda per scoprire sempre meglio il grande mistero che è nascosto nel cuore dell’uomo da Colui che lo ha fatto a sua immagine».


Un libro che è un’autentica gioia per gli occhi e per la mente, dunque, e di cui c’è da auspicare la più ampia diffusione possibile.

giovedì 6 novembre 2008

Premio Arti Visive San Michele: un'occasione per riflettere sul rapporto tra arte e sacro


Davvero interessante e unico bel suo genere il Premio Arti Visive San Fedele, promosso annualmente dall’omonima galleria milanese. Espressione del Centro culturale milanese gestito dai gesuiti, che porta a sua volta lo stesso nome e che da sempre è uno dei capisaldi della vita culturale cattolica ambrosiana, da ormai decenni la galleria promuove un’attività in campo artistico orientata a elaborare i contenuti della fede cristiana, i temi fondamentali delle esistenze, le problematiche della vita politica e sociale, con particolare attenzione al mondo degli ultimi e degli emarginati e al mondo artistico giovanile. Il premio 2008 è stato vinto da Daniela Novello, di cui la galleria espone tre opere: "Alla fonte", "Del vuoto intorno" e "Convivio". Al secondo posto si è classificata Julia Krahn (che ha tra l’altro un sito bellissimo) con l’opera “In Memoriam”, in cui interpreta il tema dell’angelo a partire da “ali spezzate", vale a dire da ricordi di sofferenza e dolori personali che dischiudono i drammi di un popolo intero.Al terzo posto si è classificato Claudio Tassinari, che con l’opera “Elevazione” allude al cammino dell’uomo destinato a un “elevarsi”, a una ascesa che è un affidarsi alla luce della grazia. Giovani artisti, ma già con le idee chiare sul rapporto tra arte e sacro.

mercoledì 5 novembre 2008

Terni: al via il Film Festival Popoli e Religioni


Domani prende il via a Terni la quarta edizione del Film Festival dei Popoli e Religioni, iniziativa nata nel 2005 per espressa volontà del vescovo della diocesi umbra, mons. Vincenzo Paglia. “I conflitti – afferma infatti Paglia, forte anche della sua esperienza di cofondatore della Comunità di Sant’Egidio- nascono sempre dall’ignoranza dell’altro. Per questo non bisognerebbe parlare di scontro di civiltà, ma piuttosto di incontro di civiltà e scontro di inciviltà”. Se lo scorso anno tema centrale del Festival era stato il rapporto tra religione e diritti umani, quest’anno l’attenzione sarà incentrata sul binomio “Libertà e religione”. Particolarmente attuale il focus, che quest’anno sarà dedicato alla Cina. Un appuntamento importante, quello ternano, e che sarebbe piaciuto a Papa Giovanni Paolo II, estimatore sella settima arte il quale, come amano ricordare gli organizzatori dell’evento umbro, amava ricorsa dare che il cinema facilita “l’incontro tra fede e cultura favorendo l’incontro delle persone tra loro affinché non si formi una massa di individui isolati….ma una comunità di persone”. E di quanto oggi ci sia bisogno di ciò, è sotto gli occhi di tutti”.


La preghiera nelle religioni e nella letteratura in un importante convegno ad Ancona


Davvero interessante l’appuntamento in agenda da oggi al sette novembre ad Ancona e che riportiamo grazie alla segnalazione di Marta (grazie!). Si tratta di un convegno dal titolo “La preghiera, nelle religioni, nella letteratura e nel Cristianesimo” e consiste in una “tre giorni” che –come affermato dagli organizzatori- “non riguarderà soltanto la preghiera in ambito cristiano, ma tenterà di esplorare attentamente la preghiera anche nell'ambito di altre grandi religioni, della letteratura e della poesia. Il tutto mediante un criterio attento a prevenire cadute in posizioni sincretistiche, nell'ambito delle quali, alla fine, chi ascolta è portato a pensare che in definitiva tutti gli approcci religiosi hanno uguale valore”. Durante i lavori l’attenzione verrà posta essenzialmente “alla ricerca delle modalità attraverso cui la nostalgia di Dio, nella sua forma più umile ma anche più alta, si traduce in domanda, e attenzione soprattutto a come l'uomo, attraverso la preghiera, verifichi al di là delle differenze culturali, geografiche, storiche e di lingua, sempre e in ogni luogo, che l'universo ha un senso”. Ai lavori interverrà anche l’attrice Claudia Koll, che reciterà preghiere e brani poetico-letterari al termine di ognuna delle relazioni che si terranno la mattina, mentre il convegno avrà un’appendice sabato 8 novembre presso la cattedrale di San Ciriaco di Ancona con il concerto dei Cantori Gregoriani della cattedrale di Cremona.

lunedì 3 novembre 2008

Cristianesimo - islam: al via oggi un importante seminario in Vaticano


Davvero importante il seminario cattolico-musulmano sul tema “Amore di Dio, amore del prossimo” che si apre oggi in Vaticano per concludersi giovedì e che per la parte islamica vedrà schierati i rappresentanti del gruppo dei 138 studiosi firmatari della lettera “Una parola tra noi”. Talmente importante che il medesimo appuntamento è stato preceduto da un’intervista concessa dal cardinal Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, al quotidiano cattolico francese La Croix. Nell’intervista, il cardinale afferma che “Bisogna evitare di dare l’impressione che questo forum segni l’inizio di un dialogo nuovo islamo-cristiano: in realtà noi dialoghiamo da 1.400 anni! Inoltre, a partire dalla dichiarazione ‘Nostra Aetate’ del Concilio vaticano II, si è instaurato un dialogo regolare e fecondo”. Molto nette anche le parole di Tauran riguardo alle finalità del dialogo: esso, infatti “non può realizzarsi se non al di fuori di ogni ambiguità. Bisogna guardare l’altro, ascoltarlo, stimarlo. Poi affermare la propria identità”. “Il dialogo interreligioso è sempre una chiamata ad affermare la nostra identità. Ciò non ha come scopo la conversione, ma la conoscenza reciproca”. Sui medesimi temi del seminario che inizia oggi (e del quale sarà interessante seguire gli sviluppi) ha parlato in un’intervista a Radio Vaticana anche mons. Pier Luigi Celata, segretario del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso.

domenica 2 novembre 2008

Religione ed evoluzione: un convegno e un articolo per discuterne


Due notizie dal fronte “religione ed evoluzionismo” diverse tra di loro ma entrambe ugualmente interessanti e stimolanti.


La prima riguarda la plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze, che si concluderà domani in Vaticano, e che ha come tema appunto “Approcci scientifici sull’evoluzione dell’universo e della vita”. Per farsi un’idea dell’andamento dei lavori (che sono di alto livello scientifico) sul sito Euresis è disponibile un’ampia ed aggiornatissima rassegna stampa che merita un pubblico plauso.


La religione (e siamo al secondo argomento) è un prodotto dell’evoluzione? La domanda non è magari nuova ma è stata messa in bella copia da Pascal Boyer in un articolo sulla prestigiosa rivista Nature. Le risposte (affermative) di Boyer sono ben sintetizzate da Sylvie Coyaud nel suo blog:


"- pensieri e atteggiamenti religiosi si reggono su e sono legati  a presupposti dei quali non siamo coscienti;


- fin da bambini instauriamo rapporti con personaggi immaginari;


- i rituali di purificazione sono in consonanza con disturbi ossessivi compulsivi del comportamento (argomento poco convincente, non nasciamo coatti della pulizia);


- una capacità “coalizionale”, tipicamente umana e basata sulla fiducia reciproca, ci fa adottare credenze qualsiasi, basta che siano di un gruppo al quale apparteniamo o vogliamo appartenere(capacità coalizionale = conformismo?)"


Spiegazioni forse troppo semplicistiche (o eccessivamente complicate, a seconda dei punti di vista) ma che comunque meritano la pena essere discusse.



venerdì 31 ottobre 2008

Monika Bulaj e le genti di Dio: un viaggio nell'Europa delle religioni


“Genti di Dio” è il titolo di una mostra fotografica che, partita originariamente da Trento, ha poi attraversato l’Italia per approdare da ieri a Milano, dove sarà visibile fino al prossimo 16 novembre. Opera della fotografa, antropologa e scrittrice polacca  Monika Bulaj, la mostra è il frutto maturo della passione dell’autrice per le tre grandi religioni monoteistiche ed è dedicata ai mondi minori, tra Baltico, Mar Nero e Mediterraneo, alle frontiere della spiritualità orientale, in bilico fra cristianesimo, islam ed ebraismo, cattolicesimo e ortodossia. Chi non avrà occasione per visitare la mostra, può però consolarsi: in concomitanza con l’apertura dell’appuntamento milanese, è stato infatti anche presentato il libro omonimo edito da Frassinelli che raccoglie le foto più belle della rassegna. “Il viaggio alla periferia dell'Europa alla ricerca delle frontiere fisiche tra i popoli e confessioni –ha dichiarato Monika Bulaj- e' diventato ricerca delle frontiere metafisiche, anzi magiche, dove quei popoli e quelle confessioni riescono a toccarsi". Ora, tutti possono affrontare quel viaggio, sia pure attraverso le pagine di un libro.

giovedì 30 ottobre 2008

Lugano: al via la Settimana delle Religioni


Il prossimo martedì 4 novembre prenderà il via a Lugano la seconda edizione della Settimana delle Religioni. Chiese, moschee, sinagoghe apriranno le loro porte per aprirsi a tutte le comunità, mentre visite guidate nei luoghi di culto della città, incontri musicali e stand informativi daranno la possibilità di una conoscenza reciproca. Particolarmente attuale (non solo per la Svizzera, ma forse ancor più per l’Italia) il tema scelto quest’anno: "L'accoglienza dei bambini nelle religioni". Come spiega Giuseppe Latorre, pastore protestante tra i promotori dell’evento: "Sarà l'occasione di incontro e socialità, attraverso momenti di dialogo che avranno come tema portante l'integrazione, già a partire dall'infanzia". "La conoscenza reciproca –prosegue Latorre- comincia sin da piccoli e in questa nostra società multiculturale il prossimo, prima di essere considerato un ebreo, musulmano o buddista, deve essere visto come un essere umano che condivide e vive il suo essere a Lugano". E non solo a Lugano, aggiungiamo noi. La Settimana delle Religioni è un’iniziativa promossa congiuntamente dalla municipalità di Lugano e dal Forum per il dialogo interreligioso del Ticino. Qui il programma completo della settimana.

mercoledì 29 ottobre 2008

Napoli: inaugurato un Centro per il dialogo tra le religioni


L’impegno era stato preso un anno fa, in occasione della visita di Benedetto XVI e del Meeting interreligioso organizzato dalla diocesi e dalla Comunità di Sant’Egidio. Impegno che fu preso con queste parole: "La nostra Chiesa, ricca di umanità e sacralità, come l'indole della sua gente, vuol mettere a disposizione di tutti le sue risorse impegnandosi a coniugare la sua profonda identità con la voglia di vivere la nuova multietnicità che qui è presente in maniera esponenziale. Napoli come porto di pace che guarda lontano, in cui nessuno è straniero". E ieri, il cardinal Crescenzio Sepe ha mantenuto l’impegno inaugurando a Napoli il “Centro per il Dialogo fra le Religioni e le Culture”. "La Chiesa di Napoli si è assunta questa responsabilità perché – ha dichiarato l'arcivescovo - crediamo che il dialogo sia l'elemento necessario per aprire i nostri orizzonti". "La Chiesa di Napoli –ha dichiarato ancora Sepe- diventa faro di dialogo e di pace per tutte le chiese e tutte le culture, anche nei momenti in cui sembra una città che non ha pace". Davvero un’ottima iniziativa che, c’è da augurarsi, abbia gli sviluppi sperati.


Tanto siamo a Napoli, un paio di puntualizzazioni consistenti in una “tirata di orecchie” e in un plauso. Per quanto riguarda il primo punto, c’è purtroppo da constatare che il blog del cardinal Sepe (di cui pure dammo felicemente notizia) langue ormai non più aggiornato dal 21 luglio scorso, praticamente un’era geologica. Però chiudiamo con il plauso: il cardinal Sepe ha da pochi giorni un suo profilo su Facebook. C’è solo da augurarsi che non faccia la fine del blog, ma da queste parti siamo fiduciosi.

martedì 28 ottobre 2008

Magdi Allam e la guerra contro l'islam in nome della religione


Con il suo ultimo scritto (diffuso, chissà quanto a caso, in prossimità della Giornata per il dialogo cristiano – islamico) Magdi Allam ha indossato definitivamente l’elmetto ed è partito lancia in resta nella sua personalissima guerra contro l’islam. Personalmente, appena letta la cosa, ho pensato ad una parodia del suo stile fatta dai suoi detrattori. Invece (salvo smentite dell’ultima ora) è tutto vero. Tragicamente vero. A parte la presunzione di voler dare consigli a Papa, vescovi e cardinali a distanza di pochi mesi dall’aver ricevuto il battesimo, quello che sconcerta è il negare all’islam la stessa natura di religione. Conviene quindi rileggere almeno il titolo del documento che il Concilio dedico all’argomento: “Dichiarazione sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane – Nostra Aetate”. Documento uscito giusto 45 anni fa (era infatti il 28 ottobre 1963) ma che evidentemente abbisogna ancora di essere assimilato e che nei riguardi dell’islam si esprime così: “La Chiesa guarda anche con stima i musulmani che adorano l'unico Dio, vivente e sussistente, misericordioso e onnipotente, creatore del cielo e della terra, che ha parlato agli uomini. Essi cercano di sottomettersi con tutto il cuore ai decreti di Dio anche nascosti, come vi si è sottomesso anche Abramo, a cui la fede islamica volentieri si riferisce. Benché essi non riconoscano Gesù come Dio, lo venerano tuttavia come profeta; onorano la sua madre vergine, Maria, e talvolta pure la invocano con devozione. Inoltre attendono il giorno del giudizio, quando Dio retribuirà tutti gli uomini risuscitati. Così pure hanno in stima la vita morale e rendono culto a Dio, soprattutto con la preghiera, le elemosine e il digiuno. Se, nel corso dei secoli, non pochi dissensi e inimicizie sono sorte tra cristiani e musulmani, il sacro Concilio esorta tutti a dimenticare il passato e a esercitare sinceramente la mutua comprensione, nonché a difendere e promuovere insieme per tutti gli uomini la giustizia sociale, i valori morali, la pace e la libertà”. E se qualcuno potrebbe obiettare che oggi –contrariamente agli anni Sessanta- allignano nel mondo musulmano non pochi fanatici religiosi, si potrebbe rispondere che al fanatismo non si risponde mai con altri fanatismo.


lunedì 27 ottobre 2008

Il consulente della prossima enciclica del Papa? E' Marx


Già, proprio così. Sembra una battuta, ma non lo è. Anzi, i Marx sono addirittura due. Non è un segreto, infatti che il Papa stia scrivendo un’enciclica su economia e globalizzazione (sembra anzi che la medesima sia già pronta ed in mano ai traduttori). Come sempre, in questi casi, è prassi avvalersi di consulenti ed uno dei più ascoltati da Benedetto XVI pare sia proprio un Marx, che di nome fa Reinhard e di mestiere è arcivescovo di Monaco di Baviera (insomma, un suo successore) mentre in precedenza (quando si dice il destino) era stato vescovo di Treviri, città natale del barbuto autore del Capitale. Il bello è che il cardinale omonimo non fa mistero della sua ammirazione per il celebre Karl nella sua veste di economista al punto da aver scritto un libro, "Il capitale - Una difesa dell'uomo", che contiene in apertura una lettera a lui indirizzata. Un’intervista al settimanale tedesco Der Spiegel e ripresa anche dalla stampa italiana, permette all’arcivescovo di precisare meglio il suo pensiero: "Poggiamo tutti sulle spalle di Marx, -afferma Marx il cardinale- perche' aveva ragione. Nella sua analisi della situazione del XIX secolo ci sono punti inconfutabili” e inoltre "è un errore considerarlo morto, come pensano in molti. Il movimento marxista ha cause reali e pone questioni giustificate". Insomma, la prossima enciclica papale non sarà certamente marxista, ma forse un po’ marxiana sì.