martedì 31 marzo 2009

Famiglia Cristiana e il più "simpatico" del Vangelo

Tra le tante iniziative volte ad una sempre maggior diffusione della Bibbia (di cui pure abbiamo parlato) questa è senz’altro la più originale. Stiamo parlando de <<Il più "simpatico" del Vangelo>>, lanciata da Famiglia Cristiana in occasione in occasione dell'uscita del primo volume dedicato al Nuovo Testamento de “La Nuova Bibbia per la Famiglia”.

La scelta può essere effettuata tra più di trenta figure storiche e altre, non personaggi storici come gli apostoli, ma protagonisti di parabole e racconti dei Vangeli. Da Zaccheo, al buon ladrone, dal figlio prodigo alla Samaritana escludendo, però, Maria e Gesù. Per cinque settimane sarà possibile votare per posta, per fax al numero 02 - 48 07 27 78, accedendo al sito Famigliacristiana.it o attraverso la pagina di Famiglia Cristiana pubblicata su Facebook, nonché (e questa è un’autentica novità) attraverso un’apposita applicazione messa a disposizione attraverso il celebre social network. L’espressione della preferenza può essere accompagnata da un commento che motivi la vicinanza del personaggio all’esperienza umana e spirituale del lettore e tutte le segnalazioni saranno poi raccolte e le più belle e interessanti saranno pubblicate settimanale.

E il più simpatico del Vangelo chi è? Ce ne sono diversi di personaggi capaci di strappare un sorriso e una riflessione, ma forse il migliore è Zaccheo, un vero e proprio Brunetta nel Nuovo Testamento.

lunedì 30 marzo 2009

Arte e spiritualità: al via la seconda edizione di "Divinamente Roma"


Dopo il successo della prima svoltasi lo scorso anno, dal prossimo 3 aprile fino al 13 dello stesso mese è stata messa in calendario la seconda edizione di “Divinamente Roma”, che si autodefinisce come “Festival internazionale della spiritualità”. Si tratta di una iniziativa ideata dall’attrice Pamela Vittoresi che, all’atto della presentazione ha affermato come le dodici manifestazioni in programma “coinvolgono tutte le forme d'arte. In particolare quest'anno, oltre alla danza, al teatro e alla musica, prederà parte all'interno della kermesse anche la cosiddetta architettura visuale. Un'altra forma d'arte per dar voce alla spiritualità. Il nostro obiettivo è quello di essere dei grilli parlanti e portare un messaggio di pace. L'Italia può essere una fucina di dialogo, un luogo di conoscenza tra culture e religioni diverse".


L’iniziativa è senz’altro degna di nota e se si può segnalare un neo è quello della data, che coincide in massima parte con la Settimana Santa, periodo già denso di impegni. La coincidenza non dve comunque essere casuale, visto che la medesima attrice ha affermato che “chiunque abbia iniziato un percorso di conoscenza sa che l'unica vera mutazione, per una definitiva conversione dell'umanità a una possibile armonia e alla pace, comincia da se stessi: l'unico possibile punto di partenza per una risurrezione collettiva, forse il più difficile”.


Sempre sul fronte “arte – spiritualità”, un’altra iniziativa degna di menzione è Creator, un interessante progetto di musica sacra che prevede, sempre per il prossimo 3 aprile, la messa in scena di quel capolavoro haydiniano rappresentato da "Le sette ultime parole del nostro Redentore in croce".

venerdì 27 marzo 2009

L'uomo e il divino in due libri e altrettante mostre fotografiche


Davvero singolare il destino che accomuna due recenti libri che sono diventati anche due bellissime mostre fotografiche con un unico comun denominatore: esplorare il rapporto tra l’umano e il divino percorrendo quel terreno spinoso ma affascinante costituito dalle religioni.


Il primo libro si chiama “I colori di Dio” ed è opera del fotografo milanese Enrico Mascheroni. Con le foto in esso presenti è stata ricavata una mostra che verrà inaugurata domani a Besana in Brianza, nel milanese.


L’altro progetto porta invece il titolo de “Il Dono” ed è opera della fotografa (e molto altro) torinese Giorgia Fiorio, che ha esplorato per anni il rapporto dell’uomo con il Sacro. Ne è uscito un volume, edito da Peliti, che porta il medesimo nome ed è corredato da fotografie che definire splendide è poco. Le medesime sono esposte fino al prossimo 26 aprile presso il Palazzo Fontana di Trevi di Roma.


Come afferma l’autrice delle foto: “La storia del Credere, parallelamente a quella del linguaggio, traccia il cammino del genere umano. [..] Impronte di tracciati diversi convergono sino a sovrapporsi sull’orma della parola dono. Attraverso multiple variabili semantiche – dono – è una delle parole più antiche del linguaggio. Nella sua qualità transitiva incarna principalmente due sensi: offrire/donare e ricevere, persino prendere”.


Due dimostrazioni, i volumi e le rispettive mostre fotografiche, che dimostrano come il rapporto tra l'uomo e il divino sia sempre foriero di ispirazioni per gli artisti e di come (anche se la cosa può sembrare scontata) le immagini possano parlare molto più di mille parole.

giovedì 26 marzo 2009

Inghilterra: polemiche per una mancata cremazione induista

Ecco un caso in cui la libertà religiosa del singolo entra in conflitto con il diritto statuale in modo tale da farne un autentico caso di studio. La vicenda, che sta facendo discutere tutta l’Inghilterra e non solo (ieri sera ne ha parlato anche il TG1 delle 20) riguarda Davender Ghai, un settantenne induista residente nel Newcastle, che afferma di sentirsi discriminato perché, dopo la sua morte, sa già che sarà impossibile cremarlo all’aria aperta secondo i dettami della sua religione.

Ora l’Alta Corte è chiamata a pronunciarsi sulla questione, definita dai legali dell’uomo come "il più controverso caso di libertà religiosa della storia della giurisprudenza britannica". La vicenda non è in effetti di facile soluzione, in quanto i roghi all’aria aperta sono fuorilegge fin dal 1902 e la soluzione di compromesso prospettata all’indù britannico (far assistere i suoi familiari all’intero processo di cremazione) è stata da lui respinta.

Sarà davvero interessante vedere come andrà a fine la cosa, ma si tratta davvero di un caso di scuola in cui è estremamente difficile contemperare le diverse esigenze in campo. E però di casi del genere, nelle nostre società sempre più multi-religiose, se ne verificheranno sempre di più, per cui c’è proprio da stare a vedere.

mercoledì 25 marzo 2009

Tony Blair e le religioni: da "hobby" a impegno a tempo pieno

Già era nota da tempo la passione dell’ex primo ministro britannico Tony Blair per le tematiche attinenti il ruolo delle religioni nella società attuale, e non c’è voluta di certo la sua recente conversione al cattolicesimo per scoprirlo.


Tra l’altro, tale interesse blairiano si è anche manifestato nella costituzione della Faith Foundation, think tank dedicato appunto a studiare ed approfondire il ruolo delle religioni nella società attuale. Ora, la competenza dell’ex primo ministro britannico avrà anche un altro modo per esplicitarsi, visto che il prestigioso periodico New Statesman gli ha affidato una rubrica fissa dedicata appunto a tali problematiche. Nell’articolo del numero in edicola (intitolato “Perché dobbiamo occuparci di Dio”) Blair afferma tra l’altro che “trascorsi gli anni della mia leadership, una cosa mi ha colpito con forza sempre più crescente: fallire nella comprensione del potere della religione significa essere incapaci di capire il mondo moderno. La fede religiosa avrà lo stesso significato nel XXI secolo che ha avuto l’ideologia politica nel XX. I leader politici, siano religiosi o meno, devono avere a che fare con Dio”.


Magari le idee e le opinioni espresse nell’articolo in questione non sono proprio originalissime e profonde, però è senz’altro encomiabile che un periodico così prestigioso abbia deciso di dedicare spazio a tali problematiche. Un 7 - - di incoraggiamento se le meritano sia il giornale sia l’opinionista.

martedì 24 marzo 2009

In ricordo di Mons. Romero si celebra oggi la Giornata dei missionari martiri


Il 24 marzo, anniversario dell’assassinio di Mons. Oscar A. Romero (1980), Arcivescovo di San Salvador, da ormai diciassette anni si ricordano anche tutti i missionari che sono morti nel mondo al servizio del Vangelo. L’iniziativa, nata nel 1993 ad opera del Movimento Giovanile Missionario delle Pontificie Opere Missionarie italiane, si è estesa ormai a diversi altri Paesi.


Sull’impulso del Grande Giubileo dell’Anno 2000, oggi sono molte le diocesi e gli istituti religiosi che dedicano un momento dell’anno a ricordare i propri missionari “martiri”, nell’accezione più ampia di questo termine.


Nell’Anno Paolino, il tema scelto per la XVII Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri ("In carcere per Cristo, liberi di amare") invita quest’anno a riflettere sull’esperienza missionaria dell’Apostolo delle Genti: “Nei suoi scritti Paolo più volte rivendica di avere patito in varie forme sofferenze per Cristo e nello stesso tempo di avere patito anche per la sua ‘preoccupazione per tutte le Chiese’, per le quali invocava dal Signore con una sofferenza quasi fisica il dono della fedeltà al Vangelo ricevuto” ha affermato don Gianni Cesena, Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie in Italia.


Qui un elenco dei missionari uccisi nel corso del 2008 e negli anni precedenti.

lunedì 23 marzo 2009

Cristiani Vs porno: in aumento le iniziative in Rete

Punto Informatico da notizia di quella che è solo l’ultima iniziativa di una confessione religiosa contro il porno in Rete. CP80.0rg, questo il nome della lobby che la sta portando avanti e che pare sia legata alla chiesa dei Mormoni, si propone di far passare i contenuti a luci rosse su di una porta differente da quella normalmente usata per il traffico web, la porta 80, appunto. Difficilmente la cosa andrà in porto, sia perché verrebbe messa in crisi la neutralità della Rete, sia (e forse soprattutto) per i giganteschi interessi economici in gioco. Tra l’altro, nell’articolo si cita uno studio in cui si “parla dello Utah ("mormonico" al 58%) come del maggior consumatore di pornografia made-in-USA, con una media di 5,47 sottoscrizioni a servizi a tema per ogni migliaio di utenze broadband”. Forse è per questo che viene sentita l’urgenza del problema, chissà.

In ogni caso, non è questa l’unica iniziativa anti-porno messa in atto da organizzazioni religiose. Un’altra si chiama Christians against porn e se uno riesce a resistere all’orrida musichetta in sottofondo potrà leggere alcune interessanti statistiche (ancorchè un po’ datate) in merito al consumo di pornografia online. Decisamente molto migliore è invece xxxChurch, iniziativa di Craig Gross e Mike Foster due pastori protestanti. Ma anche nel nostro Paese non mancano iniziative simili, come LiberiDalPorno.org, di derivazione protestante anche questa e con un sito molto ricco di informazioni.

venerdì 20 marzo 2009

Vaticano a impatto zero: su Wired la storia di un progetto che farà discutere

La crescente attenzione delle religioni ai temi inerenti la salvaguardia ambientale è sotto gli occhi di tutti e pure le chiese cristiane hanno molto da dire al riguardo. Sono testimonianza del fenomeno, tra l’altro, l’istituzione di una Giornata per la salvaguardia del creato e una pubblicistica in merito in continua crescita.

È in questa temperie socio-cultural-religiosa che va inquadrata la notizia di copertina della neonata edizione italiana del mensile Wired, che riferisce con dovizia di particolari un progetto che, se andasse in porto, farebbe discutere a lungo. Lo scritto, opera di Mino Fuccillo, dopo aver descritto le azioni “verdi” messe in atto in questi ultimi anni dal Vaticano (tipo la piantagione di una “foresta climatica” in Ungheria) descrive la prossima mossa studiata dai dirigenti vaticani e che farebbe del piccolo stato il primo a “impatto zero”, come oggi si usa dire, del pianeta: la realizzazione di un impianto fotovoltaico. Ma non uno qualunque, bensì quello che sarebbe il più grande mai realizzato, estendendosi su circa 300 ettari di proprietà vaticana nella zona di Santa Maria in Galeria, alle porte di Roma. Per avere un’idea delle dimensioni, basti dire che, a regime, l’impianto arriverebbe a produrre l’energia sufficiente ad una città di 130.000 abitanti. Mente di tutta l’operazione e monsignor Renato Boccardo, segretario generale del Governatorato vaticano, che dichiara al giornalista : «Lei dubita che sia esempio dato soprattutto per guardarsi con soddisfazione allo specchio? Noi avremmo bisogno di uno specchio? Di palcoscenico ne abbiamo fin troppo. Le nostre iniziative sono simboliche e pedagogiche ».

E chissà, magari un giorno anche il tradizionale colore giallo del Vaticano verrà sostituito da un bel eco-verde.

giovedì 19 marzo 2009

Religioni e società: allo studio un G8 per indagare le influenze reciproche


In questo periodo di turbolenza economico-finanziaria si susseguono i G8 e i G20 alla ricerca di possibili soluzioni della crisi. Ma se l’idea proveniente da Mosca andrà in porto, ci dovremo abituare anche ad un’altra terminologia: un G8 delle religioni. L’iniziativa è nata in seno al Seminario di studi sul tema “Religioni e Società: tendenze evolutive in Italia e nella scena Europea”, promosso dall’Eurispes e dal Gruppo Europeo di Ricerca e se ne è fatto portavoce Evgheny Novosselov, Segretario generale del Consiglio scientifico per gli studi religiosi e sociali dell’Accademia delle Scienze di Mosca.


L’idea non nasce ovviamente dal vuoto, ma dalla constatazione, per usare le parole di Gian Maria Fara, presidente dell’Eurispes, che «in molti paesi del mondo è in atto un grande processo di trasformazione sociale che ha come fulcro la rinascita dello spirito religioso, percepito, soprattutto, sotto forma di religiosità individuale». Il medesimo studioso ha usato una metafora molto simpatica per descrivere come viene vissuto il cattolicesimo nel nostro Paese: <<quello degli italiani – ha dichiarato – è un cattolicesimo “automobilistico”: si viene portati in automobile per ricevere il sacramento del battesimo, sempre in automobile si va a sposarsi, e sempre sulle quattro ruote si raggiunge l’ultima dimora. Tuttavia, si registra, tra gli italiani, una nuova e forte ricerca di senso e di identità che coinvolge evidentemente anche la religione>>.


L’iniziativa di un G8 delle religioni si inserisce quindi in un fertile terreno.


mercoledì 18 marzo 2009

Russia: istituito un Consiglio tra le associazioni religiose


A questo punto bisogna proprio ammettere che aveva ragione Winston Churchill (che in effetti al riguardo la sapeva lunga) quando definì la Russia alla stregua di "un rebus, avvolto in un mistero, dentro un enigma". In effetti, interpretare ciò che avviene in quel Paese è estremamente difficile, specialmente in quel settore di confine che è il rapporto tra politica e religione.


Due versioni della stessa notizia stanno lì a dimostrarlo. La prima evidenzia un sordo malumore nella comunità cattolica alla riunione del Consiglio per i rapporti con le confessioni religiose. La seconda dice che ad essere discriminati sono stati semmai i Testimoni di Geova. Comunque stiamo le cose, oggetto del contendere è il nascente Consiglio per la cooperazione con le associazioni religiose, cui il leader russo Medvedev annette grande importanza (al punto da essersene assunto la guida in prima persona) ai fini dell’educazione della gioventù.


Come viene spiegato, infatti, il successore di Putin è convinto “che le giovani generazioni devono riscoprire le loro radici religiose dopo il vuoto di valori generato dall’epoca sovietica e consolidatosi negli anni ’90. Per il presidente la mancanza di punti di riferimento morali colpisce soprattutto la fascia di età tra i 14 e i 30, che rappresenta circa un quarto della popolazione complessiva. Nell’Anno della gioventù, che si celebra nel 2009, lo Stato vuole sviluppare una politica giovanile più efficace, avvalendosi proprio della collaborazione delle associazioni religiose sia a livello federale che regionale, proseguendo la cooperazione già stabilita sul tema della famiglia”.


Lo Stato, dunque, ha bisogno dell’apporto proveniente dal mondo delle religioni per essere supportato nella propria opera formativa vantaggio delle nuove generazioni. E questo non è un mistero neppure nella misteriosa Russia.

martedì 17 marzo 2009

Chiavari: il museo diocesano disponibile gratuitamente sul cellulare

Che con il cellulare, oltre che naturalmente telefonare, si potessero dare un sacco di altre cose, già si sapeva. Ma ecco che al già lungo elenco di attività disponibili per i nostri amati device, se ne aggiunge un’altra: la diocesi ligure di Chiavari è infatti la prima a mettere a disposizione un’intera guida museale sul cellulare. Il progetto, che riguarda il museo annesso alla cattedrale di Nostra Signora dell’Orto, è stato messo a punto da un gruppo di ingegneri capitanati da Fabrizio Paccagnella e Stefano Napoli. Come spiega quest’ultimo: “«Lo avevamo pensato per i quotidiani, giusto per risparmiare carta e avere aggiornamenti continui, ma calza perfettamente anche per i musei. Abbiamo ideato un sistema che processa e trasmette i dati del messaggio codificato da un server ai Totem, che a loro volta li rilanciano avviando il flusso grazie alla digitalizzazione di una stringa elettronica».

In concreto, i visitatori del museo non dovranno fare altro che avvicinare il loro cellulare (dotato di tecnologia Windows Mobile o Symbian e Bluetooth) al totem posto all’ingresso dello spazio espositivo. Dopo aver digitato il numero ricevuto all’ingresso, sul telefonino verrà immediatamente caricato l’intero catalogo museale, impaginato come quello cartaceo. Il programma non è salvabile e neppure spedibile e neppure i posti di lavoro sono a rischio, visto che la visita virtuale non soppianta quelle tradizionali con la classica guida.

lunedì 16 marzo 2009

"Chi mi ama mi segua" (a vedere la Sindone)


Rapporto sempre complicato quello tra religioni e marketing, si sa, e un paio di episodi occorsi in questi ultimi giorni stanno lì a dimostrarlo.


La prima notizia viene da Torino, dove l’ostensione della Sindone, prevista per la primavera del prossimo anno, ha finalmente trovato uno degli sponsor: la nota ditta di abbigliamento Robe di Kappa. Nulla di strano, se non che la nota azienda è produttrice dei noti Jesus Jeans, la cui pubblicità fece scalpore una trentina di anni fa. Prodotti che tra l'altro sono ancora in vendita sul sito della Robe di Kappa e pure a saldo, se a qualcuno interessa. Per fortuna che l’azienda torinese si è impegnata a fornire i volontari che presteranno la loro opera per l’ostensione di una giacchetta e non di un paio di mezzi jeans come quelli della foto. Altrimenti a posare lo sguardo sul sacro lino sarebbero rimasti in pochi e le menti dei pellegrini si sarebbero assorte in meditazioni forse diverse da quelle previste dagli organizzatori dell'ostensione.


L’altra notizia riguarda invece il mondo buddhista: avendo problemi con la violazione del copyright (problema che investì tempo fa anche lo yoga) ed avendo constatato che oltre mille marchi contengono la parola “shaolin”, i monaci dello Henan Shaolin Temple, il più grande tempio cinese e mondiale in cui si pratica questa antica arte marziale, sono corsi ai ripari. E lo hanno fatto mutando la loro personalità giuridica e diventando Henan Shaolin Temple Industrial Development Co.


Chissà che una volta o l’altra, per distinguerlo dalle imitazioni, non avremo anche un “Cristianesimo SpA”?

venerdì 13 marzo 2009

Venezia: in mostra da oggi i tesori dell'arte etiope cristiana


Porta l’integrante nome di “Nigra sum sed formosa” (da una citazione di uno dei più bei libri biblici: il Cantico dei Cantici) ed il sottotitolo spiega già di cosa si tratti: sacro e bellezza dell’Etiopia cristiana. È la mostra che apre i battenti oggi a Ca Foscari di Venezia per concludersi il prossimo 10 maggio e che esporrà icone, croci, rotoli magici, codici miniati, incisioni, capolavori cartografici, come il Mappamondo di Fra Mauro e rari libri di modelli.
In particolare, l’esposizione esaminerà il forte radicamento della tradizione cristiana nell’impero del Leone che coincise con l’affermazione di una identità etnica, linguistica e culturale, che in buona misura, è rimasta inalterata nel tempo. Anche il sito della mostra è fatto particolarmente bene e merita una visita, specialmente da parte di coloro che non potranno recarsi nella città lagunare, oltre naturalmente che per prepararsi alla visita.

Visto che siamo in tema di mostre, non si può non citarne altre di sicuro interesse. Il Cerchio della Felicità è una mostra virtuale dell'Arte Meditazionale Buddhista a cura di John C. Huntintong e Dina Bangdel  della Ohio University organizzata dal Los Angeles County Museum of Arts. L’architetto fiorentino Vincenzo Vaccaro si è invece interessato delle diverse architetture buddiste presenti in quattro paesi asiatici: Myanmar, India, Nepal e Tibet. La sua personale, Fotografie sulle culture del Buddhismo, è stata inaugurata da un paio di giorni a Firenze.


E per finire, Oh My God!, che in questo caso non è un’esclamazione bensì il titolo della mostra collettiva in cui a Roma alcuni artisti di diversa estrazione espongono la loro idea del divino.

giovedì 12 marzo 2009

Lombardia: accordo Regione - comunità ebraica per l'assistenza ospedaliera


Se è vero che la civiltà di un popolo si misura anche dal rispetto delle minoranze (ivi comprese ovviamente quelle religiose) non c’è che da salutare con favore l’accordo raggiunto in Lombardia tra l’ assessorato regionale alla sanità e la comunità ebraica locale guidata da Leone Soued.


L’accordo in questione è davvero completo perché, per così dire, riguarda anima e corpo. Nel primo caso prevede una specifica assistenza religiosa ai ricoverati ebrei negli ospedali pubblici e le strutture sanitarie individueranno luoghi da adibire a funzioni religiose ebraiche di preghiera collettiva o alla veglia dei defunti.


Per quanto riguarda il secondo aspetto, invece, è prevista la somministrazione di pasti conformi alle regole previste dal culto («kosher») per i degenti di religione ebraica  ricoverati nelle strutture di cura. La Lombardia «è la seconda Regione in Italia a stipulare questo accordo dopo il Lazio - spiega Soued - dove la comunità ebraica è più densa. Ci sarà un numero verde, che sarà diffuso all'interno della comunità e per mezzo degli organi di stampa, per permettere a tutti di conoscere e di usufruire del servizio». L'accordo deriva da una legge d'intesa del 1989 tra lo Stato e la Comunità ebraica, «che finora - aggiunge l’assessore lombardo alla sanità Bresciani - non era ancora stata applicata. Finalmente si è compiuto un dovere verso il cittadino, è il completamento di un percorso». «In circa un anno - conclude Soued - prevediamo 200-250 richieste per questo servizio sul territorio di Milano e provincia», su un totale di circa 10 mila fedeli.


Quindi, tutto bene. Ma se si dovesse pensare ad un accordo simile con la ben più folta comunità islamica le cose andrebbero molto diversamente, c’è da scommetterci.

mercoledì 11 marzo 2009

Scuola e dialogo interreligioso: due interessanti iniziative da nord e dal sud

Fa davvero piacere (specialmente in un periodo in cui parlar male della scuola sembra diventato di moda ed il farlo comporta meno rischi che sparare su di un’ambulanza) segnalare un paio di iniziative provenienti dal mondo dell’istruzione. Entrambe riguardano il dialogo interreligioso e la cosa è solo apparentemente lontana dal mondo della scuola, in quanto compito della medesima dovrebbe essere anche quello di preparare i futuri cittadini a vivere in un mondo in cui tali tematiche saranno sempre più presenti.

La prima notizia viene dalla Puglia, dove presso il Liceo “Tedone” di Ruvo, nel barese, è iniziato un corso suddiviso in tre appuntamenti e dedicato alla conoscenza delle tre maggiori religioni monoteiste attraverso una lente davvero particolare: quella della morte così come viene vissuta ed esperita nelle tre esperienze religiose. “Le tre giornate –come spiega il dirigente scolastico organizzatore del corso- sono state pensate secondo tre fondamentali aspirazioni: riflettere sul senso della morte alla luce delle religioni monoteiste (interventi di esperti del mondo della cultura, delle istituzioni e della comunicazione); raccontare Dio di fronte al mistero della morte (testimonianze di rappresentanti della Chiesa, della Comunità ebraica e della Comunità islamica, delle istituzioni culturali e regionali); illuminare il mistero della morte attraverso la musica (offerta di concerti e presentazione di brani significativi delle tre esperienze religiose)”.

Di diverso segno l’esperienza che prenderà il via dopodomani, venerdì, a Genova. “Il mio Dio ti fa paura?” è il nome del corso di formazione costituito da  quattro incontri e un convegno per offrire, attraverso relatori esperti del settore, riflessioni e punti di vista sui percorsi di dialogo tra le religioni che si stanno costruendo nelle aule scolastiche italiane, sui valori comuni a tutte le principali religioni e al pensiero laico, e su come questo processo possa essere influenzato dai mass media e dalle diverse tendenze dell’opinione pubblica.

La scuola italiana, insomma, non è solo bullismo. Che già si sapeva, ma fa sempre piacere tornare a constatarlo.

martedì 10 marzo 2009

Neuroscienze e religione: i risultati di uno studio americano


“Ecco la zona del cervello dove nasce la fede in Dio”: essendo la notizia con tale titolo apparsa sulla colonna destra del sito di Repubblica (nota per essere a metà strada tra il trash e il nazional-popolare, in questo momento altri due titoli strillano: “Fiocco rosa nello zoo, le prime foto del baby gibbone” e “Carla Bruni, anche il Messico si arrende alla sua bellezza”) uno sarebbe preso dalla tentazione di passare oltre scrollando le spalle.


Invece stavolta la cosa è seria, perché l’articolo in questione riferisce di uno studio portato avanti dal National Institutes of Health ed i cui risultati sono stati pubblicati dalla rivista dell’Accademia delle scienze degli Stati Uniti. Come spiega una delle ricercatrici che hanno partecipato allo studio: “"L'argomento è delicato. Il nostro obiettivo non era trovare Dio nel cervello, ma capire cosa accade nel cervello quando si pensa a Dio. Abbiamo scoperto che chi non crede reagisce alle domande sulla fede in maniera simile a chi crede. Indipendentemente dalla risposte che ognuno si dà, gli strumenti intellettivi usati per affrontare il tema del divino sono comuni a tutte le persone".


Particolarmente interessante è il fatto che la ricerca in questione si sia incentrata tra l’altro sulle reazione umane alle immagini antropomorfiche della divinità. Proprio su questo tema è utile è utile segnalare l’uscita recente di un agile libretto opera del filosofo e teologo Armido Rizzi intitolato “Dio a immagine dell’uomo?”, che si legge d’un fiato.


Insomma, le buone notizie sono due: per una volta tanto scienza e fede possono andare a braccetto e pure dalla colonna di destra di Repubblica può venire qualche spunto interessante (anche se ovviamente il titolo era una bufala anche questa volta).

lunedì 9 marzo 2009

Buddha Bar: proteste in Indonesia per l'apertura di un locale

Questa volta, nonostante la mitezza, la comprensione e la tolleranza che notoriamente possiedono a dosi massicce, se la sono proprio presa. Stiamo parlando dei buddhisti, che in Indonesia stanno protestando con forza contro la recente apertura dell’ultimo nato della catena francese dei Buddha Bar nella capitale Jakarta.


Ambienti a metà strada fra il trendy, il fusion e il fighetto, i Buddha Bar sembrano davvero non risentire della galoppante crisi economica, visto che l’apertura di nuovi locali non conosce soste. Il nome non ha mai provocato problemi o proteste (anche se, chissà perché, il locale aperto a Dubai si chiama Sanctuary). Almeno fino ad oggi, quando l’apertura del locale indonesiano ha provocato le vibrate proteste della comunità buddhista locale, una piccola minoranza nel mare musulmano, ma molto ben organizzata. "E' impossibile mettere vicino il nome Buddha alla parola Bar, luogo dedito al consumo di alcol. E' un'eresia per la nostra religione" ha affermato infatti Eko Nugroho, uno dei leader della contestazione.


Cosa dire? I buddhisti indonesiani non hanno certamente tutti i torti, ma in Occidente lo sappiamo bene che la religione è sempre un prodotto che, commercialmente parlando, “tira” sempre molto (vedi la celeberrima campagna del “Chi mi ama mi segua”, che a suo tempo provocò in Italia roventi polemiche ed accuse di blasfemia). Ragion per cui difficilmente i gestori della catena torneranno indietro nelle loro decisioni e i buddhisti dovrebbero quindi farsene una ragione utilizzando magari la pratica del naishkramya e prendere la realtà così com'è.


Del resto, come diceva un altro che se ne intendeva: “Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno”.

sabato 7 marzo 2009

Otto marzo: tante le iniziative tra veli e Madonne


Due interessanti iniziative, di segno diverso tra di loro, sono in programma tra oggi e domani in occasione della Festa della donna.


Nel primo caso si tratta di un convegno intitolato “Il confine del velo attraversato da voci di donne verso la riconciliazione” ed è programmato per oggi a Verona. Cosa rappresenta il velo (in arabo “hijab”) per la religione e la cultura musulmane? Come viene percepito nella nostra società? Quale il ruolo delle donne nell’integrazione? Queste tra l’altro le domande cui intende rispondere la giornata di studio veneta, che si inserisce nell’ambito del progetto europeo “ReconcArt: Reconciliation through Art, Perceptions of Hijab”, che intende far conoscere le questioni sociali e culturali connesse all’hijab musulmano e indagarne  le percezioni nella società europea e in particolare in quella italiana.


Di tutt’altro segno la mostra che aprirà invece domani nella siciliana Bagheria: “Ma-donna”, questo l’originale titolo della rassegna curata da Filli Cusenza, intende infatti illustrare la figura della Vergine Maria declinata in vari aspetti e rappresentazioni.


E ovviamente auguri a tutte le donne.

giovedì 5 marzo 2009

Architettura sacra: al via la terza edizione del premio europeo


La crisi attuale dell’architettura sacra (inserita in quella più generale dell’architettura tout court, come dimostrano le recenti polemiche intorno ai cosiddetti “archistar”) è sotto gli occhi di tutti ed è ormai da un po’ che se ne discute. Comunque la si pensi, è indubbio infatti che la qualità degli edifici sacri eretti degli ultimi decenni non solo non è all’altezza di quelli del passato, ma molti di loro potrebbero a malapena essere impiegati come edifici industriali.


In questo contesto, si inserisce bene la terza edizione del Premio europeo di architettura sacra, promosso da quella benemerita istituzione che risponde al nome di Fondazione Frate Sole. Fortemente voluta da padre Costantino Ruggeri, uno dei più grandi artisti sacri e progettisti italiani (forse perché non era un architetto) la Fondazione ha come suo scopo quello di <<volgere un'azione di sensibilizzazione e promozione nel campo della "chiesa costruita", affinché vengano attuate le qualità artistiche e mistiche tese a fare dello spazio sacro un luogo di esaltazione spirituale>>.


Il bando del premio è rivolto ad un progetto di chiesa di culto cristiano oggetto di tesi di laurea specialistica, dottorato e master. La finalità del concorso è quella di promuovere sin dal periodo formativo universitario l'interesse e la ricerca nel campo dell'architettura di culto, affinché vengano attuate le qualità artistiche e mistiche tese a fare dello spazio sacro un luogo di esaltazione spirituale, rispondente alla acquisita concezione comunitaria della azione liturgica.


In bocca al lupo ai partecipanti, con la speranza di vedere un po’ meno di “brutture sacre” in giro.

mercoledì 4 marzo 2009

Quaresima: un decalogo per un retto uso della tecnologia on line

Giusto pochi giorni fa, in occasione dell’inizio della Quaresima, segnalavamo alcune iniziative tra le quali una sorta di “digiuno dagli sms”. Iniziativa certamente lodevole nelle intenzioni e nelle finalità che si prefigge, ma che rischia forse di essere fuorviante laddove sembra identificare nella tecnologia il “nemico da battere”, invece che un valido alleato. Senza contare che il rischio sempre in agguato è quello della cultura del disimpegno e della delega.

Della cosa non poteva non accorgersi un sito come Zeus News, che propone quindi una sorta di Decalogo per la Quaresima on line che vale la pena riprendere perché ricco di spunti:

1)Iscriviti ad una newsletter di argomento religioso: per esempio la Parola di Dio via email

2) Naviga quando puoi nel canale dedicato a Benedetto XVI su YouTube.

3) Manda un Sms a un amico con testo: "Gesù ti ama, parliamone"

4) Telefona a tua mamma e a tuo papà solo per dirle: "TVB"

5) Invia almeno un Sms solidale per beneficenza a settimana.

6) Aderisci a una campagna on line per i prigionieri di coscienza.

7) Insegna quel che sai sull'uso del Pc e della Rete a un anziano.

8 ) Copia e incolla un passo del Vangelo e invialo via email a un amico.

9) Invia un'email al tuo Vescovo e digli come vorresti che fosse la Chiesa.

10) Diventa fan di Gesù su Facebook.

Un decalogo tra il serio e il faceto, come affermato dal suo estensore Pier Luigi Tolardo, ma a ben vedere la prima cosa fa aggio sulla seconda e quindi merita un pubblici pubblico plauso. Anche perchè è sempre più difficile fare qualcosa (e magari farlo bene) piuttosto che non fare.

martedì 3 marzo 2009

Israele e Italia: due interessanti novità nel campo "Tech"

Un paio di notizie dal sempre fecondo campo “Tech”. La prima viene da Israele, dove è stato presentato un dispositivo GPS dalle finalità davvero originali. Il nuovo device non serve infatti solo per non smarrirsi strada facendo (almeno non solo quello) ma svolge un sacco di funzioni “ebraicamente corrette”: aiuta a trovare migliaia di ristoranti kosher (e nutrirsi correttamente, ma non solo il nutrirsi, è per un ebreo faccenda tutt'altro che semplice) contiene l'intero Libro dei salmi e il formulario delle tre preghiere giornaliere del buon ebreo, nonché le preghiere per il viaggio, il calendario ebraico e ben due versioni delle preghiere di ringraziamento dopo i pasti. Nel GPS “Kosher”, non potevano mancare altre applicazioni interessanti per l'utenza ebraica, tipo elenchi di luoghi santi, sinagoghe, cimiteri e bagni rituali è in inglese e in ebraico, mentre benedizioni e preghiere sono attualmente disponibili sono in quest'ultima lingua.


L'altra notizia viene invece dall'Italia ed è che (finalmente, verrebbe da dire, visto che l'assenza era davvero difficile da giustificare) anche il mondo salesiano (tramite l'agenzia informativa Info Salesiana) sbarca su YouTube con un canale chiamato ANSchannel. Il canale "è aperto a tutti coloro che vorranno inviare un video, di natura informativa, sull'esperienza giovanile e salesiana - spiega don Donato Lacedonio, direttore responsabile del medesimo -. Sappiamo che nelle nostre opere ci sono molte attività e che la creatività che caratterizza il mondo salesiano è tanta. In modo particolare attendiamo le immagini delle iniziative che si metteranno in atto per festeggiare i 150° di fondazione della Congregazione salesiana". Auguri per la nuova avventura.

lunedì 2 marzo 2009

Scienza e fede: al via un convegno sull'evoluzionismo nel bicentenario darwiniano

Davvero importante il convegno internazionale che si apre oggi a Roma dal titolo <<L'evoluzione biologica: fatti e teorie. Una valutazione critica 150 anni dopo "L'origine delle specie">>. Organizzato nell'ambito del Progetto STOQ (Scienza, Teologia e Ricerca Ontologica) dalla Pontificia Università Gregoriana in collaborazione con la University of Notre Dame, sotto l’alto patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, il convegno merita attenzione perché potrebbe rappresentare un'autentica pietra miliare nel delicato (per non dire minato) campo del rapporto tra fede e scienza.


Organizzato in occasione del bicentenario della nascita di Charles Darwin, il convegno è articolato in nove sessioni distribuite nell’arco di cinque giorni: nella prima saranno esposti i fatti essenziali su cui pone la teoria, due sessioni saranno quindi dedicate allo studio scientifico dei meccanismi dell’evoluzione. Nella quarta sessione, si studierà ciò che ci dice la scienza sull’origine dell’uomo, mentre la quinta sarà dedicata a una lettura in prospettiva interdisciplinare delle questioni antropologiche legate all’evoluzione. Seguiranno verranno due sessioni filosofiche, per studiare le implicazioni razionali della teoria, sia in campo epistemologico, sia in campo metafisico o della filosofia della natura. Per finire, due sessioni teologiche studieranno l’evoluzione dal punto di vista della fede cristiana, partendo dall'esegesi dei testi della Bibbia che trattano della creazione, e della ricezione della teoria da parte della Chiesa.


Sul sito DISF è disponibile dell'interessante materiale in merito a questi argomenti.

domenica 1 marzo 2009

USA: alle donne 10 e lode in religione

Che il genere femminile sia da sempre più sensibile alle tematiche riguardati la religiosità e la spiritualità, si sapeva già da tempo. E del resto basta dare un’occhiata a qualsiasi luogo di culto (tranne le moschee, ma solo perché l’accesso è loro precluso) per rendersene conto. Anzi, l’evidenza di tale osservazione è tale che il celebre scrittore Vittorio Messori ironizzava anni fa da par sua sul Signore delle signore. Ora, però, tale predilezione femminile per lo spirituale ha anche una base scientifica: il centro di ricerche specializzato in tematiche religiose Pew Forum ha infatti reso noto uno studio che evidenzia risultati che, se non sono sorprendenti, risultano non di meno interessanti.

Risulta quindi che le donne americane (ma c’è da scommettere che tale percentuale non si discosti troppo in altre aree del globo) dichiarano di far parte di una qualche religione nell’86% dei casi (contro il 76% degli uomini). Il 77% di loro è certa dell’esistenza di Dio o di uno spirito universale (contro il 65%); dichiarano che la religione è molto importante nella propria esistenza il 63% delle donne contro il 49% degli uomini, mentre dichiara di credere in un Dio personale il 58% delle femmine ed il 45% dei maschi. Nessuna sorpresa neppure per quanto riguarda la partecipazione al culto: dichiara di parteciparvi settimanalmente il 44% delle donne mentre per gli uomini la percentuale si abbassa al 34%. Dove il gap tra i due sessi è maggiore è però nel campo della preghiera: mentre il 66% delle donne dichiara di pregare quotidianamente, infatti, la percentuale maschile crolla al 49%.

E non chiamatelo sesso debole.