martedì 30 dicembre 2008

Tanti "Capodanno alternativi" in giro per l'Italia


Non solo veglioni e trenini. Gli italiani con la voglia di un Capodanno “alternativo” non hanno che l’imbarazzo della scelta per soddisfare i loro desideri. Ecco qualche esempio.


Il Sermig di Torino propone il suo tradizionale appuntamento di fine anno per riflettere sul tema Nel buio di una grande crisi c'è sempre una luce: i giovani sono il patrimonio dell'umanità. L'incontro inizierà alle 20.30 con il cenone del digiuno; alle 22.30 la tradizionale Marcia della Pace che si concluderà alle ore 24 con la celebrazione eucaristica in Duomo. L'equivalente in denaro del cenone sarà destinato ai progetti di solidarietà del Sermig in Brasile.


L’annuale appuntamento con la Marcia della Pace di Pax Christi è invece quest’anno stato fissato a Palermo. Chi volesse unirsi all’appuntamento da lontano, qui ha a disposizione un libretto in pdf per seguire l’evento.


La Comunità di Sant’Egidio ha invece chiamato i suoi simpatizzanti a raccolta in quel di Firenze. L’appuntamento, però, in questo caso, non è fissato per il 31 dicembre bensì per il 1 gennaio, Giornata mondiale della pace.


Infine, non si può non segnalare l’appuntamento di fine anno organizzato dalla comunità di Taizè. Si tratta di un incontro di preghiera ecumenica e riflessione per accogliere il nuovo anno “andando oltre l’incomunicabilità delle nostre società”.


E ovviamente buon anno a tutti! Il primo gennaio il blog compie il secondo anno di vita, per cui tanti auguri anche a lui!


lunedì 22 dicembre 2008

Buon Natale a tutti in poesia e in immagini





Siamo ormai alle soglie del Natale ed il blog si prende qualche giorno di pausa. Non prima, ovviamente, di aver fatto sinceri auguri a tutti i visitatori, quelli abituali e quelli occasionali. Che il Natale sia per tutti un tempo di serenità, di gioia e di pace.


Per gli auguri, ho pensato di postare una bella poesia di David Maria Turoldo, uno dei pochi capace di parlare di questa festività senza cadere nella retorica. La poesia si intitola, ovviamente:



Natale



Ma quando facevo il pastore
allora ero certo del tuo Natale.
I campi bianchi di brina,
i campi rotti dal gracidio dei corvi
nel mio Friuli sotto la montagna,
erano il giusto spazio alla calata
delle genti favolose.
I tronchi degli alberi parevano
creature piene di ferite;
mia madre era parente
della Vergine,
tutta in faccende,
finalmente serena.
Io portavo le pecore fino al sagrato
e sapevo d'essere uomo vero
del tuo regale presepio.


Ancora auguri a tutti e a rileggerci tra qualche giorno!


(Le immagini a corredo del post sono tratte dalla Natività di Georges La Tour, quanto di più antiretorico possa immaginarsi in campo iconografico relativamente al Natale, quindi adattissime alla bisogna)


domenica 21 dicembre 2008

Solidarietà in stile 2.0 per le missioni Don Bosco


Avete mai pensato che si può contribuire a fare del bene anche donando un video? L’idea (tra l’altro niente affatto male, specialmente in questo periodo natalizio) è dell’associazione Missioni Don Bosco. L’azione (un perfetto esempio di marketing non convenzionale) consiste nel porre un'annotazione ad un video Youtube (sono preferiti ovviamente quelli con molte visite) aggiungendo al video medesimo il link di uno dei 3 video virali di Missioni Don Bosco. Questi ultimi –molto ben fatti- mostrano rispettivamente come con una donazione di 10 € è possibile costruire una casa, un letto e un banco.







Se la cosa può sembrare macchinosa –ma non lo è- qui è disponibile una descrizione più dettagliata ed è stato aperto anche un apposito gruppo in Facebook.


Solidarietà in puro stile 2.0, insomma.


venerdì 19 dicembre 2008

In ritardo con i regali di Natale? Ecco qualche "consiglio per gli acquisti"


Sono gli ultimi frenetici giorni di acquisti prenanatalizi, siete ancora indietro con i regali e la fantasia non vi soccorre?? Tranquilli, ecco qualche “consiglio per gi acquisti” (ovviamente non sponsorizzato, ça va sans dire).


Per quanto riguarda il campo editoriale, non si può non raccomandare innanzitutto l’ultima fatica del cardinal Martini, quelle Conversazioni notturne a Gerusalemme di cui abbiamo già parlato e che stanno riscontrando un ottimo successo editoriale. È da poco in libreria anche il nuovo libro di Enzo Bianchi, fondatore e priore della Comunità monastica di Bose Il pane di ieri. Storie del tempo che fu –come recita la quarta di copertina- piene di amore per la terra. Da segnalare le bellissime pagine dedicate alla cucina e all’ospitalità (bella anche la copertina su cui spicca la candida barba bianca del monaco). Chi ha apprezzato le precedenti opere di Erri De Luca, apprezzerà anche Almeno 5 (scritto insieme a Gennaro Matino) un’originale incursione nel mondo biblico a partire dai cinque sensi.


Rimanendo nel mondo biblico (ma cambiando genere e passando alla musica) il grande violista catalano (anche se definirlo solo così è riduttivo) Jordi Savall ha mandato da poco nei negozi la sua ultima fatica dedicata alla città santa per antonomasia: Gerusalemme. Gerusalemme. La città delle due paci: la pace celeste e la pace terrestre –questo il titolo della produzione- sarà senz’altro apprezzato dagli amanti del genere.


E terminiamo i consigli con l’arte figurativa. È stato presentato l’altro giorno a Roma (ed è già disponibile in dvd) il film “Il colore dell’amore”, che presenta l’arte di Marko Ivan Rupnik. Qui un’intervista al riguardo.


E che nessuno dica più che non sa cosa regalare.


giovedì 18 dicembre 2008

Sono gli italiani i più religiosi (ma soprattutto nel privato)


L’89 per cento della popolazione italiana si dichiara apertamente “religioso” e il 44 per cento “profondamente religioso”. Questo farebbe dell’Italia il Paese più religioso, secondo un sondaggio svolto dalla fondazione tedesca Bertelsmann-Stiftung. Altri dati sembrano confermare l’analisi: il 55% si reca a messa non meno di una volta al mese e il 47% prega almeno una volta al giorno, l'85% crede nell'esistenza di Dio e il 67% e' fermamente convinto che vi sia una vita dopo la morte.


Le cose non sono però così semplici. Come fa infatti notare acutamente Marco Tosatti, che allo studio ha dedicato un ampio servizio su La Stampa, “soltanto un soggetto su due dichiara che la fede incide sull''educazione dei figli o sul rapporto con il partner e solo una minoranza del 42% ammette che essa influisce sull''atteggiamento personale nei confronti della sessualità. L'aspetto della vita degli italiani in assoluto meno soggetto all'influenza della fede è l'opinione politica. A tal proposito soltanto il 26% degli interpellati dichiara che la personale visione di Dio e della religione si ripercuote sulle posizioni assunte rispetto alle questioni politiche”.


Insomma, credenti sì, ma soprattutto nel privato, con la conseguenza che la tentazione del “fai-da-te” è sempre dietro l’angolo.

mercoledì 17 dicembre 2008

Calendari 2009: da quelli sexy a quelli papali, ma sempre per scopi benefici


“Non è certo stato facile: mi sentivo sicuramente più a mio agio a fare la Madonna”. Beh, dopo qualche post forse un po’ troppo eccessivamente serioso, forse è il caso di prendersi una pausa e parlare di qualcosa di tipicamente in stile “Natale/anno nuovo”: i calendari, per esempio. Anche se la cosa ha il suo lato serio, come si vedrà.


La frase iniziale, per esempio, è stata pronunciata da Emanuela Perna, giocatrice della Sampor, squadra savonese di calcio femminile le cui atlete hanno deciso di realizzare un simpatico calendario in stile sexy-ammiccante, ma niente affatto volgare. E non poteva essere diversamente, visto che la squadra medesima fa capo alla polisportiva legata alla parrocchia di San Paolo della città ligure, il cui don ha quindi dato il via libera all’operazione. Meritoriamente, visto che i proventi saranno devoluti al reparto pediatria del locale ospedale.


Rimanendo in Liguria, decisamente più problemi ha avuto invece l’idea del vulcanico don Gallo, fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto,  di realizzare un calendario avente per oggetto le trans genovesi. Pare infatti che qualcuno non abbia affatto preso bene l’iniziativa.


Gli appassionati d’arte apprezzeranno invece senz’altro il calendario delle edizioni Lipa, basato sui bellissimi lavori di Marko Ivan Rupnik di cui parlammo qui. Ecco al riguardo (in PDF) alcune ulteriori informazioni.


E per finire, non si può non citare il calendario per eccellenza. Qui si va decisamente sul sicuro e le polemiche sono troncate sul nascere.

lunedì 15 dicembre 2008

Poco spazio ai programmi religiosi: i vescovi inglesi contro la Bbc


Per una volta, i vescovi cattolici ed anglicani d’Oltremanica hanno trovato rapidamente un accordo. Il medesimo riguarda i programmi religiosi trasmessi dalla celebre e celebrata Bbc, accusata di “non investire a sufficienza in programmi religiosi” e di metterli in onda in “orari poco popolari”. L’accusa congiunta è stata lanciata nel corso del processo di consultazione sulla riforma dell’emittente britannica lanciata da Ofcom, l’autorità che nel Regno Unito sorveglia e controlla il settore delle comunicazioni.


Le accuse dei vescovi non sono affatto vaghe, bensì assai circostanziate: “Mentre uno spettacolo come ‘Friday night with Jonathan Ross’, che ha un’audience settimanale di circa quattro milioni di persone ha ottenuto un contratto di 18 milioni di sterline –affermano infatti- il programma religioso ‘Songs of praise’ che ha livelli di audience simili e va in onda sempre su Bbc1 è considerato un genere che non dà molto profitto”. Ma i vescovi non si fermano alla denuncia, bensì passano anche alla proposta: “Le pratiche religiose hanno una influenza importante su tutti gli aspetti della vita”, affermano infatti, “e gli investimenti in questo tipo di programmi dovrebbe riconoscere la loro importanza”. Parole da sottoscrivere una per una, e non solo in riferimento alla situazione inglese.


Ma visto che là ci troviamo, restiamoci per segnalare un’altra notizia: la proposta di creare sale di preghiera islamica nelle scuole cattoliche; proposta che non mancherà di creare altre polemiche. Di cui ovviamente daremo conto.



A Como libertà di culto in ospedale

Chissà, magari ha influito anche l'atmosfera del Natale ormai alle porte, ma è senz'altro da valutare con favore la svolta islam friendly della Lega, specialmente se paragonata a prese di posizione di un passato neppure troppo lontano.


La buona notizia è che nel nuovo ospedale comasco (in una zona, tra l'altro, in cui la Lega la fa da padrona) oltre alla cappella cattolica che non manca in nessun ospedale, è stata decisa la realizzazione di un'area per il culto e la preghiera adibita a degenti appartenenti ad altre religioni. Compresa quella islamica, appunto.


Una storia tormentata quella della libertà di culto nei luoghi di cura e degenza, con tutti i problemi che ne conseguono. Ad aperture fino a poco tempo impensabili, fanno seguito ogni tanto chiusure che non fanno onore a chi le mette in atto. Ragion per cui la buona notizia che viene da Como è da salutare con favore, a patto che non resti un unicum s'intende.

venerdì 12 dicembre 2008

Torino: arte e spiritualità tra Oriente ed Occidente


Giorni importanti per l’arte, in quel di Torino. Oggi viene infatti inaugurato nel capoluogo piemontese il nuovo museo diocesano. L’esposizione, che ha sede nella chiesa inferiore della cattedrale di San Giovanni Battista, racchiude nelle parole dell’arcivescovo di Torino Severino Poletto, una triplice valenza: simbolica, storica e formale: “Simbolica in quanto racchiude una miriade di significati teologici e spirituali; storica perché prodotta da una comunità rurale o cittadina che ha manifestato l’adesione di fede dei suoi membri e formale essendo autentici capolavori d’arte che riflettono l’evoluzione del gusto e della temperie artistica e storica che li ha prodotti”. C’è da augurarsi che presto il museo si doti di un sito all’altezza della situazione che ne permetta anche una visita virtuale.


Non si può inoltre, in questa sede, tralasciare l’apertura, avvenuta pochi giorni orsono sempre a Torino, del MAO, il Museo d’Arte Orientale. Vista la stretta correlazione esistente in Oriente tra espressione artistica e spirituale, a quest’ultima è riservato largo spazio. A dimostrazione che allorquando Nietzsche definì Torino “la capitale spirituale dell’Oriente”, aveva visto giusto e lontano.

giovedì 11 dicembre 2008

Nel fine settimana musica e spiritualità dal nord al sud d'Italia

È davvero un fine settimana all'insegna del binomio musica e religioni quello che si preannuncia dal nord al sud d'Italia.


A Milano, infatti, prende il via domani l'edizione 2008 dei «La musica dei cieli, voci e musiche delle religioni del mondo» una rassegna di concerti che si tengono nelle Chiese di Milano e dei Comuni del territorio provinciale allo scopo di far conoscere, valorizzare e riscoprire il patrimonio artistico, culturale e religioso dell’area metropolitana milanese. L'attenzione è puntata sulle diverse espressioni religiose nelle culture del mondo, con artisti esponenti delle diverse Chiese, ma anche laici, che rielaborano il patrimonio religioso della propria cultura, compresa quella cattolica.


Spostandoci al sud, ecco che a Oria, nel brindisino, sempre nel fine settimana si svolgerà l'edizione 2008 de “Il canto di Abramo. Festival di musica sacra e religiosa del bacino del Mediterraneo”. Il Festival, affermano gli organizzatori “ non intende soltanto costituire un appuntamento annuale con le grandi tradizioni musicali religiose della cultura abramitica del Mediterraneo ma altresì dare spazio a quelle tradizioni religiose musicali che, pur all’interno dei rispettivi bacini culturali, sono in minoranza e che, strettamente legate alla loro consistenza demografica, operano alla periferia dell’attuale interscambio culturale”.


Davvero due belle occasioni da non lasciarsi sfuggire.

mercoledì 10 dicembre 2008

Thomas Merton: un convegno per riscoprirne la figura a quarant'anni dalla morte


Thomas Merton? Chi era costui? Purtroppo così, manzonianamente, risponderebbero in molti al sentire il nome del monaco, poeta, intellettuale (e molte altre cose) scomparso giusto quarant’anni fa.


C’è davvero da augurarsi, quindi, che a colmare almeno un po’ le lacune provveda il convegno internazionale che si svolge oggi nella splendida cornice dell’abbazia cistercense di Fiastra. Programmato in occasione del quarantennale della morte e del sessantesimo anniversario della pubblicazione della sua opera più celebre, La montagna dalle sette balze, il convegno si prefigge di approfondire la conoscenza di questa straordinaria figura con il contributo di alcuni esperti: P. Mario Zaninelli, fine conoscitore del monaco americano, Jim Forest che ha condiviso con Merton gli anni del suo impegno per la pace e i diritti civili, l’Abate delle Tre Fontane in Roma, Dom Jacques Brière ed infine l’Associazione Italiana Thomas Merton, nonché l’Abbadessa Monica della Volpe della Trappa di Valserena.



Bello ciò che viene scritto nella presentazione del convegno: “Ad una Chiesa, esperta di umanità, la logica meccanica dello scontro di civiltà appare l'ennesima semplificazione ideologica. La globalizzazione non ha creato una civiltà: ce ne sono tante. Forse l'unica possibile è la civiltà del vivere insieme, del conviver tra diversi.
A questo vivere insieme, la Chiesa Cattolica, prima grande globalizzazione della storia, sembra attrezzata da secoli. Dobbiamo avere l'intelligenza di far scaturire dalla storia, dal vissuto della Chiesa, una sapienza sociale e umana che ci aiuti a vivere nella complessità”.

Difficile, ma non impossibile.

martedì 9 dicembre 2008

Gibellina: un Giardino per il dialogo tra le religioni presentato a Milano



Può una cittadina come Gibellina, già distrutta dal terremoto del Belice, diventare un centro per il dialogo tra le religioni dopo essere diventata un museo a cielo aperto? Potrà, se andrà in porto il progetto “Il Giardino delle religioni”, che verrà presentato dopodomani, giovedì 11 dicembre presso la Triennale di Milano.


In attesa che sia online il sito espressamente dedicato al progetto, sul sito del comune il medesimo è però già visitabile anche attraverso un rendering che da un’ottima idea di come dovrebbe presentarsi l'area una volta ultimati i lavori. "La presa di coscienza di una realtà divina superiore è la necessità primaria che lega la storia dell’umanità. L'uomo per natura - spiega l'architetto Fabio Sergio Rotella, che ha firmato il progetto -  si pone interrogativi sul proprio ruolo, sull'esistenza di un Dio, sulla sua identità, sul perché della vita e su cosa regola i rapporti con i propri simili. In questo particolare momento storico la differenziazione del credo continua a rappresentare un problema planetario che genera incomprensioni e drammi gravissimi. Il linguaggio universale dell'arte è la risposta ai problemi che ancora oggi creano le differenze, unico codice per inglobare diversi punti di vista e gridarne, in maniera silenziosa, i differenti significati”.


Le intenzioni sono ottime, anche se ora rimane da vedere come saranno realizzate. È comunque encomiabile che, in un panorama in cui le cosiddette archistar sono accusate addirittura di nichilismo, ci siano ancora professionisti che riescono ad interrogarsi su temi così elevati.

giovedì 4 dicembre 2008

Il Dalai Lama al parlamento europeo: tutte le religioni sono portatrici di un messaggio di pace


Importante discorso quello tenuto dal Dalai Lama presso il parlamento europeo nell’ambito delle iniziative per l’Anno del dialogo interculturale. Peccato che i media mainstream si limitino quasi solo a citare i passi in cui la guida religiosa tibetana si riferisce al contenzioso con la Cina, perché il suo discorso è in realtà molto più ampio.


“Tutte le grandi fedi sono portatrici di un messaggio di pace, tutte ricercano valori profondi e l’armonia interiore. Abbiamo le religioni cristiane e le altre religioni non cristiane; tutte, se ben intese, portano a praticare l’amore, la compassione, il perdono” ha detto tra l’altro. “Ogni persona, di qualunque cultura, popolo, religione –ha quindi aggiunto il Dalai Lama- ha diritto ad avere una vita felice. Vedo però che nella società di oggi si dà troppa importanza agli aspetti materiali e poco a quelli spirituali. Ebbene, per essere felici bisogna costruire la pace mentale”. Il Dalai Lama afferma: “Vedo troppo stress, troppe ambizioni, troppa avidità oggi. Cerchiamo di più i valori profondi, che si trovano nelle fedi religiose ma non solo. Essi risiedono anche nel cuore delle persone, nella solidarietà”. Riguardo alla società attuale, ha quindi affermato di vedere in essa “troppo stress, troppe ambizioni, troppa avidità oggi. Cerchiamo di più i valori profondi, che si trovano nelle fedi religiose ma non solo. Essi risiedono anche nel cuore delle persone, nella solidarietà”.


Tutte parole da tener presenti in occasione del prossimo Natale, ma non solo

I miei primi quarant'anni: festa per il compleanno di "Avvenire"


Il raggiungimento degli “anta” è sempre un traguardo importante, vuoi nella vita di una persona, vuoi nella vita di un’istituzione. Non si può quindi far passare sotto silenzio il quarantesimo anniversario (che cade giusto oggi) del quotidiano Avvenire.


Nato in una stagione di grandi cambiamenti sociali e culturali, “Avvenire” è l’unico quotidiano cattolico a tiratura nazionale. “Da oggi, giorno per giorno, seguendo le vicende alterne della cronaca, cercheremo di portare avanti un discorso che i cattolici italiani hanno iniziato ormai da più di cento anni”, scriveva nel primo editoriale Leonardo Valente, direttore del nuovo quotidiano, nato dalla fusione del bolognese “L’Avvenire d’Italia” e del milanese “L’Italia” ponendo la testata come uno strumento “di presenza e di testimonianza”. Paolo VI volle che la sede fosse a Milano, “cuore pulsante dell’Italia degli anni Sessanta”, ricorda una pubblicazione commemorativa dei quarant’anni.


Qui un servizio dell’agenzia H2O su di una mostra organizzata in concomitanza del quarantennale e qui una photogallery dello stesso quotidiano.


In occasione del quarantesimo anniversario del quotidiano è stato anche messo online il nuovo sito. Che però (per dirla tutta) avrebbe avuto decisamente bisogno di una sterzata in un senso maggiormente 2.0. Comunque non sciupiamo la festa e facciamo sinceri auguri ad Avvenire per i suoi primi quarant’anni. Per le critiche ci sarà tempo.

martedì 2 dicembre 2008

Pregare allunga la vita: ora c'è anche la prova scientifica


Una preghiera al giorno toglie il medico di torno. Messa così, sembra semplicemente la parodia un po’ scanzonata di un vecchio detto popolare. Eppure la cosa ha dei seri fondamento scientifici. Uno studio condotto dagli esperti dello Yeshiva College di New York ed i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista specializzata Psychology and Health, ha infatti stabilito l’esistenza di una stretta correlazione tra pratica religiosa e benessere fisico.


In particolare, lo studio ha riguardato 95.000 donne tra i 50 e i 79 anni cui, all’inizio del periodo di monitoraggio, è stata effettuata un’accurata anamnesi personale e familiare. Tenute sotto osservazione per ben sette anni e tenuto conto dei normali fattori di rischio, i risultati dell’indagine scientifica hanno lasciato ben poco spazio ai dubbi: è emerso infatti che quante di loro praticavano con costanza la propria fede, avevano un rischio di mortalità inferiore del 20% se si recavano in chiesa una volta la settimana e del 15% se la pratica era inferiore a quella settimanale.


“Il nostro studio non vuol dire che bisogna andare in chiesa per stare bene e prevenire le malattie –spiega una delle ricercatrici- vuole solo offrire una fotografia del beneficio psicologico che può offrire la religione”.


E comunque, perché no? anche questo può essere un buon motivo per ricordarsi di oltrepassare il sagrato un po’ più spesso.

Dialogo tra le religioni: segnali di speranza anche dopo i tragici fatti dell'India


In un momento in cui i tragici fatti dell’India sembrano mettere in crisi anche il modello di quel Paese, finora ritenuto un esempio di convivenza tra le religioni, conviene mettere l’accento su alcune notizie che invece vanno in direzione opposta.


La prima viene proprio dal sub-continente asiatico, dove cristiani appartenenti a tutte le confessioni hanno organizzato un incontro interreligioso in un momento in cui tutto sembra andare nella direzione opposta.


L’altra notizia è un importante discorso del cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. Come riportano le cronache a parere del porporato il dialogo <<implica "un linguaggio comune, onestà nella presentazione delle proprie posizioni, e desiderio di fare il possibile per comprendere il punto di vista dell'altro". Presupposti che, applicati al dialogo interreligioso, fanno capire che esso non consiste "nell'essere gentili verso gli altri o nel compiacerli", nè è "questione di negoziare". Si tratta, piuttosto, di "assumersi un rischio senza rinunciare alle mie convinzioni" ma confrontandomi "con le convinzioni di un altro, accettando di prendere in considerazione argomenti diversi dai miei". "Ogni religione - ha sottolineato Tauran - ha la propria identità" ed è proprio questa "che mi permette di considerare la religione dell'altro">>.


Parole che sembrano scontate ma che non lo sono. Oggi più che mai.