lunedì 31 dicembre 2007

Buon anno a tutti (che sia alternativo o no)

C’è anche chi trascorrerà una fine ed un inizio d’anno decisamente diverso dal solito, quindi è giusto dar conto dei principali eventi al riguardo. La Comunità di Sant’Egidio, insieme ad altre associazioni, organizza per il primo gennaio, Giornata mondiale della pace, una serie di manifestazioni in varie città d’Italia e del mondo. Sul sito della Comunità è possibile scorrere l’elenco degli eventi. Sempre nel segno della pace, stasera a Bergamo Pax Christi organizza la 40ª marcia nazionale per la pace. Scelta non casuale, quella di Bergamo, che già nel 1967 ospitò la prima edizione della marcia, voluta da padre David Maria Turoldo a Sotto il Monte, paese natale di Papa Giovanni XXIII. Spostandoci all’estero, a Ginevra è invece in corso il tradizionale “Pellegrinaggio di fiducia sulla terra”, promosso dalla Comunità di Taizé e che si concluderà domani, primo gennaio. Qui è possibile leggere e ascoltare un’intervista con frère John, della medesima comunità, che spiega senso e significato dell’iniziativa.
E ovviamente buon anno a tutti!

venerdì 28 dicembre 2007

Un fine settimana d'arte tra scene bibliche e Ultime Cene

Per coloro che (beati) se ne possono andare in giro per mostre in questo fine settimana che è anche fine anno, ecco qualche suggerimento si spera utile. A Milano, nella Sacrestia di Santa Maria delle Grazie, sono esposti 42 diorami raffiguranti altrettante scene bibliche. L’occasione può anche essere utile per visitare la bellissima sacrestia fatta costruire da Ludovico il Moro in memoria delle moglie Beatrice. Sempre a Milano, al Cenacolo Vinciano (quindi ci si sposta di pochi metri) è in corso una mostra davvero originale dal titolo Ultime ultime cene. Sulla scia del capolavoro dipinto da Leonardo nel refettorio del convento milanese, alcuni artisti contemporanei si confrontano sul tema dell’Ultima Cena. A Formigine, nel modenese, è invece in corso la mostra “Lo spirito dell’arte”, che vede allineate alcune opere del collezionista di arte contemporanea Carlo Cattelani nel decimo anniversario della sua scomparsa.   

giovedì 27 dicembre 2007

Spigolature natalizie

Allora, passato bene il Natale? Mentre le feste proseguono, ecco qua un po’ di notizie in tema. Evidentemente contagiato dal clima natalizio, il presidente iraniano Ahmadinejad ha scritto nientemeno che al Papa, auspicando che il 2008 "porti pace e tranquillità alla comunità internazionale sulla base della giustizia e della spiritualità". Evidentemente il Natale in Iran dev’essere proprio sentito, se anche il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana ha voluto far sentire la propria voce. Gli inglesi sembrano invece sentire decisamente di meno l’atmosfera natalizia. Pare infatti che siamo stati di più i sudditi di Sua Maestà incollati davanti al pc per i saldi invernali (partiti proprio la notte del 24 dicembre) dei partecipanti alle funzioni religiose.  Decisamente meglio, quanto a partecipazione alle celebrazioni natalizie, sembra essere andata in Norvegia. E infine una notizia che proviene dagli Usa: ben l’82% dei cittadini americani afferma di essere membro di una chiesa cristiana. Ma quello che può sorprendere è il dato della partecipazione al culto e che cozza con l’idea che molti hanno di un Paese ormai completamente secolarizzato. Circa il 44% degli americani partecipa infatti con una certa regolarità alle funzioni religiose. Percentuale che in Italia non si è forse raggiunta neppure nel Veneto degli anni ‘60%.

lunedì 24 dicembre 2007

Buon Natale a tutti in poesia!

E così siamo a Natale, che è anche il primo di questo blog, nato esattamente il primo gennaio 2007 e che quindi tra qualche giorno compirà il primo anno di vita. Tanti auguri di cuore a tutti coloro che sono passati di qui, a chi ha commentato e a chi è lo ha fatto silenziosamente. Per gli auguri, però, più che alle mie parole mi piace affidarmi alla poesia. Eccone quindi una bellissima di Margherita Guidacci che si intitola “Nato di povertà e d’abbondanza”:

 


Nato di povertà e d’abbondanza,


Amore, tu fanciullo scalzo


e ignudo che ci vuoi spogli


come te, ci distacchi


da ogni nostro possesso ed orgoglio,


 


ci rendi trasparenti e sottili


come le limpide acque in cui ci lavi


o il fuoco in cui ci raffini –


e solo allora riveli le tue ricchezze abbaglianti,


ci vesti di sapienza e di gioia,


ci ricolmi di beni inestimabili:


 


perchè il superbo e l’avaro


inciampano a ogni passo nei propri limiti,


ma un cuore umile e puro


non sarà turbato dall’infinito.


 


E di nuovo tanti auguri a tutti!

venerdì 21 dicembre 2007

Auguri diversi: un buon Natale solidale con sottobosco.org

Don Marco Sanavio, giovane prete veneto, è davvero un autentico presbitero 2.0. Pioniere della presenza cristiana sul web, dopo essersi dedicato ai futuri sposi con un apposito sito loro dedicato, eccolo ora alle prese con la sua ultima creatura. Si tratta di sottobosco.org, che propone un concorso per video realizzati con i cellulari. “C’è un sottobosco di bene e di azioni solidali che vanno fatti emergere per diffondere la cultura della solidarietà e dell’attenzione ai più deboli – si legge nel sito - Perché non raccontarlo attraverso la tecnologia attuale e farlo diventare un messaggio di speranza?”. Per partecipare è necessario pubblicare su You Tube un video di massimo trenta secondi nel quale vengono formulati auguri per Natale o per il nuovo anno mettendo in primo piano i valori della solidarietà e poi registrarsi sul sito sottobosco.org. In premio ci sono ricariche telefoniche, cosa non trascurabile, visto quello che si spenderà per gli auguri. Ma la cosa più importante è fare auguri diversi dal solito. E allora, perchè non provare?

giovedì 20 dicembre 2007

Nasce H2O News: la Chiesa on-line in otto lingue

Qualcuno magari, con scarsa fantasia, la chiamerà “Tele Papa”, ma in realtà il progetto della neonata H2O News è più vasto. Come si legge nel sito, il nome dell’iniziativa è dovuto al fatto che "'H2O' news è la formula chimica dell'acqua, elemento vitale. Questo servizio informativo vuole essere acqua, per ogni utente: un'informazione rinnovatrice, che sorge dalla fonte pura del Vangelo. Nella tradizione cristiana, l'acqua è simbolo di vita, di purificazione, di salvezza, e di rinnovata vitalità". In concreto, si tratta di un servizio gratuito rivolto a televisioni, siti e radio cattoliche "affinché le parole del Papa e le notizie sulla Chiesa possano essere accessibili a tutti coloro che lo desiderino, anche alle realtà più povere". Non manca uno spazio destinato agli utenti in cui i medesimi potranno pubblicare materiale autoprodotto. Insomma, un’iniziativa interessante che sarà bene seguire nei suoi sviluppi.

mercoledì 19 dicembre 2007

Italiani e religione: crescono identificazione e pluralismo

Nei giorni scorsi si è tenuto a Camaldoli un interessante convegno organizzato dalla rivista dei dehoniani Il Regno avente a tema “Il futuro del cattolicesimo italiano”. All’interno dello stesso sono stati i presentati i risultati di una indagine (dal curioso titolo de "Il praticante, il pellegrino, il convertito") che vale qui la pena riprendere perché contiene dei dati su cui è bene riflettere. Mentre è in calo progressivo il numero dei frequentati chiese e altri luoghi di culto, la religione rimane comunque motivo di identificazione per ben il 60% degli italiani. "La secolarizzazione – come spiega uno dei responsabili dell’indagine - corrisponde ad una diminuzione dell'importanza della religione per il funzionamento di ruoli e istituzioni non religiose come lo stato e l'economia. L'esito però non è l'ateismo o l'agnosticismo: aumenta, infatti, la pluralità religiosa e il coinvolgimento delle persone in differenti pratiche religiose". Quindi, da un lato pare che gli italiani si identifichino sempre più nel cattolicesimo (pur frequentando sempre meno le chiese) e dall’altro lato aumenta in offerta il cosiddetto “mercato religioso”. Due dati che sembrano in contraddizione, ma che non sono altro che due aspetti della complessità (e nell’aggettivo non vuole esserci nessuna nota negativa) della società attuale.

lunedì 17 dicembre 2007

Gli auguri di Natale? Sono sempre più multireligiosi

Auguri auguri auguri. Buon Natale Buon Natale Buon Natale. Siamo circondati da auguri. Ne facciamo. Ne riceviamo. Ma come comportarsi se chi ci fa gli auguri di Natale non è cristiano? Come rispondere? Questione che si pone sempre più frequentemente, tra l’altro, nella nostra società via via più multiculturale e multireligiosa. Alla domanda si applica con un interessante post il gesuita Thomas J. Reese sul blog di argomenti religiosi del Washington Post. Reese afferma di preferire, ovviamente, il classico “Buon Natale”, ma se a rivolgergli l’augurio è un tale che indossa lo yarmulke preferisce rispondere con un più anonimo “Buone feste” o “Felice Hanukkah”. E questo non è da ritenere un qualcosa di politicamente corretto, ma semplicemente una questione di buone maniere. Allo stesso tempo, afferma ancora il gesuita, il 25 dicembre si celebra la nascita di Gesù, e il dire “Buon Natale” non implica automaticamente l’adesione alla fede cristiana. Questione interessante, davvero. Che io personalmente ho risolto così. Quando mi augura buon Natale un musulmano (per dire) rispondo: “Grazie! Anche a te!”. Così evito di dire direttamente “Buon Natale” a chi non è cristiano, ma rispondo agli auguri. Chissà cosa penserebbe Reese della trovata. C’è da scommettere che, da buon gesuita, ne sarebbe comunque intrigato.

domenica 16 dicembre 2007

Patti Smith e la spiritualità: in equilibrio tra ricerca del sacro e istinto

Qualche giorno fa segnalavo la notizia che Patti Smith sta effettuando un tour (peraltro gratuito) in alcune chiese italiane. Qualcuno si sarà magari stupito: ma come, Patti la rivoluzionaria che canta in chiesa? Ebbene sì, e ora un’intervista alla grande artista apparsa sul “Il Giornale” ( anche se il titolo è come al solito fuorviante) contribuisce a conoscere meglio il pensiero della rocker riguardo alla sua spiritualità. Alla domanda se non abbia paura della morte, Patti risponde: «No, perché so che c’è uno spirito che continua il suo viaggio se ti sei comportato bene sulla Terra. Alla fine ti ricongiungi con la tua essenza. Però ho intenzione di vivere a lungo, fare tante cose e veder crescere i miei figli». “È una visione quasi cattolica della morte”, chiosa l’intervistatore. Già, proprio così. «Il cielo –afferma ancora Patti- è la rappresentazione perfetta della vita. È una grande opera della natura e al tempo stesso uno spettacolo teatrale dove c’è la luna, le stelle, i pianeti, le costellazioni, gli astronauti, gli uccelli; anche i tuoi cari sono lassù. C’è tutto e il contrario di tutto, ci sono anche gli effetti speciali dati dai tuoni, i fulmini, i cicloni. È qualcosa da amare e da temere». Bella intervista davvero, tutta da leggere. E beato chi stasera sarà a Prato ad ascoltarla.

venerdì 14 dicembre 2007

Gran Bretagna: giù le mani dal Natale, affermano i leader religiosi non cristiani

Chissà com’è andata realmente questa storia del piccolo alunno di una scuola elementare di Firenze cui sarebbe stato impedito di disegnare Gesù bambino perché così avrebbe offeso i fedeli di altre religioni. C’è solo da augurarsi che la cosa sia ingigantita (la fonte della notizia spingerebbe tra l’altro a pensare in tale direzione) ma se così non fosse, non rimarrebbe che constatare che a volte si è davvero più realisti del re e ci si fanno problemi anche a nome di coloro che non se li pongono. Basti guardare ciò che succede nel Regno Unito, dove ad ammonire “giù le mani dal Natale” non sono solo i fedeli cristiani, ma indù, sikh e musulmani, i quali invitano i cristiani britannici a godere della loro festa preferita senza temere di offendere i non cristiani. Vale la pena riportare l’opinione di Indarjit Singh, portavoce della comunità Sikh. “Ogni anno –afferma- mi si chiede- se mi oppongo alla celebrazione del Natale. È una domanda assurda: come sempre, io e la mia famiglia invieremo le nostre cartoline di auguri ai nostri amici cristiani e agli altri”. Appunto, non facciamoci problemi anche a nome di coloro che non se li pongono. E buon Natale a tutti in anticipo.

mercoledì 12 dicembre 2007

Sette religiose: un convegno a Roma per conoscere il fenomeno

Nella giornata di ieri, presso l’Università Europea di Roma, si è svolto un convegno, organizzato dalla medesima Università e dall’Associazione Papa Giovanni XXIII, su di una problematica sempre molto attuale (e di cui, in verità, ultimamente si parla poco) quella delle sette. Secondo gli esperti del Gris, centro di ricerca dei gruppi settari in Italia, sarebbero circa 600 le aggregazioni che per modalità di approccio e proposta si definiscono con il termine generico di “setta”. Questi gruppi coinvolgono il 2/3 per cento della popolazione italiana. Un altro dato interessante è che il 52 per cento delle vittime delle sette in Italia sono adulti e, nel 56 per cento dei casi, si tratta di donne. Particolarmente interessanti i dati riferiti dalla psicologa Anna Maria Giannini, direttore dell’Osservatorio di psicologia della legalità. “Nella manipolazione – ha detto l’esperta – cadono alcune tipologie di persone, in genere adolescenti e persone che attraversano particolari momenti di fragilità nella vita per via ad esempio di un lutto, di una separazione, di un passaggio critico. In genere poi le vittime hanno pochi punti di riferimento a cui rivolgersi in caso di necessità e una scarso orientamento valoriale”. Un fenomeno cui guardare con attenzione, quindi, e di fronte al quale è bene non abbassare la guardia.

Kareem Salama: il primo cantante country musulmano

Davvero curioso il personaggio di cui parla un articolo (purtroppo non online) del Corriere della Sera. Si chiama Kareen Salama, viene da Ponca City, in Oklahoma, si vanta di essere stato a 12 anni “il migliore  pistolero nello stato dell’Oklahoma” e canta musica country-western con la sua bella voce dall’accento strascicato tipico del Sud. Insomma il prototipo del Vero Americano Bianco Repubblicano e Cristiano. Solo che Kareem è nato da genitori egiziani, si considera un buon musulmano (“Non bevo e non esco mai con le ragazze”) ed è fortemente intenzionato a diventare una stella in un campo – quello appunto del country- che, come dice un critico musicale, “non è certo noto per la diversità etnica e culturale delle sue star e dei suoi fan”. Uno sforzo che va incoraggiato, quindi, anche perché Kareem ha una voce davvero notevole.

Tanto siamo in tema di musica & religione, non si può non segnalare il tour che la grande Patti Smith terrà a partire dal prossimo 16 dicembre in alcune chiese italiane. Già il nome del tour è bellissimo: “A Wing in Heaven Blue”, la musica lo sarà ancor di più.

martedì 11 dicembre 2007

Sarà grave?

Appena letto il titolo di questa notizia, lì per lì ho pensato che l'attacco riguardasse un sito web.

La Bibbia (e non solo) disponibile in un nuovo sito

Davvero interessante il materiale (già disponibile in CDRom) che la Congregazione vaticana per il clero ha messo a messo ora a disposizione on-line. Si tratta di una pagina web con il testo della Bibbia in nove lingue, con motori di ricerca avanzati e alcuni dei commenti di maggior spicco della storia sulla Parola di Dio.  Il sito permette, ovviamente, di leggere l’intero testo biblico, ma solo. È anche possibile infatti scoprire l'uso che è stato fatto dai Dottori della Chiesa e dal Magistero di ognuno dei versetti della Sacra Scrittura e leggere i commenti del Padri della Chiesa divisi per tempo liturgico. È anche possibile scaricare il contenuto del sito per la navigazione off-line. Insomma, un gran bel lavoro che sarà un piacere consultare.  

lunedì 10 dicembre 2007

Sean O'Malley: il cardinal - blogger parla della sua esperienza

L’ultimo numero della rivista Jesus riporta un’intervista all’arcivescovo di Boston, il cardinale Sean O’Malley che è tutta da leggere. Intanto perché l’uomo è intelligente e spiritoso (si veda per esempio l’ultima risposta), poi perché nella stessa il cardinale parla della sua esperienza di blogger. Egli è infatti (forse, salvo smentita) l’unico cardinale ad avere un blog e soprattutto a tenerlo costantemente aggiornato. Ecco come risponde quando l’intervistatore gli chiede se la Rete serva all’evangelizzazione:


«Certamente, soprattutto per avvicinare e comunicare con i giovani, considerando il fatto che la mia città è uno dei grandi centri universitari americani e che le ultime generazioni non leggono i giornali, ma navigano in internet. Infatti milioni di persone visitano il sito dell’arcidiocesi e il mio blog (www.cardinalseansblog.org). Il mio interesse per i social network nacque quando, un anno fa, fui invitato a Roma dai Cappuccini e, per rendere partecipe la mia diocesi di quanto si svolgeva, provai a tenere aperto un blog per una settimana. L’esperimento si concluse con un successo clamoroso: in sette giorni ricevemmo tre milioni di visite. Così ho deciso di continuare, e ogni venerdì aggiorno il mio diario elettronico».


E complimenti: tre milioni di visite in una settimana se le sogna anche Beppe Grillo.

venerdì 7 dicembre 2007

Milano: un incontro sulla libertà religiosa in onore del Dalai Lama

Si è discusso molto, e si discute, in questi giorni della visita del Dalai Lama in Italia. In questa sede lasciamo però perdere le polemiche che la visita porta con sé per segnalare un’iniziativa molto importante e al quale la stampa ha dato purtroppo poco rilievo. Domani, domenica 9 dicembre, l’Unione Giovani Ebrei d’Italia, proprio in occasione della visita del Dalai Lama in Italia ed in suo onore, ha organizzato un incontro per la libertà religiosa nel mondo durante il quale sarà data lettura di un appello che già conta molti firmatari. “In questo momento – si legge nell’appello - molti regimi dispotici impediscono ai fedeli dei propri paesi di professare liberamente il proprio culto, perseguitandoli duramente”. “Nostro intento è che credenti e non credenti si uniscano in una preghiera comune, affinché tutti i cittadini del mondo siano liberi di professare la propria religione o le proprie posizioni etiche senza essere perseguitati”. L’appuntamento è per domani alle 16.30 in via De Amicis, 17 a Milano, dove il rabbino Giuseppe Laras, l’imam Yahya Sergio Yahe Pallavicini, don Gianfranco Bottoni e un Lama tibetano leggeranno passi dei rispettivi testi religiosi che parlano di libertà religiosa.

giovedì 6 dicembre 2007

Politica e appartenenza religiosa: Romney 2007 come Kennedy 1960?

Era il lontano 1960 quando Robert Kennedy, candidato alle presidenziali americane, pronunciò un discorso rimasto celebre in cui affrontava le problematiche che scaturivano dalla sua appartenenza religiosa. Era infatti la prima volta che un cattolico arrivava ad un passo dalla Casa Bianca e qualcuno temeva che magari Kennedy potesse prendere ordini dal Vaticano. Nel suo discorso, il candidato cattolico disse tra l’altro di credere “in un’America dove la divisione dei ruoli della Chiesa e dello Stato è assoluta; dove nessun prelato cattolico indicherebbe al Presidente, se dovesse essere cattolico, come comportarsi e che nessun pastore protestante direbbe ai suoi parrocchiani per chi votare”. Gli americani gli credettero.

Bene, è passato quasi mezzo secolo ed ora c’è un altro candidato che deve vedersela con la sua appartenenza religiosa: Mitt Romney. L’appartenenza non è quella cattolica, stavolta, bensì mormone. La fede nella cui chiesa sta provocando ben più di qualche mal di pancia al candidato repubblicano, che pure avrebbe qualche chance di vittoria sugli altri pretendenti alle primarie appartenenti al proprio partito: Romney è infatti belloccio (o almeno appare così in TV e in foto, ma questo a volte basta) parla bene, ha esperienza politica e dispone di un discreto gruzzolo da mettere sul piatto della sempre più dispendiosa campagna elettorale americana. Ma l’handicap non è da poco: l’appartenenza alla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (questo il nome ufficiale della fede mormone) è infatti invisa ad una larga fetta dell’opinione pubblica americana (quella che ovviamente non professa tale fede). Per fugare tutti i dubbi, Mitt Romney ha tenuto ieri un discorso (qui il video, qui il testo) che magari non passerà alla storia come quello citato sopra di Kennedy, ma che è comunque interessante. “La libertà ha bisogno della religione e la religione ha bisogno della libertà”, ha affermato tra l’altro rivendicando orgogliosamente che la sua fede religiosa non influenzerà la propria linea politica. Per concludere con un immancabile "God bless the United States of America.". Gli americani gli crederanno? Alla risposta mancano solo pochi mesi.

Scozia: per Natale non mangiamo tacchini, regaliamoli

Una notizia che farà felici gli amici animalisti (e non solo loro): lasciamo vivere i tacchini –che tra l’altro sono animali belli e simpatici- e non mettiamoli a tavola per Natale. Piuttosto, regaliamoli a qualche villaggio del Sud del mondo. L’iniziativa non è di qualche ONG in cerca di facile pubblicità, bensì, della Chiesa cattolica scozzese, per l’esattezza della Sciaf, che è la sua agenzia di aiuto e di sviluppo internazionale. “In Scozia – spiegano dall’agenzia – si sprecano soldi per fare regali inutili e senza senso. Perché, allora, non donare qualcosa di utile e necessario a chi è meno fortunato di noi?”. Da qui nasce la campagna “Real gifts” (Veri regali) con l’invito, tra i tanti, ad acquistare dei tacchini da destinare a famiglie indigenti di 23 Paesi in via di sviluppo che li alleveranno garantendosi una rendita economica e cibo al tempo stesso. Chi avrà aderito alla campagna riceverà una cartolina di auguri da regalare ad altri membri della propria famiglia o amici per alimentare la catena di solidarietà. Decisamente un bel modo di festeggiare il Natale ricordandosi degli altri. E (non per fare paragoni, ma tant’è) migliore di altri che –a furia di provocazioni- appaiono ormai nient’altro che la caricatura di sé stessi.

martedì 4 dicembre 2007

Murdoch si da alla spiritualità (ma con un occhio agli affari)

“Negli anni dopo il 2000 Murdoch è diventato uno dei più importanti imprenditori nel mondo delle trasmissioni digitali satellitari, nel campo cinematografico ed in molte altre forme di media. L'ultima acquisizione che ha suscitato clamore è stata (nell'estate del 2007) "Dow Jones", società che controlla il Wall Street Journal, organo di comunicazione finanziaria noto in tutto il mondo”. Così parla di Rupert Murdoch (di cui si parlò già ampiamente per l’acquisizione di MySpace) una biografia online . La voce di cui sopra andrà però aggiornata, perché “Lo Squalo” (così è chiamato nel mondo del business l’editore australiano) ha operato un’altra acquisizione che, se non farà rumore come altre cui siamo stati abituati, è però un vero e proprio segno dei tempi. Murdoch ha infatti acquisito il controllo di Beliefnet.com, forse il massimo sito mondiale di questioni attinenti la fede e la spiritualità. Il vecchio Rupert ha forse intenzione di darsi alla meditazione? C’è da dubitarne. La cosa sta comunque provocando un certo interesse Oltreoceano e tutti si interrogano su come Murdoch integrerà Beliefnet con le altre realtà editoriali del suo gruppo. Una curiosità che, per quel che vale, facciamo nostra.

Il santino? Ora arriva via SMS

Il classico santino che, a forza di portarlo nel portafoglio diceva unto e bisunto? Un’usanza del passato da abbandonare immediatamente. Sì, perché oggi è possibile ricevere il santo preferito direttamente sul proprio cellulare per la modica spesa di 12,40 centesimi. L’idea (che, piccola confessione, neppure al sottoscritto che pur si vanta di avere una fantasia alquanto fervida, sarebbe mai venuta in mente) è di Barbara Labate e ne parla un articolo de La Stampa. La quale ideatrice ha davvero pensato a tutto e nulla lasciato al caso: le classiche iconografie dei santi sono state rielaborate da un art director e le preghiere di accompagnamento riscritte da un copy. Va bene affidarsi alla Provvidenza, ma i problemi di copyright sono problemi di copyright. «I santini ci sono da 600 anni –afferma entusiasta la Labate- e continueranno ad esserci. Semplicemente, passano dal cruscotto, dal portafogli, dalla borsetta al cellulare, come è successo agli oroscopi, alla musica, alle news finanziarie, ai messaggi». L’idea ha subito entusiasmato don Mazzi (e non poteva essere altrimenti) all’interno del cui programma andranno in onda a partire dai prossimi giorni gli spot di santiprotettori.com. Ora non ci sono davvero più scuse per non avere sempre appresso il proprio santo preferito.

lunedì 3 dicembre 2007

Genova: una Santa Barbara multireligiosa per i Vigili del Fuoco

Merita davvero un’attenta riflessione (e non un’alzata di spalle come farà qualcuno, pensando magari ad un cedimento alle mode) l’iniziativa che avrà luogo domani a Genova per commemorare Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco. Al posto della sola Messa cattolica, infatti, avrà luogo un momento di meditazione  in cui avranno spazio i rappresentanti di cinque religioni: ebraismo, islam, ortodossia, protestantesimo e, ovviamente, cattolicesimo. Abbiamo pensato –spiegano gli organizzatori- di dover aprirci maggiormente alla città. Che ormai è multietnica. D’altronde, il soccorso non ha frontiere né patria. Ed è importante sottolinearlo ora che la città sente molto queste tematiche”. Anche i momenti di meditazione saranno contingentati: otto minuti per ciascuna confessione, né uno di più né di meno, senza preferenza alcuna. In effetti qualcuno, davanti a notizie come questa, potrebbe inarcare il sopracciglio gridando al religiously correct, ma è giusto ignorare realtà che abbiamo quotidianamente sotto gli occhi? Basti pensare al mondo della scuola, dove gli alunni di fedi diverse da quella cristiana sono in aumento in maniera esponenziale. Iniziative come quella genovese, possono servire se non altro a far pensare a certe realtà.