giovedì 31 gennaio 2008

Comunità di Sant'Egidio: festa per il quarantesimo di fondazione

Formidabile quell’anno. Ove l’anno in questione, ovviamente, è il 1968. Ma, in questo caso, il motivo dell’aggettivo non è dovuto ad argomentazioni politiche, almeno non in senso stretto, bensì ecclesiali e religiose. Era il 1968, per l’esattezza, il 7 febbraio, infatti quando un gruppo di studenti del romano liceo Virgilio diede inizio all’esperienza che avrebbe originato la Comunità di Sant’Egidio. La comunità ricorda oggi con una liturgia eucaristica presieduta dal card. Tarcisio Bertone a S. Giovanni in Laterano il quarantesimo di fondazione, mentre nel proprio sito un lungo scritto racconta “i primi quarant’anni” dell’associazione. Particolare attenzione viene dedicata al 2007, definito un anno “non facile da raccontare”, che si è concluso con la “vicenda felice” dell’approvazione all’Onu della Risoluzione per una Moratoria universale della pena capitale: un “passaggio storico” a cui ha contribuito anche la Comunità. Tra gli impegni maggiori nei quali si è distinta Sant’Egidio in questi anni, il dialogo tra uomini e donne di religione e di cultura diversa. Davvero una storia interessante quella della comunità romana, il cui quarantesimo di fondazione può servire da spunto per la sua conoscenza. Tanti auguri per questo “compleanno” speciale.

 


mercoledì 30 gennaio 2008

Vattimo: meglio Fatima che certi atei

La rivista Reset (non è la prima volta che lo fa ed è auspicabile che non sia neppure l’ultima, visto che si tratta di contributi sempre interessanti) dedica un dossier ai temi della fede, della laicità e dell’ateismo. Sull’ultimo numero, i principali contributi sono quelli di Edoardo Boncinelli, Giancarlo Bosetti (che è anche direttore della rivista) il vescovo e teologo Bruno Forte, Francesco Margiotta Broglio, Telmo Pievani e Gianni Vattimo. Secondo le anticipazioni del Corriere della Sera, il contributo più interessante dovrebbe essere proprio quello di quest’ultimo. Il noto filosofo torinese se la prende, infatti, con un certo modo di vivere l’ateismo (posizione di per sé più che rispettabile) in maniera più dogmatica degli aborriti “papisti”, come notava tempo fa il sempre attento Enzo Bianchi. Ma ecco la citazione integrale: “Gli atei sono convinti di rappresentare la ragione illuminata moderna, quindi hanno una supponenza tutta loro, che è la grande difesa della mia fede. Io piuttosto che diventare come Dawkins –o come Flores d’Arcais o Odifreddi- sottoscrivo anche il miracolo di Fatima”. Già, ha proprio ragione il buon Vattimo. Purtroppo non esistono più, si potrebbe concludere celiando ma non troppo, gli atei di una volta.

Gandhi: una lezione sempre attuale a sessant'anni dalla morte

Esattamente sessant’anni fa (era infatti il 30 gennaio 1948) il Mahatma Gandhi veniva assassinato. Logico, quindi, che le celebrazioni per l’anniversario della sua scomparsa, a motivo di questa ricorrenza “tonda”, assumano quest’anno un significato particolare. Tanto per cominciare, le ultime ceneri della Grande Anima verranno disperse oggi nel Mare d’Arabia. È interessante scoprire come ciò coincida anche con una ritrovata unità a livello familiare. A Bolzano è invece in programma un interessante convegno organizzato dal Centro per la Pace del locale Comune e che vedrà la presenza di qualificati relatori. Tra le cose più interessanti che si possono leggere in Rete per l’occasione, c’è un articolo di Mao Valpiana. Interessante soprattutto perchè mette in parallelo due aspetti della personalità gandhiana che raramente vengono considerati insieme: la sua religiosità e la sua laicità. Una lezione sempre attuale e da ripassare continuamente.

martedì 29 gennaio 2008

Alba: al via a marzo l'edizione 2008 dell'International Film Festival

È stato presentato il programma dell’edizione 2008 di Alba International Film Festival, che si terrà dal 7 al 12 marzo prossimo. L’Alba Film Festival nasce nel 2001 grazie all’Associazione del Cinema Spirituale con il nome di Infinity Festival e in origine ha avuto come lente di osservazione e d’indagine il linguaggio cinematografico e come campo la ricerca esistenziale dell’uomo contemporaneo. Quest’anno il cinema si confronta con la musica, la televisione, la filosofia, la religione e la scienza, sempre nel segno della ricerca esistenziale. Ma la rassegna piemontese ha allargato i suoi confini è non è più solo cinema, occupandosi anche di televisione, formazione, scrittura e musica. Qui ulteriori informazioni sull’interessante evento.

lunedì 28 gennaio 2008

Rivisteonline.org: un importante aiuto per la ricerca teologica


 Davvero interessante il progetto appena varato dall’Istituto Teologico di Assisi. Si tratta di rivisteonline.org e rappresenta un unicum nel panorama multimediale italiano, trattandosi di una felice combinazione tra teologia e nuove tecnologie informatiche. Il sito offre, gratuitamente, la possibilità di consultare un ampio ventaglio di materiale sulle varie tematiche inerenti la teologia. È quindi possibile esaminare numerose riviste specializzate italiane (il cui numero è destinato ad aumentare) per avere informazioni sugli articoli pubblicati. Il risultato è quello di velocizzare (e di molto, abbiamo fatto una prova “sul campo”) la fase di ricerca, senza più bisogno di sfogliare intere annate in versione cartacea. Allo stato attuale sono a disposizione circa 65 testate per un totale di quasi 13.000 articoli editi dopo il 2000. Davvero un’ottima iniziativa che attende solo di essere potenziata.


 

venerdì 25 gennaio 2008

Il Papa: urge una "info-etica" nel campo della comunicazione

È un vero peccato che, complice anche la crisi di governo che tracima da ogni pagina di giornale, il messaggio papale per la Giornata Mondiale delle comunicazioni sociali, pubblicato come ogni anno in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, non riceverà forse il dovuto rilievo. Peccato perchè si tratta davvero di un documento molto lucido del quale conviene estrarre qui un paio di passaggi a futura memoria. "Oggi, in modo sempre più marcato –scrive il Papa- la comunicazione sembra avere talora la pretesa non solo di rappresentare la realtà, ma di determinarla grazie al potere e alla forza di suggestione che possiede". E ancora: "Si constata, ad esempio che su talune vicende i media non sono utilizzati per un corretto ruolo di informazione, ma per 'creare' gli eventi stessi". Chissà se a Bruno Vespa, con il suo contorno di modellini della villetta di Cogne e riproduzioni del bagno della casa del delitto di Perugia fischieranno le orecchie. Con ragione il Papa afferma quindi che “più di qualcuno pensa che sia oggi necessaria, in questo ambito, un'"info-etica" così come esiste la bio-etica nel campo della medicina e della ricerca scientifica legata alla vita”. Sì, sarebbe davvero interessante che uno dei tanti talk show che infestano le televisioni dedicasse una puntata di approfondimento a queste tematiche. Speranza vana, temiamo.

giovedì 24 gennaio 2008

Roma: un premio ecumenico nel nome di Paul Wattson

Mentre è in corso la Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani, viene consegnato oggi a Roma un premio davvero ecumenico. Si tratta del premio “Paul Wattson” che per il 2008 viene assegnato congiuntamente al Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani e alla Commissione Fede e Costituzione del Consiglio ecumenico delle Chiese (Wcc), i due organismi che da 40 anni hanno preparato e sostenuto la celebrazione nel mondo della stessa Settimana. Il premio “Paul Wattson” prende il nome dal promotore dell’Ottavario di preghiera per l’unità della Chiesa che si è celebrato per la prima volta nel gennaio del 1908 a Graymoor (negli Stati Uniti). Nel 1968, l’appuntamento prese il nome di “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani” che da allora fu preparata insieme dai due organismi premiati dando così inizio a 40 anni di collaborazione ecumenica. La cerimonia si svolgerà oggi pomeriggio a Roma presso il Centro Pro-unione.

martedì 22 gennaio 2008

Faith Fighter: le religioni in combattimento in un videogame

“Faith Fighter è un picchiaduro per questi tempi oscuri. Scegli il tuo credo e spacca il (beep) a chi non la pensa come te. Dai sfogo alla tua intolleranza! L'odio religioso non è mai stato così divertente”. Mah. Basterà il disclaimer («Questo gioco non vuole arrecare offesa a nessuna religione in particolare») posto in home page per far sì che Faith Fighter, ultima creazione della Molleindustria, già specialista in giochi religiosamente iconosclasti, non venga equivocato? Il Corriere della Sera sembra convinto di sì. Personalmente qualche dubbio lo abbiamo, anche perchè il gioco, come spiega il quotidiano, “altro non è che un semplice picchiaduro, che ha però dei protagonisti eccellenti: Dio, Gesù, Ganesh, Maometto (presente anche nella versione censurata, ovvero con volto oscurato), Budda e – personaggio a sorpresa – Xenu, ovvero il dittatore extraterrestre che, secondo i fedeli di Scientology, 75 milioni di anni fa ha portato miliardi di alieni sulla Terra”. Insomma, il rischio che qualcuno scambi la fantasia per realtà esiste sempre. E vabbè che almeno è meglio che la violenza resti sullo schermo di un pc.


Davos: in aumento le divisioni tra Islam e Occidente

Domani prendono il via a Davos, in Svizzera, i lavori del Forum economico mondiale, che vedrà radunati nella cittadina elvetica fino al prossimo 27 gennaio i potenti della terra (a proposito, se avete qualche domanda da porre loro, potete farlo). Contrariamente a quanto si potrebbe supporre, nel corso di questi meeting non si parlo però solo di economia, anche se la medesima rimane ovviamente sullo sfondo a tutte le discussioni. Particolarmente interessante è un sondaggio commissionato dal Forum alla celebre agenzia Gallup e i cui risultati verranno discussi nei prossimi giorni in merito allo stato dei rapporti tra Islam ed Occidente. I risultati del sondaggio, in verità, non sono molto confortanti: la maggior parte degli intervistati, infatti, ritiene che le divisioni tra Islam ed Occidente tendano ad aumentare. Il presidente del Forum, Klaus Schwab, definendo la cosa “allarmante”, ha con realismo denunciato lo "scarso livello di ottimismo riguardo al dialogo tra Islam e Occidente". Ma si sa: il realismo è primo passo per affrontare con coraggio le questioni spinose.

lunedì 21 gennaio 2008

Islam, sport e abbigliamento: una triade di difficile composizione per le donne

Sono davvero momenti difficili per le atlete che professano la religione islamica, e questo a motivo del loro abbigliamento durante le gare. I guai sono ancora maggiori se si pensa che, da un lato, c’è chi pensa che le medesime atlete siamo troppo vestite, dall’altro chi ritiene che lo siano troppo poco. Il primo è il caso di Juashuanna Kelly, una sedicenne americana, promettente mezzofondista, che corre con un body che le lascia scoperte soltanto le mani e il volto. In questo caso i guai non le sono venuti dai rappresentanti della propria religione, bensì da un forse troppo solerte giudice di gara che l’ha squalificata a motivo del proprio abbigliamento giudicato non consono alle gare. L’altro caso, apparentemente opposto, è quello di Sania Mirza, tennista indiana accusata, dai propri correligionari questa volta, di lasciare scoperte troppe parti del proprio corpo quando impugna la racchetta. "Guardate i miei colpi, non il mio corpo", esorta quindi con ragione la tennista. Speriamo sia ascoltata. Sempre sul tema “islam – abbigliamento sportivo femminile”, c’è questa bella galleria fotografica del Washington Post e un articolo sul sito della Women’s Sports Foundation.

sabato 19 gennaio 2008

Paese che vai

Pur essendo il sottoscritto un fervente sostenitore del movimento ecumenico, oggi il medesimo è particolarmente lieto di essere cattolico.

giovedì 17 gennaio 2008

Inghilterra: una carta di credito per evitare i debiti proposta dalla Chiesa metodista

Beh, certo che il problema degli indebitamenti e degli acquisti facili dev’essere davvero attuale, ne parlavamo giusto pochi giorni fa a proposito di un’iniziativa della chiesa anglicana. Ecco ora un’altra interessante iniziativa britannica, proposta dalla Chiesa metodista per la prossima Quaresima, che prende il nome di Live More credit card ed il cui scopo è ben riassunto nello slogan “Buy Less and Live More”, compra meno e vivi di più. All’apparenza (come si vede bene dalla foto) è una carta di credito come tutte le altre, ma non ci si può comprare nulla. Il suo scopo è infatti preventivo: si mette nel portafoglio e dovrebbe fungere da deterrente nei confronti dell’uso delle comuni carte di credito. Sì, insomma, il tutto gioca pure un po’ sul senso di colpa. Funzionerà? Certo, le tentazioni saranno molte, ma essendo in Quaresima la cosa è da mettersi sul conto. il consuntivo (anche bancario) a Pasqua.

Si celebra oggi la Giornata del dialogo ebraico - cristiano

Prende il via domani, ne parlavamo qualche giorno fa, la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Appuntamento particolarmente importante arrivato quest’anno alla centesima edizione. Di anni ne ha decisamente meno (per l’esattezza diciannove) l’appuntamento che ne costituisce come il prodromo: la Giornata del dialogo ebraico-cristiano. Tema della giornata di quest’anno è: “Non pronunziare il nome del Signore Dio tuo invano”. Ebrei e cattolici ricordano la dichiarazione del Comitato Internazionale Cattolico-Ebraico secondo la quale “il terrorismo in tutte le sue manifestazioni, e l’assassinio ‘in nome di Dio’ non possono mai essere giustificati” ed aggiungono: “All’opposto, e specialmente nella società pluralista contemporanea, si richiede il rispetto reciproco per i segni religiosi delle varie fedi, in particolare da parte di quanti – ebrei, cristiani e musulmani – si rifanno all’unica radice abramica monoteista”. Diverse le manifestazioni in programma oggi, la principale delle quali, a Roma, vedrà la presenza del vescovo Fisichella, del rabbino capo Di Segni e di monsignor Spreafico.

mercoledì 16 gennaio 2008

Debiti post-natalizi? La Chiesa anglicana corre in soccorso dei fedeli

Una Chiesa lontana dai problemi della gente? Ma quando mai. La Chiesa in questione, in questo caso, è quella anglicana che in questi giorni post natalizi si interessa dei problemi finanziari dei propri fedeli dedicando a quanti di loro si sono indebitati per le trascorse festività una sezione del proprio sito significativamente intitolata “Matter of life and debt”, vale a dire “Questione di vita e di debito”. Come informa l’agenzia Sir, la campagna “si serve di brani della Bibbia e preghiere per aiutare chi dopo le feste natalizie si ritrova vittima di usurai o deve pagare acquisti fatti con la carta di credito a interessi esorbitanti”. Allo stesso tempo, gli stessi pastori anglicani sono stati esortati a parlare di debiti nei loro sermoni. Nel sito è anche disponibile (in PDF) una “Post-Christmas debt check list”, una lista per controllare il debito postnatalizio, composta da dieci domande che aiutano i fedeli a capire se hanno bisogno di aiuto. Considerando che (anche se siamo appena usciti dalle feste natalizie) alla Pasqua mancano quest’anno poco più di due mesi, la sezione del sito verrà certamente prorogata.

martedì 15 gennaio 2008

Lutero favorì l'ascesa di Hitler? Una provocatoria tesi fa discutere la Germania

Il luteranesimo come ispiratore (anche se certamente a livello inconscio) del nazismo? L’intellettualmente provocatoria –anche se con solide basi scientifiche- tesi è contenuta in uno scritto pubblicato dallo storico Andreas Wirsching sull’ultimo numero del prestigioso settimanale tedesco Der Spiegel. L’analisi dello storico (di cui da conto anche un articolo pubblicato dal Corriere della Sera che purtroppo non è possibile reperire online) è che esista un filo di continuità che lega Hitler a Lutero e che questo medesimo filo sia “il desiderio struggente  di redenzione”, vale a dire il fortissimo desiderio dell’avvento del Messia che la popolazione luterana viveva all’epoca della presa del potere da parte del dittatore tedesco. Wirsching nota che nelle elezioni del 1932, nel sud della Germania, a prevalenza cattolica, e nella Renania, regione anch’essa dove abita un’alta percentuali di cattolici, il partito nazista non superò il 19% dei voti. Furono invece le regioni a prevalenza protestante a votare in massa per Hitler consegnandogli il potere. Fin qui le tesi dello storico tedesco.  C’è da scommettere che (avvicinandosi il 30 gennaio, settantacinquesimo anniversario della presa del potere da parte di Hitler) le polemiche rinfocoleranno.

domenica 13 gennaio 2008

Marocco: un interessante studio sulla religiosità nel Paese arabo

Esistono diversi sondaggi (di molti abbiamo dato conto anche nel blog) che si incaricano di mostrare le tendenze sociali in campo religioso. Uno interessante è uscito giusto qualche giorno fa sul quotidiano americano Usa Today. Solo che tali sondaggi hanno come quasi sempre come campo di riferimento l’Occidente e come orizzonte il cristianesimo. È più che benvenuto, quindi, lo studio di cui da conto l’agenzia Misna sulla religiosità, la devozione e la tolleranza così come vengono vissute nella società marocchina. Dallo studio emerge che “la grande maggioranza (73%) esegue con continuità la ‘Salat’, preghiera islamica, anche se a pregare ogni giorno è il 65%. Soltanto il 15% ammette di non pregare mai, e sono in prevalenza giovani. Le regole del ‘Ramadan’ (mese del digiuno) sono rispettate dalla stragrande maggioranza dei marocchini, ma in genere coloro che non lo osservano non sono discriminati né considerati ‘non musulmani’.”. Una lettura interessante, anche perché contribuisce a sfatare il luogo comune di una società islamica fossilizzata sui medesimi comportamenti dal Maghreb all’Indonesia (passando per l’Afghanistan).

giovedì 10 gennaio 2008

Newman e Bello prossimi beati: l'uguaglianza nella diversità (e viceversa)

Purtroppo la notizia ha avuto scarsa eco in Italia, ma è molto probabile che John Henry Newman sia presto dichiarato beato. È davvero un peccato che la sua figura non sia così nota come meriterebbe, e comunque chi volesse rimediare potrebbe cominciare leggendo la voce che gli ha dedicato Wikipedia, breve, ma sufficiente per stuzzicare la curiosità del lettore. Newman fu un autentico gigante del pensiero, ma per motto ne scelse uno (bellissimo) che suonava così: “Cor ad cor loquitur”, il cuore parla al cuore. Abbastanza famosa è una sua poesia che si intitola Conducimi dolce luce, e che riesce nell’intento di parlare di Dio senza mai nominarlo. Cosa che oggigiorno, in cui non si fa che nominare Dio a sproposito, rappresenta un risultato non da poco. Insomma, una figura veramente da scoprire (o da riscoprire) quella di Newman.

E visto che siamo in tema, non si può non segnalare la notizia che anche don Tonino Bello, indimenticato vescovo di Molfetta e presidente di Pax Christi, diventerà forse beato. Tutt’altro tipo rispetto a Newman, uomo di azione piuttosto che di speculazione, ma la Chiesa cattolica si chiama così proprio perchè tale è: universale.

Libri religiosi e domanda di senso: sentieri interrotti?

Cosa e quanto leggono gli italiani? Su queste domande si sofferma l’editoriale dell’ultimo numero della rivista Letture, edita dalla San Paolo. L’autore, Alberto Porro, Responsabile marketing e comunicazione della medesima editrice, dopo aver passato in rassegna gli sconsolanti dati della diffusione libraria nel nostro Paese (citando anche i dati di un’inchiesta cui facemmo riferimento tempo fa) passa a farsi una domanda davvero interessante: cosa si intende per “libro religioso”? Interessante la domanda, ma ancor di più la risposta che Porro si da: secondo lui, infatti, il significato del termine andrebbe ricercato “non tanto e non solo nella sua dimensione di servizio della comunità credente, per altro indispensabile, ma piuttosto e più profondamente al livello della sempre più diffusa domanda "religiosa", una domanda che coniuga le grandi questioni della storia umana come l’amore, il male, il bene, la vita, il denaro, il potere, la religione, l’anima. L’anima, appunto. Visto da questa prospettiva il mercato dei libri cambia volto e mette in risalto i molti libri "religiosi-non-religiosi" che invece di lettori ne hanno moltissimi”. C’è, insomma, una diffusa domanda di senso e ricercare il senso di qualcosa è già compiere un cammino spirituale. Sarebbe tempo che anche l’editoria se ne accorgesse.

mercoledì 9 gennaio 2008

Nasce Minareti.it:il portale del mondo arabo-islamico in Italia


È online Minareti.it, che si definisce “il portale del mondo arabo-islamico in Italia”. A crearlo e' stato Khalid Chaouki, che ne è anche direttore editoriale. “Minareti e non Minareto - dice Chaouki - perche' l' agenzia rappresenterà un osservatorio attento al dibattito tra i musulmani non solo in Italia, ma a livello europeo e mondiale”. La presentazione del sito afferma che il medesimo vuole essere uno spazio condiviso con coloro che sono “impegnati quotidianamente nella ricerca, nell'insegnamento, nel dialogo interreligioso e nell'impegno sociale, valorizzando le esperienze positive di dialogo tra Occidente e mondo arabo-islamico, senza tralasciare tuttavia i problemi e le criticità presenti lungo questo percorso”. Dopo una prima (breve) navigazione, la prima impressione è in effetti positiva. Pur essendo appena nato, il sito è già ricco di articoli e approfondimenti. Ne’ manca uno spazio dedicato alla satira, che non fa mai male. Tanti auguri ai gestori per un proficuo lavoro.

martedì 8 gennaio 2008

Lubiana: al via l'Anno europeo del dialogo interculturale

Prende il via ufficialmente oggi a Lubiana l’Anno europeo del dialogo interculturale. L'intento è di organizzare in tutta Europa attività per promuovere la multiculturalità ed il dialogo fra le religioni. Si tratta di un'iniziativa congiunta dell'Unione europea, degli Stati membri e della società civile per riflettere su quanto si possa imparare dal diverso e sui vantaggi e le opportunità che differenti tradizioni culturali e religiose possono portare. Nell’occasione, la Commissione europea ha ricordato che secondo un recente sondaggio di Eurobarometro “due terzi dei cittadini Ue dichiara di avere quotidianamente contatti con almeno una persona di un’altra religione, etnia o nazionalità”, il che dimostrerebbe “come l’interazione tra le culture sia moneta corrente all’interno dell’Unione”.  E' stato varato anche un apposito sito la cui pagina sulle religioni è per la verità un po’ carente ed è auspicabile sia migliorata in corso d’opera.

Nel frattempo, c’è chi si da fare per il dialogo tra le religioni in altro modo: correndo. È il caso di Ulderico Lambertucci, un arzillo sessantenne che ha da poco iniziato una sua originale impresa.

lunedì 7 gennaio 2008

Ecumenismo: un difficile incastro e un dossier per farsi un'idea

Il 18 gennaio prossimo prenderà il via l’annuale Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani,  un appuntamento divenuto ormai familiare per le Chiese cristiane di tutti i continenti. Appuntamento di cui quest’anno ricorre il centesimo anniversario, essendo iniziato nell’ormai lontano 1908. Per farsi un’idea dello stato del movimento ecumenico, giunge a proposito un approfondito dossier (dall’emblematico titolo de “Il difficile incastro") che la rivista Jesus pubblica nel suoi ultimo numero e di cui alcuni interessanti articoli sono disponibili online. “Luci e ombre –sintetizza la rivista- d’accordo. Ma più luci o più ombre? È la questione che oggi si pongono tanti cristiani riguardo alle sorti del movimento ecumenico. Dopo l’Assemblea di Sibiu, infatti, il quadro appare irto di contraddizioni. Ma anche costellato di tenaci speranze”. Un difficile incastro, appunto, ma di cui vale la pena farsi un’idea perchè sono questioni che ci toccano da vicino molto più di quanto possiamo immaginare.

sabato 5 gennaio 2008

Epifania e Magi: un messaggio sempre attuale di conoscenza reciproca e di dialogo

Ma insomma, chi sono questi benedetti Magi? C’è da scommettere che a sentirsi rivolgere questa domanda, molti tra i cristiani che affolleranno le chiese per la festività dell’Epifania, si sentirebbero in difficoltà a rispondere. E non solo loro, in verità. È quindi con piacere che ho trovato in Rete questo interessante articolo che cerca di fare il punto sulla situazione cercando di rispondere alla domanda iniziale. Scritto che ognuno può leggere con profitto con un’avvertenza: contrariamente a quello che sembra pensare l’autrice, il termine “leggenda” non aveva nell’antichità il senso denigratorio che ha assunto nella modernità (ove sembra quasi essere diventato un sinonimo di “favola inventata”) ma voleva semplicemente indicare, come dice lo stesso nome, un racconto scritto destinato alla lettura. La quale medesima autrice ha comunque ragione da vendere quando afferma che quello dei Magi è “un bellissimo momento d’incontro fra culture, fra popoli, lingue e religioni. Oggi si parlerebbe di dialogo interreligioso, di gruppi di studi ecumenici.”. Già, forse è proprio il desiderio di conoscersi sempre di più e meglio il dono migliore che questi antichi sapienti potrebbero farci oggi.

venerdì 4 gennaio 2008

Malesia: vietato riferirsi a Dio chiamandolo "Allah"

Qualche mese fa segnalavamo la notizia che un vescovo olandese aveva proposto di riferirsi a Dio chiamandolo Allah. Proposta che sollevò non poche polemiche e che cadde presto (almeno così parve) nel dimenticatoio. Ma chissà che i governanti malesiani non se ne siano ricordati al momento di promulgare una legge che sta provocando, a sua, volta, un mare di polemiche. D’ora in poi, infatti, in libri e riviste  cristiane, sarà proibito riferirsi a Dio chiamandolo, appunto, “Allah”, visto che tale nome potrà essere usato solo all’interno di un contesto islamico. A parere dei legislatori del lontano Paese, la parola “Allah, usata fuori dal proprio contesto, potrebbe infatti generare confusioni con il Dio della Bibbia. Il quale Dio biblico (ma questo è un parere personale di chi scrive) si starà facendo un sacco di risate di certe questioni nominalistiche. Senza contare che gli stessi musulmani che vivono in Occidente non esitano (e fanno benissimo) a riferirsi ad Allah chiamandolo Dio, God, Gott ecc. ecc. a seconda del Paese in cui vivono.

Passiamo oltre. Visto che si parla di Islam (e per parlare di cose serie) ecco un interessante articolo di un sociologo egiziano dedicato L’enigma della religiosità all’interno del mondo arabo.

giovedì 3 gennaio 2008

"Chi è Dio?": è questa la domanda dell'anno su Google

La domanda più cliccata nel corso del 2007 su Google è stata “Chi è Dio?”. Ne da notizia l’agenzia Asia News specificando che il primato concerne la serie di questioni riguardanti il “Chi è…?” di Google Zeitgeist, che alla fine di ogni anno si incarica di elencare i termini più cliccati nel celebre motore di ricerca. Curioso anche che nella sezione “Che cosa”, la domanda più ricercata sia stata “Che cosa è l’amore?”. Tutto questo –chiosa l’agenzia- conferma come le domande profonde ed esistenziali siano presenti in modo massiccio anche nel web”. Cosa della quale –per quel che conta- non avevamo mai avuto dubbi. Comunque, per tornare alla questione iniziale, digitando la domanda in italiano si ottiene al primo posto questo risultato, facendolo in inglese, invece, quest’altro. Qualcuno potrà obiettare (giustamente) che le due pagine web in questione non sono il massimo della scientificità. Però, chissà, magari possono offrire il destro per ulteriori ricerche.

mercoledì 2 gennaio 2008

Stati Uniti: fede e politica al primo posto nelle notizie religiose nel 2007

La fine di un anno e l’inizio di uno nuovo sono sempre tempo di bilanci e di consuntivi. Uno interessante è quello effettuato dalla Religion Newswriters Association, l’associazione che raggruppa i giornalisti che scrivono di religione nei media americani, ed avente per oggetto le “top religion news story” del 2007. Le prime due riguardano il ruolo della fede e della religione nel dibattito tra i candidati alle presidenziali del prossimo novembre. Altra notizia che ha avuto vasta eco nei media americani nel 2007 è stata la controversia che ha investito la Chiesa Episcopale (ramo americano di quella Anglicana) relativamente al ruolo di gay e lesbiche. Bisogna arrivare al sesto posto per trovare una notizia di respiro mondiale: la protesta dei monaci buddhisti che infiammò la Birmania nel settembre scorso. Peccato che una inchiesta del genere non si svolga anche nel nostro Paese: sarebbe interessante vedere quale sia stata la notizia religiosa di maggiore impatto sui media. Dall’inchiesta svolta oltre oceano, pare comunque di avvertire che l’informazione religiosa americana sia portata a guardarsi eccessivamente l’ombellico.