giovedì 18 ottobre 2007

I monaci e le monache francesi per la ex-Birmania

Ma la situazione nella cosiddetta ex-Birmania com’è? È tutto finito? Tutto tranquillo? Magari, verrebbe da dire, ma non è affatto così. Il fatto è che l’agenda setting ha le sue esigenze. Per fortuna qualcuno aiuta a puntare i riflettori sul lontano Paese asiatico. Si tratta dei monaci e delle monache francesi appartenenti alla famiglia benedettina, i quali hanno inviato un messaggio di solidarietà ai monaci buddisti della Birmania e a tutta la popolazione. Ma non solo: gli stessi monaci e monache cristiane hanno indetto per il 27 ottobre una giornata di preghiera e digiuno, nel giorno in cui si celebra il 21° anniversario dell’incontro ad Assisi del papa con tutti i responsabili della grandi religioni per la pace nel mondo. Nella lettera, i religiosi francesi affermano di essere “profondamente rattristati dalle notizie che ci arrivano dalla Birmania. Non possiamo restarvi indifferenti”. Inoltre si deplora “la violenta repressione messa in atto per sradicare il grande movimento nato nel seno del popolo birmano per promuovere la dignità umana e una vera libertà”. Magari sarà poco per vincere la dittatura dell’agenda setting, ma meglio che niente.

4 commenti:

  1. tutto tranquillo mentre i corpi dei monaci galleggiano sereni nei fiumi e nei canali..

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  2. [...] di pressione, come quella di Human Rights Watch alla Cina,  l’appello di Amnesty, la giornata di preghiera dei religiosi [...]

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  3. [...] davvero bisogno, come bisogno c’è stato nei mesi scorsi per quanto riguarda la situazione nella ex Birmania. Tutto questo è servito tra l’altro a tenere alta l’attenzione sulla veneranda religione [...]

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