venerdì 12 ottobre 2007
Leader religiosi islamici ai capi cristiani: facciamo pace in nome dell'unico Dio
È un vero peccato che la lettera scritta da 138 esponenti islamici di tutto il mondo a Benedetto XVI ed a tutti i leader delle diverse Chiese e confessioni cristiane, non abbia avuto sulla stampa l’eco che avrebbe meritato. In essa si afferma tra l’altro che “Musulmani e cristiani insieme rappresentano più della metà della popolazione mondiale. Senza pace e giustizia tra queste due comunità religiose, non ci può essere una pace significativa nel mondo. Il futuro del mondo dipende dalla pace tra musulmani e cristiani”. La lettera evidenzia le molte similitudini tra la Bibbia ed il Corano, affermando che “le differenze non debbono essere causa di odio e conflitto”. E siccome è sempre bene andare alle fonti (è una delle bellezze della Rete il poterlo fare con relativa facilità) ecco qui in PDF il testo integrale tradotto in italiano dell’importante documento.
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volevo già dirtelo: questi tuoi post brevi, ma non brevissimi, sono i migliori. Ecco, volevo dirtelo ora te lo dico in pubblico:)
RispondiEliminaGrazie, Boh, troppo buona:) Detto da chi se ne intende mi fa piacere!
RispondiEliminasi sa se hanno avuto risposta?
RispondiEliminaCredo stiano valutando la cosa, comunque mi pare sia stata accolta con favore.
RispondiEliminaBhe si è un vero peccato che non viviamo in una democrazia degna di essere chiamata tale.
RispondiEliminaUn paese in cui pubblicizzano più la galera sotto scorta dell'autore di "Gomorra" che non i libri di Hans Kung o di Tariq Ramadan (a proposito di moderati islamici....)
Bhe rassegnamoci al fatto che l'informazione ce la dobbiamo fare da noi!!!
Ciao Simona! Ma che fine hai fatto? Stavo per andare a Chi l'ha visto ;-)
RispondiElimina[...] avevano indirizzato a lui e ai responsabili delle altre Chiese e confessioni cristiane. Ne avevamo parlato qui. La risposta è senz’altro una buona notizia, però, visto che il messaggio era indirizzato [...]
RispondiElimina[...] islamica vedrà schierati i rappresentanti del gruppo dei 138 studiosi firmatari della lettera “Una parola tra noi”. Talmente importante che il medesimo appuntamento è stato preceduto da un’intervista concessa [...]
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